Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 05/06/2017 00.15:
Si ma il coglione rimane sempre chi ha messo il petardo
Adesso però lasciamo da parte il caso specifico del petardo e del conseguente procurato allarme, con tutto il panico ed i feriti conseguenti.
E' curioso notare il differente atteggiamento mentale tra i londinesi ed i torinesi nei recenti episodi: a Londra chi era per le strade e per i locali non si è limitato a fughe disperate (a Torino sono addirittura entrati nei condomini, sfondando portoni e finestre, devastando proprietà private pur di cercare improbabili vie di fuga, finendo con lo spaventare famiglie che temevano che le loro porte blindate cedessero sotto l'irruenza di tutti quei giovani tifosi), a Londra hanno trovato rifugio nei locali, pub, scantinati, c'è chi ha aperto loro le porte e li ha pure armati di coltelli per difendersi semmai si dovessero mettere male le cose; hanno poi telefonato alle forze dell'ordine per segnalare subito ed aggiornare sulla situazione.
Insomma sembra che a Torino ci sia stato troppo panico e poco sangue freddo.
Sarà anche spiegabile col fatto che in Inghilterra negli ultimi 3 mesi hanno già subìto 3 attentati ed ormai iniziano ad avere una certa predisposizione psicologica per come reagire sul momento critico.
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.