Ddl: prostitute e clienti rischiano l'arresto

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Etrusco
00mercoledì 17 settembre 2008 12:45
L'ordinanza Fino a 500 euro.
«Non pagheremo, presto ricorsi al Tar»
Roma, caos sulle multe
per prostitute e clienti

Contestato il divieto di «abiti indecorosi»


ROMA — «Io questi 200 euro non li ho e non li pago!».

Mariana, 22 anni, strilla contro la pattuglia che si sta allontanando mentre si aggiusta la minigonna e appallottola il verbale di contravvenzione.


Controlli antiprostituzione a Roma (Ansa)

È lei la prima «lucciola» fermata a Roma e multata in base all'ordinanza antiprostituzione fortemente voluta dal sindaco Gianni Alemanno ed entrata in vigore ieri pomeriggio. Fino a sera, durante i primi blitz dei vigili in via Salaria e al Prenestino, altre 16 colleghe della giovane romena hanno subito la stessa sorte
(«Ma che volete? Sto facendo il mio lavoro. Datemene voi un altro e smetto!», si infuriava una connazionale).
Anche tre clienti, colti a contrattare il prezzo di una prestazione, hanno ricevuto un verbale. Due sono meccanici ventenni che non sapevano nulla del provvedimento. Nel corso della giornata, poi, gli elementi di confusione sono aumentati:
«Qualunque ragazza in abiti succinti in giro per Roma da oggi è a rischio:
chi dirà quanto corta deve essere una gonna per manifestare l'intenzione di adescare?»

si è chiesto il Sulpm, sindacato dei vigili urbani.

E sul versante dei presunti clienti:
«A leggere testualmente, anche un volontario che offre un tè caldo a una prostituta può essere multato».

Eccolo dunque, il testo controverso dell'ordinanza 242,
tre pagine elaborate a più mani dall'Ufficio di gabinetto, diretto da Sergio Santoro e dal vice Tommaso Profeta:
«Divieto per i clienti
di contattare soggetti dediti alla prostituzione e concordare con gli stessi prestazioni sessuali»
e per le «lucciole»
di «assumere atteggiamenti e comportamenti e di indossare abbigliamenti, che manifestino inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di meretricio».
In alternativa alla multa le ragazze vittime di sfruttamento possono chiedere di essere accompagnate in centri di accoglienza gestiti dal Campidoglio.

L'ordinanza resterà in vigore fino al 30 gennaio:
«Per quel giorno speriamo che sia stato già approvato il disegno di legge sulla prostituzione, altrimenti sarà prorogata»
ha spiegato Alemanno, annunciando un possibile aumento della multa a 500 euro, entro 15 giorni.
Ma la bufera sul provvedimento, e su come è stato scritto, è appena cominciata.

Il Comitato per i diritti delle prostitute è sul piede di guerra:
«Ricorreremo al Tar, senza contare che le multe si possono contestare al giudice di pace».
Se da una parte esultano molte associazioni degli abitanti,
dall'altra fra opposizione e magistrati prevale lo scetticismo.
«Un provvedimento scritto sulla sabbia — ha detto Vittoria Franco, ministro ombra delle Pari opportunità del Pd —
sarà difficile discriminare le forme e i modi dell'adescamento senza incorrere in una montagna di ricorsi».
Il procuratore capo di Trento, Stefano Dragone, critica anche il ddl Carfagna:
«Ma quale prostituta pagherà quei 200 euro?
È assurdo costruire nuove fattispecie penali quando il processo non si può fare:
è impossibile fare processi a extracomunitari irreperibili».



Rinaldo Frignani
17 settembre 2008
Fonte: Corriere della Sera


[SM=x44515]




la micia
00mercoledì 17 settembre 2008 21:26
Re:
paperino73, 15/09/2008 8.24:




Non è vero.
Se lo fai in casa non rischi nulla.




io parlavo di quelle per strada...

e ritengo che sia assurdo...finere arrestati per na scopata....

quando ci sono...spacciatori...sereni e tranquilli in giro per le strade....e mafiosi in licenza premio
Etrusco
00giovedì 18 settembre 2008 00:29
Re: Re:
la micia, 17/09/2008 21.26:




io parlavo di quelle per strada...




Certo, seguendo tutta la discussione si intuiva facilmente [SM=x44462]
piperitapatty
00giovedì 18 settembre 2008 13:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
paperino73, 12/09/2008 11.02:




Io la penso come te. Per me la prostituzione, lungi dal poter essere eliminata, ha bisogno solo di essere regolata.
Il fatto che il ddl è accompagnato da considerazioni etiche mi lascia un po' perplesso (per quanto io possa condividerle e reputo, in assoluto, che ci sono argomenti in cui lo Stato non debba essere eticamente neutrale).

Comunque vedo che le tue ultime frequentazioni liberali hanno sortito effetto su di te [SM=x44452]

(è solo una battuta [SM=x44500] )




infatti ogni altra situazione mi pare alquanto poco realistica. però non dimentichiamoci che siamo un paese bigotto, per cui è difficile arrivare al fatto che la prostituzione fa parte della società. anzi che è un lavoro (finchè volontario e non scade nello sfruttamento schiavistico, motivo ulteriore per vigilare in maniera più seria che semplici multe) e che come tale dovrebbe essere soggetto a tassazione.
come fanno in germania, olanda etc insomma [SM=x44452]
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