raggio di luna78, 12/11/2019 10.03:
Lasciate perdere Di Maio e la piccola navigazione a vista che fa di solito la politica,
qui bisogna inquadrare il problema delle acciaierie di Taranto da una prospettiva di più ampio respiro,
qui sui piatti della bilancia ci sono cose importantissime,
da una parte il diritto alla salute
e dall'altra il diritto al lavoro!
Speriamo che trovino presto la quadra per far coesistere entrambe le cose senza arrecare altri danni ai pugliesi e di riflesso all'Italia intera.
beh scusa raggio , lasciare perdere Di Maio che è passato dallo sviluppo economico per scazzarsela agli Esteri direi di no
Di fianco a Conte ad Agosto c'era lui, e la tramata con il PD l'ha fatta lui, e la storia Ilva la controllava lui, come si è occupato lui di emissioni e produzione
Le incongruenze nelle dichiarazioni del ministro
Il Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio aveva già ammesso, nella conferenza stampa di fine luglio, a proposito del piano ambientale approvato dal governo Gentiloni, che «tutto quello che c’è di migliorativo avviene sopra gli 8 milioni di tonnellate, perché si è detto a questa azienda: “sotto gli 8 milioni di tonnellate potete continuare a produrre con il ciclo produttivo che c’è già in atto”».
Ma, nella sua dichiarazione ad accordo appena siglato, ha poi annunciato: «è stato ottenuto che l’aumento della produzione di acciaio oltre 6 milioni di tonnellate annue sia condizionato alla dimostrazione da parte dell’azienda – documentata al Ministero dell’Ambiente – che le emissioni complessive di polveri dell’impianto non superino i livelli collegati alla produzione a 6 milioni. In conformità ai limiti che pone l’ARPA Puglia». Un concetto ribadito dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.: «In sostanza, le emissioni certificate con una produzione a 6 milioni di tonnellate non potranno essere mai e in nessun caso superate».
In realtà già nell’addendum, legato all’accordo sindacale, si parla chiaramente di 8 milioni di tonnellate e di come affrontare l’aumento di produzione.
Quando inizi un lavoro lo porti avanti e continui a metterci la faccia non che a Taranto ci deve andare Conte a prendere gli insulti
Quella Azienda è finita, non può andare avanti se no diventa un controsenso mondiale contro le procedure anti-inquinamento dell'atmosfera terrestre
ci sono 15.000 sul gobbo ?
spetta allo Stato ricollocarli, e se si vuole a livello Statale si può
Adesso arriva pure Alitalia