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Mestre: bus cade da un cavalcavia

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2024 10:06
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04/10/2023 17:56

Una scena apocalittica: la barriera del cavalcavia divelta, un pullman finito giù sulla strada a fianco della ferrovia e che prende fuoco, le urla di chi assiste alla tragedia e di chi a bordo resta intrappolato tra le lamiere accartocciate e in fiamme.

Almeno ventuno morti, tra loro due bambini: al bilancio della tragedia si aggiungono 18 feriti.

Le vittime sono di diverse nazionalità. A bordo c'erano anche cittadini ucraini, tedeschi, francesi e croati.

L'autista era italiano e risulta tra le vittime. Una strage in un incidente che funesta Mestre verso sera.

Tra le prime ipotesi sulle cause forse un malore di chi era al volante. La dinamica è ancora da accertare ma dai primi rilievi emerge che il bus è precipitato da oltre dieci metri, un volo dopo avere urtato violentemente la doppia barriera di protezione del cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l'autostrada A4. Il pullman ha sfondato la prima protezione fatta da un guard rail e la seconda barriera in metallo che delimita il passaggio pedonale. Poi si è schiantato giù, capovolgendosi, e finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre incendiandosi.
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04/10/2023 17:57

Tra le vittime già identificate dell'incidente del pullman a Mestre ci sono cinque cittadini ucraini, un tedesco, e l'autista del mezzo, un italiano.

Lo riferisce il prefetto di Venezia, Michele Di Bari.

I superstiti del disastro sono i 18 passeggeri rimasti feriti, dislocati in vari ospedali del Veneto: tra questi, 9 a Treviso (di cui due minori), 4 a Mestre, uno a Mirano ed uno a Dolo.

Cinque dei feriti sono in gravi condizioni.

All'ospedale all'Angelo di Mestre la Prefettura ha creato un punto di accoglienza per i familiari delle vittime composto da quattro psichiatri e due psicologi.
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04/10/2023 17:58

il bilancio ufficiale dell'incidente del pullman avvenuto a Mestre ieri sera è di 21 vittime e 15 feriti, 5 dei quali in gravi condizioni.

Lo ha comunicato il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, dopo aver ricevuto le ultime informazioni dai dirigenti sanitari.
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04/10/2023 17:59

I colleghi lo definiscono un autista esperto che svolgeva l'attività da 7 anni.

Sono tanti i messaggi che in queste ore stanno comparendo in rete per ricordare Alberto Rizzotto, il 40enne originario di Conegliano ma residente a Tezze sul Brenta che si trovava alla guida del bus precipitato ieri sera a Mestre.

Un indicente costato la vita a 21 persone. "Così orgoglio del tuo lavoro, dovevi portarci tutti nel tuo autobus alla festa della classe", le parole di Laura.

Rizzotto era dipendente della Martini Bus che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia.
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04/10/2023 18:02


Alberto Rizzotto (profilo Facebook) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella sede ultramoderna di cemento e vetro di La Linea, l'azienda proprietaria del pullman precipitato a Marghera, oggi nessuno ha voglia di parlare e più di qualcuno si lascia sfuggire una lacrima per la morte dell'autista Alberto Rizzotto, 44enne.

Siamo a Fusina, in piena campagna, in un'area adibita ad attività industriali. Tra i più emozionati nel ricordare l'autista scomparso c'è Nicola: "Sono in azienda da 8 anni e la cosa che più si notava di lui era il forte attaccamento al lavoro: si faceva un'ora di strada ogni giorno per essere in servizio".
Di fronte alla sua scrivania c'è quella di Emma, l'ultima arriva del team. "Alberto era una persona buonissima. Non so dirle quanto siamo addolorati".
Anche Silvano ricorda la bontà dell'autista. "Non aveva malizia, secondi fini, era u puro - osserva - . Se si dimenticava di pulire un bus diceva 'hai ragione ho sbagliato, la prossima volta cercherò di fare meglio'".

I colleghi lo definiscono un autista esperto che svolgeva l'attività da 7 anni. Sono tanti i messaggi che in queste ore stanno comparendo in rete per ricordare Alberto Rizzotto, il 40enne originario di Conegliano ma residente a Tezze sul Brenta che si trovava alla guida del bus precipitato ieri sera a Mestre e che è morto nello schianto. L'indicente è costato la vita a 21 persone. "Così orgoglioso del tuo lavoro, dovevi portarci tutti nel tuo autobus alla festa della classe", le parole di Laura. Rizzotto era dipendente della Martini Bus che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia.
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04/10/2023 18:03

Il matrimonio, il viaggio in una delle città più belle, il destino che scombina le tessere di un quadro perfetto.

