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Palma d'oro a Haneke con «Amour», Grand Prix a «Reality» di Garrone

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2012 20:30
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28/05/2012 20:30

Gran finale di Cannes: la giuria presieduta da Nanni Moretti ha assegnato la Palma d'oro a Michael Haneke con il suo film «Amour», mentre il nostro Matteo Garrone porta a casa il Grand Prix per «Reality».

GARRONE - Visibilmente commosso e con un francese alterato dall'emozione, Garrone ha ringraziato, «tutto lo staff, gli attori e il produttore e la giuria». «Non sapevo cosa attendermi, perché nei giorni scorsi non ho letto molto i giornali ed ero partito dalla Croisette - ha detto il regista -. Certo, sono stupito e felice perché sapevo quanto forte era la concorrenza e anche perché credo che questo premio aiuterà il film a trovare nuovi spettatori». Per Garrone si tratta di un "bis": lo stesso riconoscimento gli era stato assegnato nel 2008 per il film «Gomorra». «Il cinema è un'arte collettiva: condivido questo premio con tutte le persone che hanno lavorato al film, gli attori, la troupe, i produttori, siamo una squadra» ha detto a caldo il regista. Il presidente della giuria Nanni Moretti ha commentato così il successo italiano: «Alcuni giurati sono stati colpiti dalla miscela di humour e dramma che ha ricordato il rinnovamento della tradizione della commedia all'italiana». «Non l'ho votato solo io» ha poi risposto a chi gli chiedeva se il verdetto fosse stato unanime.

HANEKE - Con «Amour», la straziante storia di un devoto marito parigino che si prende cura della moglie morente, l'austriaco Haneke ha conquistato la seconda Palma d'oro della sua carriera. Tre anni fa aveva vinto l'ambito premio con «Il nastro bianco». «Amour», interpretato da un "mostro sacro" del cinema francese come Jean-Louis Trintignant, ha sconfitto le altre 21 pellicole in concorso. Al Grand Théâtre Lumière, Haneke è stato calorosamente festeggiato dal pubblico che ha applaudito a lungo in piedi.

ALTRI PREMI - Il premio della giuria è andato a Ken Loach per la commedia «The Angel's Share». Il romeno Christian Mungiu con «Beyond The Hills» ha ottenuto il riconoscimento per la migliore sceneggiatura, mentre è andato al messicano Carlos Reygadas per «Post tenebras lux» il titolo di miglior regista. Mads Mikkelsen, attore protagonista di «The Hunt» del danese Thomas Vinterberg, ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile. Migliori attrici sono state giudicate ex aequo Cosmina Stratan e Cristina Flutur, interpreti di «Beyond the Hills» di Mungiu. Delusione per Thomas Vinterberg, che con «The Hunt» era ritenuto favorito - insieme a Loach - per la Palma d'oro. La giuria, presieduta da Nanni Moretti, era formata da Hiam Abbas, Andrea Arnold, Emmanuelle Devos, Jean-Paul Gaultier, Diane Kruger, Ewan McGregor, Alexander Payne, Raoul Peck. La giuria del Concorso cortometraggi, presieduta da Jean-Pierre Dardenne, ha assegnato la Palma d'oro a «Silenzio» di Rezan Yesilbas (Turchia). La giuria del Premio per l'opera prima "Camera d'Or", presieduta da Carlos Diegues, ha premiato «Beasts of the Southern Wild» di Benh Zeitlin (Usa).

IL FILM - «Reality», unico film italiano in concorso sulla Croisette che ha per protagonista l'attore detenuto Aniello Arena, racconta la storia di Luciano, un pescivendolo napoletano che viene selezionato per partecipare al «Grande Fratello». Da quel momento, la sua vita non sarà più la stessa. «Dopo "Gomorra", ho cercato un tema che avesse la stessa potenza e che fosse altrettanto sorprendente e forte - ha detto Garrone alla presentazione -. Mi sono imbattuto in questa piccola storia ambientata a Napoli e ho pensato che potevo dargli la forma di un racconto». Garrone ha però specificato che dietro la storia del suo ultimo film non c'è alcuna volontà di critica anche se viene messa in evidenza l'ossessione del successo portata dal'avvento dei reality show: «I programmi televisivi stanno cambiando un po' l'Italia. Abbiamo voluto presentare la televisione come se fosse l'Eldorado, una sorta di paradiso terrestre. I reality tv diventano un luogo in cui la gente riversa la propria speranza di cambiare vita e destino». Dopo le prime recensioni positive, «Reality» è stato accolto con una certa freddezza dalla stampa straniera. In ogni caso il film sarà distribuito anche in America grazie alla società indipendente di distribuzione Oscilloscope, fondata da uno dei Beastie Boys, Adam Young, morto recentemente.



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