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SONDAGGIO POLITICO

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2002 12:36
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17/10/2002 00:55

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Franz rex 16/10/2002 19:13
Mo' pure Madre Teresa di Calcutta è fascista? [SM=x44466]
'nche senzo?


Ti incollo il sunto di un libro:

Christopher Hitchens. La posizione della missionaria. Teoria e pratica di Madre Teresa (titolo originale: The Missionary Position. Mother Teresa in Theory and Practice. Verso, London 1995).
Traduzione di Eva Kampmann.
Minimum Fax, Roma 1997, pp. 128, € 7,75.

Un libro di forte impatto, un testo scomodo su uno dei personaggi di culto del pantheon cattolico dei nostri giorni.
L'immagine della missionaria ne esce a pezzi: Christopher Hitchens, saggista di successo e giornalista per alcune importanti riviste statunitensi, ha scritto questo agile pamphlet dopo aver curato, sullo stesso argomento, un documentario per Channel Four (che mai vedremo in Italia).

Pagine provocatorie fin dal titolo, che gettano una luce sinistra sulla venerata missionaria, dipinta come una fanatica di scarsa intelligenza. A riprova, racconta l'aneddoto di quando le posero la domanda «cosa avrebbe scelto, fra Galileo e l'Inquisizione?»: la missionaria ebbe modo di scegliere, senza esitazione, la seconda opzione.

Il suo integralismo l'ha portata a comportamenti che denotano una ben scarsa umanità: dalla convinzione che la sofferenza dei poveri sia di grande aiuto per il mondo, al battesimo praticato in punto di morte ad inermi induisti e musulmani, agli standard di assoluta inefficienza dei suoi ospedali (anche se poi, per i propri malanni, si faceva curare in costose cliniche occidentali).

Il testo si sofferma anche sulle fortune economiche dell'Ordine religioso creato da madre Teresa, tanto elevate e ben celate da non permetterne, in pratica, una quantificazione sicura.

Sicuro è invece il suo comportamento sfacciato nella causa contro Charles Keating, reo di aver imbrogliato migliaia di risparmiatori USA. Ebbene, madre Teresa non si fece alcuno scrupolo di scrivere al giudice una lettera in sua difesa, solo perché il truffatore le aveva donato più di un milione di dollari, non suoi, ovvio!

Quanto alle opinioni politiche, il libro cita le diverse occasioni in cui la religiosa ha esplicitamente appoggiato dittatori sanguinari come Duvalier o Hoxha.

Un libro «pericoloso», quindi, specialmente se pubblicato in una società aprioristicamente genuflessa come la nostra. Un libro da far sparire, conseguentemente, come ben dimostra la sua vicenda italiana.

Il 3 novembre del 1999 il settimanale Diario della settimana ha pubblicato un articolo su Hitchens, lamentando l'improbabilità di una diffusione in Italia del testo.

Sorprendentemente, un lettore scrisse - in seguito - alla rivista informando dell'esistenza della traduzione italiana del libro, che peraltro risultava introvabile.

L'1 dicembre, l'editore Minimum Fax inviava a sua volta una lettera, della quale riportiamo un passo eloquente: «...in realtà il libro non è esaurito né fuori catalogo... madre Teresa ebbe il cattivo gusto di passare a miglior vita proprio mentre il libro usciva e così le librerie si riempirono immediatamente di testi agiografici sulla “Santa dei poveri” mentre il papa ne proponeva una beatificazione in tempi record. Il nostro volumetto, scalzato da tanta mole di santità a cui dava un po' fastidio, venne subito sfrattato per tornare prima del tempo in forma di reso alla casa madre».


Per chi volesse approfondire, avere informazioni sui "santi" e altro, consiglio ancora:
anticlericale.net
Uaar


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18/10/2002 01:09

Ales
Sul Pakistan mi cogli un po’ impreparato. Non so se prima di Musharaff ci fosse la democrazia (ma permettimi di dubitarne).
Sull’ambiente ho scritto già nel thread aperto per l’occasione. Salvare il Pianeta con delle ridicole diminuzioni di emissioni è pura follia.

