Leggendo
l'articolo di Friedman su Corriere, con le tre interviste a Prodi, De Benedetti, Monti,
Friedman non parla mai di complotto. Ha ricostruito fatti, raccontato anche vicende inedite (vedi incontro Monti-Napolitano a giugno 2011), avuto conferme video da alcuni principali protagonisti, svelato il documento di Corrado Passera.
Signori miei, questo si chiama Giornalismo!
Onestamente non capisco la levata di scudi di diversi giornalisti italiani (che ieri sfottevano Friedman postando un articolo de La Stampa di luglio 2011, come dire che già è stato detto: ma in realtà in quell'articolo non c'è nulla: né incontro Monti-Napolitano né documento Passera)
Certamente questa sua inchiesta cade a pennello per aiutarlo nel "marketing editoriale" del suo nuovo libro. Nulla di strano: ha il libro da promuovere, ma ha anche interessanti inediti e pure le interviste video: per quale motivo non doveva "giocarseli"? Cosa ci sarebbe di male?
[Modificato da Etrusco 12/02/2014 01:37]