Tra le ventuno vittime del pullman precipitato da un cavalcavia a Mestre c'è anche una giovane donna croata, di una ventina d'anni, in viaggio di nozze con il marito. Anche il coniuge, connazionale, sarebbe ricoverato in un ospedale veneto: è rimasto ferito nello schianto ma non si conoscono con precisione le sue condizioni. A riferire della presenza della coppia in luna di miele in Italia è il sito croato di informazione 24Sata.hr, spiegando che si tratterebbe di due giovani provenienti dalla zona di Spalato, in Dalmazia. Sposati una ventina di giorni fa avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio per coronare il loro sogno d'amore. Un viaggio di nozze da favola nella cornice da cartolina della città lagunare però finito in tragedia. All'ospedale dell'Angelo di Mestre ci sono anche cronisti croati, per avere informazioni sulle condizioni dei loro connazionali.

I due giovani sposi, le cui generalità non sono ancora state diffuse, avrebbero quindi partecipato alla gita dal campeggio Hu di Marghera, dove soggiornavano anche gli altri turisti morti e feriti nell'incidente stradale. Il gruppo era composto di persone di diverse nazionalità: tedeschi, ucraini, austriaci, almeno un francese e spagnoli. Alcuni nuclei erano in vacanza insieme, altri non si conoscevano e sono stati uniti dal tragico destino.

Di alcuni di loro sono proseguite per tutto il giorno le operazioni di identificazione, mentre alcuni parenti sono arrivati all'ospedale dell'Angelo e portati in una stanza, presidiata anche dalla Polizia, dove hanno supporto dall'equipe di psichiatri e psicologi dell'ospedale.
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04/10/2023 18:04

Sono due le ipotesi al vaglio della magistratura veneziana, che sta indagando sulla caduta del bus dal cavalcavia di Mestre; una manovra azzardata, con l'affiancamento a un altro bus e un guardrail vecchio; oppure, sommato a questo, un malore dell'autista che non è riuscito a controllare il mezzo, poi precipitato.

- APERTA UN'INDAGINE CONTRO IGNOTI La Procura della repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo per ora contro ignoti, con l'ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo.

Il Procuratore capo Bruno Cherchi ha precisato che sono stati posti sotto sequestro il guardrail, la zona di caduta del bus e la carcassa del mezzo, con la 'scatola nera' "che sarà esaminata - ha rilevato - solo quando si saprà che non è un'operazione irripetibile".

- IL VIDEO CON LA CADUTA DELL'AUTOBUS Sembra comunque da escludere un urto o una manovra per evitare un mezzo che tagliava la strada. Nel pomeriggio è stato diffuso un video tratto dalle telecamere di sicurezza della "Smart control room" del Comune di Venezia. Si vede l'autobus scendere la rampa del cavalcavia, quindi affiancare un altro bus che indica con la freccia di svoltare a sinistra, 'sparire' alla vista ma poi si nota che piega verso destra e cade dal bordo della carreggiata. L'altro bus accende le luci dei freni e le quattro frecce di emergenza.

- LA 'STRISCIATA' DI 50 METRI CONTRO IL GUARDRAIL Il Procuratore di Venezia ha escluso il 'contatto' con altri mezzi: "La dinamica - ha riferito - ha visto il bus toccare e scivolare lungo il guardrail per un cinquantina di metri, e infine, con un'ulteriore spinta a destra, precipitare al suolo. Non ci sono segni di frenata, né contatti con altri mezzi. Non si è verificato alcun incendio, né c'è stata una fuga di gas delle batterie a litio, che hanno provocato fuoco e fumo". Anzi, proprio l'altro bus ha chiamato i soccorsi, e l'autista ha anche lanciato un suo estintore verso il mezzo precipitato.

- SALVINI PUNTA IL DITO SULLE BATTERIE Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini esclude un "problema di guardrail", e ha puntato il dito sulle batterie elettriche del bus, che "prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo".

- L'AUTOPSIA SULL'AUTISTA L'attenzione degli investigatori si accentrerà dunque su un eventuale malore dell'autista del bus, Alberto Rizzotto, per cui verrà disposta l'autopsia, assieme all'esame del suo cellulare "e di quanto possa permettere di dare certezze su quanto è accaduto", ha aggiunto Cherchi. Quanto alle condizioni dell'autista il direttore operativo della compagnia La Linea assicura che "stava guidando da tre ore e mezzo, peraltro non continuative" e che "non era certo stanco: Non lavorava dal giorno prima, quindi aveva goduto abbondantemente delle ore di riposo previste".
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04/10/2023 18:05

Sono 21 le vittime della tragedia di Mestre. Nessun "contatto" con un altro mezzo prima del tragico volo, acquisizione della scatola nera presente sul bus e area posta sotto sequestro compreso guardrail.

