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IL PESTO

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2005 09:43
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Forattini
06/10/2005 10:15

La ricetta del Pesto
Dosi e ingredienti per 6 persone: 10 folti mazzi di basilico genovese DOP (di Prà o d'altre località del Ponente); 3 spicchi d'aglio di Vessalico (comune in provincia d'Imperia); 35 gr di pinoli di Pisa prima scelta; 50 gr di Parmigiano Reggiano Dop di 24 mesi grattugiato; 10 gr di Pecorino Sardo Dop di 15 mesi grattugiato; 2 gr di sale grosso marino; 7-8 cl di olio extravergine Riviera Ligure Dop (dolce e maturo).
Preparazione: togliere le foglie di basilico dalle piantine, lavarle e farle asciugare su carta assorbente o nella centrifuga, facendo attenzione a non schiacciarle. Porre l'aglio già mondato nel mortaio, pestarlo col pestello di bosso o di frassino fin tanto da ridurlo in poltiglia e, così, anche per i pinoli. Unire il basilico e il sale e schiacciare - senza più pestare - a lungo roteando, sino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere i formaggi e, sempre rimestando, incorporare l'olio versato a filo. Se il pesto fosse troppo denso, diluirlo con un cucchiaio d'acqua calda della cottura della pasta.
Caratterizza diversi primi piatti di pasta fresca e non della cucina genovese e ligure, come trenette, lasagne, gnocchi, troffiette e, non ultimo, il classico minestrone.
Franco Fassone con pesto appena preparato

Avvertenze: le foglie, necessariamente asciutte, non devono minimamente essere stropicciate, perché le vescicolette contenenti gli oli essenziali poste sulla pagina superiore della foglia, rompendosi, provocano un'ossidazione del colore e degli aromi, rendendo prima il pesto verde sbiadito-marrone o verde scuro, e poi con note verde-nero, dall'aroma solamente erbaceo.


Piatto di trofiette col pesto

Il pesto fatto nel frullino elettrico, a parte che viene una salsa emulsionata simile ad una crema, scaldandosi per l'alta velocità si ossida in parte anch'esso e fa quadruplicare l'effetto piccante dell'aglio. Il mortaio era e deve rimanere un attrezzo di cucina, poiché l'aglio pestato nel mortaio non si scalda; inoltre il sale messo assieme alle foglie di basilico, sotto l'azione roteante del pestello, le sminuzza finemente e, essendo il sale igroscopico, ne rallenta l'ossidazione. I pinoli, considerandoli un'aggiunta fatta verso la fine del 1800, possono essere anche facoltativi.
Obbligatorio invece l'aglio, che trova perfetta armonia col basilico genovese. Chi lo toglie (Dio lo punisca) abbia l'onestà di non chiamarlo più pesto, ma semmai salsa al basilico. Infine, perché l'olio deve essere maturo e dolce? Semplice: l'olio oltre a far da solvente per le sostanze aromatiche, conferisce il perfetto amalgama, esaltando l'aroma del basilico ed attenuando il piccante dell'aglio.


L'abbinamento col vino
I primi piatti col pesto esigono, essendo una salsa fredda e quasi totalmente vegetale, vini bianchi giovani, profumati, secchi ma morbidi e freschi, delicatamente caldi, pieni e continui come il Riviera Ligure di Ponente Pigato e il Collio Sauvignon (se francese, un Sancerre) serviti a 10-11°c in calici medi con stelo alto. Un vero e proprio matrimonio d'amore: l'ampio profumo e la morbidezza del vino, esaltano e contengono rispettivamente, l'aromaticità del basilico e l'imperiosità dell'aglio. Se a qualcuno viene in mente di abbinarci un vino rosso, lasci perdere. L'allicina contenuta nell'aglio (solfuro di zolfo che conferisce all'aglio l'aromaticità e il piccante) e gli oli essenziali del basilico a contatto dei polifenoli del vino, conferiscono un sapore amaro e nette percezioni sgradevoli di metallico e rancido.