Su Sharon. Da una parte c’è una democrazia (Israele) dall’altra una persona (Arafat) che ha portato la propria popolazione in una spirale di violenza senza uscita e che si fa scudo delle proprie popolazioni inermi. Su Sharon-persona il giudizio non può essere positivo perché è pur sempre un guerrafondaio (ex generale dell’esercito se non sbaglio). Ma ricordiamo che è stato eletto democraticamente dalla popolazione israeliana che lo ha preferito a Barak (che nonostante tutte le concessioni ai palestinesi non è riuscito a concludere una pace definitiva per colpa di Arafat). Occorre riconoscere a Sharon il diritto di difendere la propria popolazione, e del modo in cui lo faccia renderà conto alla comunità internazionale, giocandosi comunque la legittimità di rappresentante del suo popolo. (Tra l’altro oggi ne ha combinata un’altra. Sharon è talmente esagerato in alcuni casi che persino Bush lo bacchettò circa un mese fa).
Quanto all’economia mondiale ricordate sempre i difetti di quelle politiche ma mai i vantaggi che pure ci sono stati. (Sia chiaro, i Paesi del terzo mondo non sono diventati più poveri, chi lo afferma è poco informato o in malafede).

Quanto a Saddam, ho già detto che lui in sé stesso è un bluff. Non è pericoloso per l’occidente perché a lui basta fare il dittatore alle spalle del suo popolo (mica davvero può progettare di attaccare gli USA con delle flatulenze e pensare di cavarsela). A meno che i terroristi di Al Qaeda siano effettivamente finanziati anche dal Raiss. Questo è un giudizio tutto personale. Ciò nonostante non mi oppongo ad un intervento USA perché può servire a portare democrazia e libertà in Iraq. Se poi si fottono il petrolio a me non importa (ma secondo voi gli USA rischierebbero la propria credibilità internazionale per qualche pozzo in più, in un mercato che già controllano? Il petrolio è la scusa che Saddam dà agli irakeni per scatenare l’antiamericanismo. Se qualcuno di voi casca in questo tranello è un’anima semplice).

Sul TPI. Sai chi ha avuto l’idea, e lottato per avere il tribunale internazionale? (Se qualcuno non lo sapesse ricordo che è stata Emma Bonino con l’associazione radicale no peace without justice). E la posizione dei radicali è di duro contrasto con gli USA (alla faccia di chi ci definisce leccapiedi degli americani) in questa situazione. Quello che riporto sono solo le perplessità degli USA tutt’altro che ingiustificate. Ripeto: che diritto hanno ‘sti paesi che non conoscono i più elementari diritti civili di mandare al processo gli americani? Quanto ci vuole a costituire una lobby antiamericana? (Forse non sono necessarie nemmeno stati solo musulmani, bastano anche quelli europei dove questo pernicioso antiamericanismo sta attecchendo).

PS Giù le mani da Blair.
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19/10/2002 13:07

Autonomia dagli Usa
Il Pakistan prima era più democratico di ora. Se non altro chi vinceva le elezioni andava al governo e chi perdeva all'opposizione. Poi Musharraf con un colpo di stato stile Napoleone III è diventato in pratica un dittatore. Le elezioni ci sono state nei giorni scorsi, ma, al di là del risultato lui resterà al potere per altri 7 anni, minimo.(salvo sorprese).
Il vertice di Johannesburg non ha parlato solo di emissioni di gas. Gli Usa hanno detto sistematicamente di no, preferendo relazioni bilaterali a un quadro di accordi internazionali.
Bush è stato guidato dagli interessi dei potentati economici che lo hanno appoggiato.
Che vuol dire che Sharon è stato eletto democraticamente? Che ha il diritto di autorizzare massacri come la strage di Jeninn, di trasformare le città palestinesi in ghetti da cui non si può uscire,di far sparare a fredo sui civili innocenti, di demolire abitazioni civili. Cioè se Saddam fosse stato democraticamente eletto, avrebbe avuto il diritto di gassare i curdi?
Difende la propria popolazione? Aumentando il numero di vittime civili palestinesi esaspera il popolo palestinese e fa crescere le simpatie del fondamentalismo.Il che porta a un aumento degli attentati. Violenza richiama violenza. Lo capite o no?