Sono i primi elementi e atti su cui si basa l'indagine della Procura di Venezia che procede per il reato di omicidio stradale plurimo in riferimento all'incidente di Mestre e costato la vita a 21 persone.

"Non ci sono allo stato indagati - ha detto il capo dei pm Bruno Cherchi - mentre il guardrail, la zona di caduta del bus e lo stesso mezzo sono sotto sequestro".

La Procura ha anche acquisito la 'scatola nera' del mezzo "che sarà esaminata solo quando si saprà che non è un'operazione irripetibile altrimenti aspetteremo lo sviluppo dell'inchiesta, affinché tutte le parti coinvolte possano avere le perizie di parte".
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04/10/2023 19:02

guardavo oggi

notare il mezzo fermo che lampeggia

il bus lo sfiora si fa il parapetto e poi va di sotto

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04/10/2023 21:25

Tragedia
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04/10/2023 22:41

Finora, prima dell'autopsia dell'autista, le ipotesi più probabie sarebbe un malore importante dell'autista che non gli avrebbe consentito nemmeno di azionare i freni dopo l'inizio dell'impatto col guard rail... [SM=x44471]
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04/10/2023 23:01

Sarà un caso, ma dopo tutti i vaccini fatti per il Covid si sono registrati molti malori improvvisi e talvolta mortali anche tra i giovani under 40 in percentuali mai viste prima
e sono aumentate impressionantemente anche le morti improvvise rispetto al periodo precedente al 2020 [SM=x44466]
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05/10/2023 18:00

C'è un'intera famiglia di cittadini romeni, che però si era trasferita per lavoro in Germania, tra le vittime dell'incidente del cavalcavia di Mestre.

Si tratta dei coniugi Mircea e Mihaela Ogrezeanu, di 45 e 42 anni, e delle figlie Aurora (8) e Georgiana (13), tutti morti nel terribile incidente.

La stampa romena ha ricostruito la loro vita, dopo che le autorità diplomatiche romene avevano preso contatto con quelle italiane, tramite l'Ambasciata e il Consolato generale della Romania a Trieste, competente per Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Marito e moglie provenivano dai distretti di Arges e Dambovita, che si trovano a NordOvest dalla capitale Bucarest. Da qualche tempo avevano però lasciato il loro Paese, in cerca di una vita migliore, e si erano stabiliti in Germania, dove avevano trovato lavoro e dove avevano la residenza. Questa circostanza ha ingannato i soccorritori e le autorità italiane, che li avevano scambiati per cittadini tedeschi, e inizialmente avevano annunciato che nell'incidente non erano coinvolti romeni. Dalla Germania la famiglia Ogrezeanu era partita per una vacanza in Italia, e martedì stava tornando sul bus maledetto da una visita a Venezia.

I corpi si trovano all'obitorio dell'ospedale di Mestre, e saranno rimpatriati non appena lo decideranno le autorità romene, d'intesa con quelle italiane.

I loro parenti sono giunti in Italia per identificarli. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha inviato le sue condoglianze alla famiglia: "Profondamente addolorato per la notizia dell'ultimo minuto proveniente dall'Italia riguardo al tragico incidente avvenuto a Mestre, in cui hanno perso la vita anche quattro cittadini romeni. Invio le mie condoglianze e molta forza alla famiglia in lutto, in questi momenti difficili", ha scritto sulla sua pagina Facebook. La conferma è venuta anche dal primo ministro Marcel Ciolacu.
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05/10/2023 18:16

"Sono affermazioni inaccettabili quelle che ho letto.Il bus non è caduto perchè 'c'era un buco' di un metro e mezzo nel guardrail.Quel buco è un varco di sicurezza, di servizio, previsto dal progetto originario del manufatto".

E' la replica dell'assessore comunale ai trasporti Renato Boraso alle ricostruzioni della stampa sulle cause dell'incidente del pullman a Mestre.