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06/10/2005 10:22

Re:

Scritto da: axlrose23@ 06/10/2005 10.15
La ricetta del Pesto
Dosi e ingredienti per 6 persone: 10 folti mazzi di basilico genovese DOP (di Prà o d'altre località del Ponente); 3 spicchi d'aglio di Vessalico (comune in provincia d'Imperia); 35 gr di pinoli di Pisa prima scelta; 50 gr di Parmigiano Reggiano Dop di 24 mesi grattugiato; 10 gr di Pecorino Sardo Dop di 15 mesi grattugiato; 2 gr di sale grosso marino; 7-8 cl di olio extravergine Riviera Ligure Dop (dolce e maturo).
Preparazione: togliere le foglie di basilico dalle piantine, lavarle e farle asciugare su carta assorbente o nella centrifuga, facendo attenzione a non schiacciarle. Porre l'aglio già mondato nel mortaio, pestarlo col pestello di bosso o di frassino fin tanto da ridurlo in poltiglia e, così, anche per i pinoli. Unire il basilico e il sale e schiacciare - senza più pestare - a lungo roteando, sino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere i formaggi e, sempre rimestando, incorporare l'olio versato a filo. Se il pesto fosse troppo denso, diluirlo con un cucchiaio d'acqua calda della cottura della pasta.
Caratterizza diversi primi piatti di pasta fresca e non della cucina genovese e ligure, come trenette, lasagne, gnocchi, troffiette e, non ultimo, il classico minestrone.
Franco Fassone con pesto appena preparato

Avvertenze: le foglie, necessariamente asciutte, non devono minimamente essere stropicciate, perché le vescicolette contenenti gli oli essenziali poste sulla pagina superiore della foglia, rompendosi, provocano un'ossidazione del colore e degli aromi, rendendo prima il pesto verde sbiadito-marrone o verde scuro, e poi con note verde-nero, dall'aroma solamente erbaceo.


Piatto di trofiette col pesto

Il pesto fatto nel frullino elettrico, a parte che viene una salsa emulsionata simile ad una crema, scaldandosi per l'alta velocità si ossida in parte anch'esso e fa quadruplicare l'effetto piccante dell'aglio. Il mortaio era e deve rimanere un attrezzo di cucina, poiché l'aglio pestato nel mortaio non si scalda; inoltre il sale messo assieme alle foglie di basilico, sotto l'azione roteante del pestello, le sminuzza finemente e, essendo il sale igroscopico, ne rallenta l'ossidazione. I pinoli, considerandoli un'aggiunta fatta verso la fine del 1800, possono essere anche facoltativi.
Obbligatorio invece l'aglio, che trova perfetta armonia col basilico genovese. Chi lo toglie (Dio lo punisca) abbia l'onestà di non chiamarlo più pesto, ma semmai salsa al basilico. Infine, perché l'olio deve essere maturo e dolce? Semplice: l'olio oltre a far da solvente per le sostanze aromatiche, conferisce il perfetto amalgama, esaltando l'aroma del basilico ed attenuando il piccante dell'aglio.


L'abbinamento col vino
I primi piatti col pesto esigono, essendo una salsa fredda e quasi totalmente vegetale, vini bianchi giovani, profumati, secchi ma morbidi e freschi, delicatamente caldi, pieni e continui come il Riviera Ligure di Ponente Pigato e il Collio Sauvignon (se francese, un Sancerre) serviti a 10-11°c in calici medi con stelo alto. Un vero e proprio matrimonio d'amore: l'ampio profumo e la morbidezza del vino, esaltano e contengono rispettivamente, l'aromaticità del basilico e l'imperiosità dell'aglio. Se a qualcuno viene in mente di abbinarci un vino rosso, lasci perdere. L'allicina contenuta nell'aglio (solfuro di zolfo che conferisce all'aglio l'aromaticità e il piccante) e gli oli essenziali del basilico a contatto dei polifenoli del vino, conferiscono un sapore amaro e nette percezioni sgradevoli di metallico e rancido.





