Il festival riabbraccia Gianni Morandi e Russell Crowe, lancia appelli alla pace con Eros Ramazzotti e Giuliano Sangiorgi, grida basta alle morti bianche con Stefano Massini e Paolo Jannacci, ritrova i monologhi. L'apertura, però, è tutta nel segno dell'ironia di Teresa Mannino, che riporta la comicità all'Ariston.
L'attrice demolisce la liturgia della scala, "è inutile, ci sono altri otto ingressi", entra in stile diva di Broadway, si stende in braccio a Il Volo, sferza a modo suo la sovraesposizione mediatica del festival: "I giornalisti stanno tutti qua, se succede un fatto nel mondo non lo sapremo mai: è un mese di incoscienza. Sanremo è un grande carnevale. L'unica cosa negativa è che stasera non mi posso vedere Sanremo".
Uno show esilarante che ridona il sorriso ad Amadeus, dopo una giornata di polemiche legate al caso della presunta pubblicità occulta a un'azienda di scarpe nella performance di John Travolta di mercoledì. "Oggi si è parlato tanto, secondo me forse troppo, di John Travolta e credo non si sia dato il giusto spazio alla straordinaria testimonianza del maestro Giovanni Allevi", sottolinea aprendo la serata il direttore artistico. Ci scherza su, invece, Fiorello, coinvolto nell'imbarazzante qua qua dance con la star hollywoodiana: "Se avessimo scippato due anziani fuori dalla posta ci avrebbero insultato di meno, lo scippo è meno grave del ballo del qua qua", ride lo showman in collegamento dall'Aristonello.
Fa una battuta anche Morandi, venuto a riprendersi l'ovazione dell'Ariston un anno dopo con C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones e Apri tutte le porte. E soprattutto a ironizzare è Russell Crowe, tornato a Sanremo con la sua band The Gentlemen Brothers. "Al mio segnale scatenate l'inferno", scandisce in italiano l'epica battuta del Gladiatore di Ridley Scott, poi abbraccia Mannino urlando "Teresa" e mima la 'chicken dance'.
[Modificato da (max77) 09/02/2024 07:00]