"L'autobus - prosegue Boraso - è caduto 50 metri dopo il varco,, dopo aver strisciato sul guardarail, senza segno di frenata o contro-sterzata. O Vogliamo dire che senza il 'buco', la barriera avrebbe tenuto un mezzo in corsa, che sbanda, di 13 tonnellate?".
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05/10/2023 23:38

Re:
OMOSESSUALE, 04/10/2023 23:01:

Sarà un caso, ma dopo tutti i vaccini fatti per il Covid si sono registrati molti malori improvvisi e talvolta mortali anche tra i giovani under 40 in percentuali mai viste prima
e sono aumentate impressionantemente anche le morti improvvise rispetto al periodo precedente al 2020 [SM=x44466]




Prima di lanciarsi in queste congetture sarà meglio aspettare l'esito dell'autopsia e le analisi di videocamere e scatola nera [SM=g1700002]
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06/10/2023 02:32

Senza parole ........semplicemente atroce
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06/10/2023 17:55

Sono 27 i punti di contatto segnati sull'asfalto del cavalcavia di Mestre, in corrispondenza di altrettante "strisciate" compiute dal pullman precipitato martedì scorso, dopo una corsa apparentemente fuori controllo.

I segni sono stati apposti dalla polizia locale di Venezia, nella prima ricognizione sul manufatto, che poi dovrà essere sottoposta a una perizia, su mandato della Procura della repubblica.

Il guardrail, al centro delle polemiche per la sua vetustà e facilmente scavalcato dal mezzo pieno di turisti, appare divelto proprio in corrispondenza dell'altrettanto famigerato "varco di servizio", lungo circa tre metri.

Le strisciate del bus si interrompono giusto in corrispondenza dell'interruzione della barriera.

Da lì in poi il resto del guardrail è accartocciato per alcuni metri, e la ringhiera esterna è completamente divelta.

La pavimentazione del passaggio esterno, sotto la quale scorrono cavi e servizi, è sfondata subito dopo il varco e in un altro punto successivo.

Il punto è pieno di vetri rotti.

Sarà anche questo uno dei punti al centro dell'attenzione dei tecnici: da capire se sia stato sfondato dal peso dell'autobus, oppure se lo era già in precedenza, e se abbia causato lo sbilanciamento del mezzo verso il precipizio mortale.
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07/10/2023 06:38

Il materiale da consegnare ai periti per ricostruire cause ed effetti dell'incidente del bus a Mestre è praticamente pronto, numerato e schedato, e tra gli investigatori si dice che "la strada parla".

Nei 50 metri di cavalcavia "strisciati" dal mezzo sono stati individuati 27 elementi tra segni delle ruote, pezzi di una porta, lo specchietto retrovisore sinistro, un bullone del guardrail. Tutte le tracce sono state fotografate e digitalizzate.

Dalla scatola nera del bus è già stata estratta la scheda di gestione. Il telefono dell'autista, provvisto di due schede Sim, è stato acquisito e sono stati sentiti dei testimoni.

Bocche cucite stamane in Procura a Venezia sulle attività dei magistrati e nell'inchiesta sulla strage del pullman a Mestre.

"Oggi non ci sarà nessuna comunicazione" è l'unica informazione che i giornalisti si sono sentiti dire dai segretari dell'ufficio. Il Procuratore Bruno Cherchi non è in sede, e tutto fa pensare che non rientrerà prima della fine del weekend.

Gli aggiornamenti più importanti potrebbero riguardare soprattutto i primi, parziali, esiti dell'autopsia sul corpo dell'autista del bus, eseguita ieri a Padova. Solo silenzio anche dalla Pm che coordina il fascicolo di indagine, Laura Cameli, che attenendosi alla normativa ha ricordato che l'unico ad avere la delega ai contatti con la stampa è il Procuratore.

"Credo che i tempi per il rimpatrio saranno brevissimi, è in corso di predisposizione la documentazione, entro domani sera tutte le salme saranno ricomposte e saranno nell'obitorio dell'ospedale di Mestre, e da quel momento in poi è opportuno che siano trasferite". Lo ha spiegato ai giornalisti il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, a proposito delle vittime dell'incidente del bus. "Ho suggerito di attendere domani - ha aggiunto - perché domani alcuni familiari raggiungeranno Mestre, e quindi per dare loro la possibilità di vedere per l'ultima volta i propri cari".
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07/10/2023 08:49

Gran parte della documentazione sul pessimo stato del cavalcavia di Mestre in cui è avvenuto l'incidente del pullman, costato la vita a 21 persone, si trovava già in Procura a Venezia da più di un anno.

Il materiale - scrive il Gazzettino - era stato acquisito dagli uffici giudiziari in base ad articoli di stampa che riportavano il grave stato del manufatto, e le dichiarazioni dell'assessore ai lavori pubblici, Renato Boraso, che richiedeva un intervento urgente sulla struttura stradale.

Non si conosce al momento se la Procura, analizzati gli incartamenti, avesse assunto qualche ulteriore iniziativa.
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07/10/2023 09:39

[SM=x44468]
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