Il pesto...
...è una delle cose per cui vale la pena entrare in cucina. Ovviamente, dalla Sicilia, non posso andare a cercare il tale basilico o il tale pecorino, per cui mi accontento di basilico a foglia medio - piccola appena colto (a Favignana c'è un ortolano a 1 minuto di motorino da casa mia) e di pecorino stravecchio "canestrato" del trapanese (poco noto, ma eccezionale, almeno quanto il miglior pecorino sardo, che ho assaggiato diverse volte con soddisfazione). D'accordo per tutto il resto (l'aglio rosso siciliano è all'altezza dei migliori che conosco), qualche volta provo la variante di aggiungere un pò di mandorle pelate.
Purtroppo non sono capace di maneggiare bene il pestello (ho visto all'opera una vecchia signora genovese, con un mortaio di marmo e un pestello di legno durissimo: strabiliante, ma non sono capace), per cui uso il deprecato frullatore, più precisamente la sezione frullatore del robot da cucina. Lo uso alla velocità più bassa, e per prima cosa frullo assieme aglio, sale e olio. Poi aggiungo gli altri ingredienti, e all'ultimo il basilico, che ho fatto asciugare nell'aggeggio per asciugare l'insalata. Posso dire che il mio pesto è apprezzabile, senza falsa modestia. Ma concordo che il prodotto del mortaio è un'altra cosa. Però quello già confezionato non è un pesto, ma un orrore!
Giorgione
[Modificato da giogio232323 09/10/2005 18.42]