DIO CHE BUONO IL PESTO!!!!

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La vita e' bella, le donne di piu'
07/10/2005 12:28

AXL,GRANDISSIMO!!!

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07/10/2005 15:58

Genovesi di tutto il mondo unitevi!!! [SM=x44452]

Qua ce sta un pesto party... [SM=x44518]

Buono il pesto... [SM=x44486]
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Saggia del forum
07/10/2005 21:03

da me si mette anche il pecorino..[SM=x44485]

_________________



Sconosciuto che passi! non sai con quanto desiderio io ti guardo,
tu devi essere colui che io cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come da un sogno),certamente ho vissuto in qualche luogo una vita di gioia con te,tutto è ricordato, mentre passiamo luno vicino allaltro, fluido, amorevole, casto, maturo,sei cresciuto con me, sei stato ragazzo o ragazza con me, io ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo è diventato qualcosa che non appartiene soltanto a te, né ha lasciato che il mio restasse mio soltanto,mi hai dato il piacere dei tuoi occhi, del tuo volto, della tua carne, mentre io passo, tu ne prendi in cambio dalla mia barba, dal mio petto, dalle mie mani,non devo parlarti, devo pensarti quando seggo da solo o veglio la notte da solo,devo aspettarti, non dubito che ti incontrerò ancora, e a questo devo badare, di non perderti. autore W.W.

08/10/2005 20:42

Re:

Scritto da: ~Serenity77~ 07/10/2005 21.03
da me si mette anche il pecorino..[SM=x44485]



Infatti anche Axl lo include(e pure la mia mamma [SM=x44452] ),come giusto!
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08/10/2005 21:19

Re: Re:

Scritto da: --MUTTLEY-- 08/10/2005 20.42


Infatti anche Axl lo include(e pure la mia mamma [SM=x44452] ),come giusto!




intendo quello della mia regione[SM=x44515]

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Sconosciuto che passi! non sai con quanto desiderio io ti guardo,
tu devi essere colui che io cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come da un sogno),certamente ho vissuto in qualche luogo una vita di gioia con te,tutto è ricordato, mentre passiamo luno vicino allaltro, fluido, amorevole, casto, maturo,sei cresciuto con me, sei stato ragazzo o ragazza con me, io ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo è diventato qualcosa che non appartiene soltanto a te, né ha lasciato che il mio restasse mio soltanto,mi hai dato il piacere dei tuoi occhi, del tuo volto, della tua carne, mentre io passo, tu ne prendi in cambio dalla mia barba, dal mio petto, dalle mie mani,non devo parlarti, devo pensarti quando seggo da solo o veglio la notte da solo,devo aspettarti, non dubito che ti incontrerò ancora, e a questo devo badare, di non perderti. autore W.W.

09/10/2005 10:01

Re: Re: Re:

Scritto da: ~Serenity77~ 08/10/2005 21.19



intendo quello della mia regione[SM=x44515]



Ah,ecco!
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09/10/2005 18:41

Il pesto...
...è una delle cose per cui vale la pena entrare in cucina. Ovviamente, dalla Sicilia, non posso andare a cercare il tale basilico o il tale pecorino, per cui mi accontento di basilico a foglia medio - piccola appena colto (a Favignana c'è un ortolano a 1 minuto di motorino da casa mia) e di pecorino stravecchio "canestrato" del trapanese (poco noto, ma eccezionale, almeno quanto il miglior pecorino sardo, che ho assaggiato diverse volte con soddisfazione). D'accordo per tutto il resto (l'aglio rosso siciliano è all'altezza dei migliori che conosco), qualche volta provo la variante di aggiungere un pò di mandorle pelate.
Purtroppo non sono capace di maneggiare bene il pestello (ho visto all'opera una vecchia signora genovese, con un mortaio di marmo e un pestello di legno durissimo: strabiliante, ma non sono capace), per cui uso il deprecato frullatore, più precisamente la sezione frullatore del robot da cucina. Lo uso alla velocità più bassa, e per prima cosa frullo assieme aglio, sale e olio. Poi aggiungo gli altri ingredienti, e all'ultimo il basilico, che ho fatto asciugare nell'aggeggio per asciugare l'insalata. Posso dire che il mio pesto è apprezzabile, senza falsa modestia. Ma concordo che il prodotto del mortaio è un'altra cosa. Però quello già confezionato non è un pesto, ma un orrore!

