Tutti più giovani di un anno. In certi casi perfino di due. Succederà in CoreadelSud, dove dal 2023 le lancette dell’orologio saranno spostate indietro di almeno 365 giorni per oltre 50 milioni di persone.
All’origine del cambiamento alcune leggi di recente approvazione in forza delle quali il metodo internazionale basato sulla data di nascita subentrerà a quello tradizionale che, tra le altre peculiarità, conteggia anche i nove mesi di gestazione del bambino.
Il metodo usato fino ad oggi nel Paese prevedeva di includere nel conteggio dell’età i nove mesi in cui il bambino è stato nel grembo materno arrotondandoli a 12, di modo che la persona compisse il primo anno di vita proprio in corrispondenza del giorno di nascita.
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Paul Verlaine