racconti di quel 45 dei vecchi, mia nonna mio padre mio zio
Gente della bassa Mantovana ai confini con il Veronese
Gli alleati stavano sfondando ed erano arrivati al Po', li si fermarono, Sermide,Suzzara e una parte di Rovigotto vi erano i ponti e questi furono danneggiati dai bombardamenti, i Nazisti erano in fuga verso il Brennero e tanti attraversavano il Po' a nuoto e poi a piedi, il comando generale Tedesco del paese di mia nonna era stato abbandonato e la popolazione del paese si riversò dentro in cerca di cibo, oramai quella zona era diventata zona di bombardamento, Pierino l'aereo che sorvolava la zona comunicava le coordinate alla batteria dietro il Po' e la batteria sparava a lunga gettata sulll'obbiettivo, suonò un allarme e tutti uscirono dalle case mio padre era piccolo e stava insieme a mio nonno, ci voleva tempo ad arrivare al rifugio e in cielo era incominciato il movimento, mio nonno oramai aveva capito come era la storia e capiva tutto dai rumori, a un certo punto mi racconta mia padre che il nonno sente suoni e gli dice a mio padre di seguirlo in un fosso, mio padre preso dalla paura che il nonno gridava rimane sotto una casa, a quel punto il nonno impazzisce e gli grida dietro "" dc!!!!!!!!!! vieni qui!!!!!!!!!!" mio padre ancora intimorito si sforza e lo raggiunge nel fosso, 7 secondi e la casa è venuta giù colpita
Pierino dove vedeva dall'alto gente in movimento comunicava le coordinate, tedeschi o non tedeschi comunicava le coordinate, una ragazza che tornò per chiudere porta di casa fù disintegrata
tutti a cercare roba nel commando tedesco e mia nonna riesce a raccattare un paio di stivali da soldato per andare in campagna, nel ritorno in bicicletta becca un tedesco in ritirata e gli dice " tu dare me stivali!!" mia nonna gli dice " non te dago niente sborate!!"" il tedesco gli punta il mitra, mia nonna gli ha donato gentilmente gli stivali
mia nonna raccattava tutto e sbatteva in campagna, mi ricordo quando ero piccolo vicino al fienile c'era un casco per me bambino era un casco ma era un elmetto di un tedesco, gli dissi " ma nonna a cosa ti serve quel casco? mi rispose " buteletto la nonna quando la lavora in campagna non gà tempo de tornà in cà a pisar e alora la pisà dentro nel casco" usava l'elmetto tedesco per pisciargli dentro come vaso da notte
mi fù raccontata anche una storia brutta che se la tennero nascosta tra paesani, un tedesco sempre in ritirata ravanava si vede che aveva fame nella stalla di una casa, a quel punto il contadino alle spalle lo infilzò con il forcone e poi lo sepelli', dopo tot anni arrivarono i parenti dalla Germania per recuperare la salma
Mio zio Partigiano furono catturati dalle Brigate Nere messi a bordo di un crepaccio per la fucilazione mio zio preferi' buttarsi all'indietro nel vuoto, lo salvarono le piante ma picchiò la capocchia e si portò l'epilesia per tutto il resto dei suoi giorni
Uno in Russia l'altro in Africa, quello in Russia che nella ritirata si mangiava tutto da erba a bucce di patate, tornato non lo riconosceva più nessuno da larva umana che era
Quell'altro in Africa marito di mia zia mezzo Siciliano e mezzo Inglese faceva cognome Hopkins mi ha sempre stressato tutti i Natali con i paesi Africani dove era stato con il suo battaglione
Diciamo che in quei tempi fascistici non c'era da annoiarsi