Giorgione

[SM=x44486]

[Modificato da giogio232323 09/10/2005 18.42]

_________________

Chi sa fa. Chi non sa insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa neanche dirigere è del tutto incompetente; può darsi alla politica.
Giorgione (credo, nonno del forum...)

Vecchietto, sì. Ma le belle fanciulle continuo ad apprezzarle, finchè dura la Grazia Divina...

Io sono un coglione... Continuo ad esserlo anche dopo che il cainano si è ritirato. Spero per sempre.
09/10/2005 18:47

Re: Il pesto...

Scritto da: giogio232323 09/10/2005 18.41
...è una delle cose per cui vale la pena entrare in cucina. Ovviamente, dalla Sicilia, non posso andare a cercare il tale basilico o il tale pecorino, per cui mi accontento di basilico a foglia medio - piccola appena colto (a Favignana c'è un ortolano a 1 minuto di motorino da casa mia) e di pecorino stravecchio "canestrato" del trapanese (poco noto, ma eccezionale, almeno quanto il miglior pecorino sardo, che ho assaggiato diverse volte con soddisfazione). D'accordo per tutto il resto (l'aglio rosso siciliano è all'altezza dei migliori che conosco), qualche volta provo la variante di aggiungere un pò di mandorle pelate.
Purtroppo non sono capace di maneggiare bene il pestello (ho visto all'opera una vecchia signora genovese, con un mortaio di marmo e un pestello di legno durissimo: strabiliante, ma non sono capace), per cui uso il deprecato frullatore, più precisamente la sezione frullatore del robot da cucina. Lo uso alla velocità più bassa, e per prima cosa frullo assieme aglio, sale e olio. Poi aggiungo gli altri ingredienti, e all'ultimo il basilico, che ho fatto asciugare nell'aggeggio per asciugare l'insalata. Posso dire che il mio pesto è apprezzabile, senza falsa modestia. Ma concordo che il prodotto del mortaio è un'altra cosa. Però quello già confezionato non è un pesto, ma un orrore!

Giorgione

[SM=x44486]

[Modificato da giogio232323 09/10/2005 18.42]




Il fatto di usare il mortaio,perchè il pesto riesce più buono è vero,purtroppo oggi quasi nessuno nemmeno da queste parti lo usa più,molti usano il mixer(criminali!!!)mia madre,usa mezzaluna e tagliere ma solo perchè in casa il mortaio ma soprattutto il pestello sono aboliti da quando a due anni di età lo usai per darlo in testa a mia madre,le fa male ancora oggi![SM=x44452]
Ad ogni modo il pesto viene che è una meraviglia!
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10/10/2005 09:34

Re: Re: Il pesto...

Scritto da: --MUTTLEY-- 09/10/2005 18.47


Il fatto di usare il mortaio,perchè il pesto riesce più buono è vero,purtroppo oggi quasi nessuno nemmeno da queste parti lo usa più,molti usano il mixer(criminali!!!)mia madre,usa mezzaluna e tagliere ma solo perchè in casa il mortaio ma soprattutto il pestello sono aboliti da quando a due anni di età lo usai per darlo in testa a mia madre,le fa male ancora oggi![SM=x44452]
Ad ogni modo il pesto viene che è una meraviglia!



comunque con mortaio vien buonissimo!!! é che è uno sbattimento sovrumano!!!

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