Mi risulta invece che il divario tra paesi ricchi e poveri cresca. Blair non lo capisce e quando chiamò i no global circo di straccioni, si mostrò più insensibile ai problemi del terzo mondo rispetto a Chiraq e all'ex ministro Ruggiero.
Il liberismo non porta automaticamente nè democrazia nè diritti umani nè progresso sociale per i più poveri.
Se dici davvero che Saddam non è pericoloso per gli Usa.Se i problemi sono terrorismo internazionale,la miseria del terzo mondo, la crisi Mediorientale, l'Afganistan da ricostruire, la guerra all'Iraq è stupidissima.
Le armi non portano per forza democrazia e libertà. In Afganistan ci sono stupri etnici e lotte tra signori della guerra che non garantiscono ai civili il diritto di sicurezza dalla paura di cui parlava Roosvelt.
Inoltre non è chiaro cosa pensino gli Usa per il dopo Saddam.
A loro basta farlo fuori, poi degli irakeni chi se ne frega. Ha senso fare una guerra che porterà tanti morti e massacrerà l'ambiente, per un fine peraltro neanche chiaro?
Il petrolio non è una scusa. Nel'97 una un certo Brezinski disse a una conferenza che era vitale per gli Usa controlare l'Afganistan e le regioni circostanti. Agli Usa interessa il petrolio di Iraq, Iran, Libia, Arabia, Venzeuela, Russia.
Dove non arrivano le amicizie porteranno le armi.
Prendo atto che sul TPI non la pensate come gli Usa.
Ma cosa volete un TPI che possa giudicare tutti i paesi, Usa esclusi?.
La Siria e altri hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani che non pensano certo di processare gli Usa.
Anzi usa e paesi arabi la pensano allo stesso modo su molte questioni:ambiente(petrolio il motivo),Tpi etc..
Poi basta con l'antiamericanismo eu. Non la penserai mica come Silvio, che dobbiamo agli usa eterna gratitudine e che dopo l'11 Set. hanno diritto di prendere qualsiasi iniziativa?.

Bene la Germania(per ora) perchè gli stati eu, magari l'ue intera, deve avere una politica dignitosa, autonoma e non supina agli Usa.














[Modificato da ales il ternano 19/10/2002 14:10]

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20/10/2002 10:11

RISP
Troppi argomenti in un solo post rischiano inevitabilmente di portare ad una analisi superficiale.
Certo che Musharaf è praticamente un dittatore, ma si è alleato promettendo di combattere il terrorismo fondamentalista pur dovendo fare i conti con la propria popolazione a maggioranza nettamente musulmana e pure violenta (ricordiamo gli attacchi alle comunità cattoliche). Una maggiore vicinanza all’occidente di quel paese porta alla luce della comunità internazionale fenomeni aberranti come i tribunali tribali che altrimenti verrebbero tenuti nascosti dal regime. E che invece si vede costretto a perseguire. Ecco perché queste alleanze per quanto discutibili portano con sé segni di progresso civile.
Bush guidato nelle sue decisioni dai potentati economici? E i Paesi europei invece? Per cercare di avvicinarsi alla produttività USA.

Sharon, ho detto, che ha il diritto a difendere la propria popolazione come meglio crede. Ricordati che quella è una guerra e non una persecuzione contro i palestinesi e questo deve essere chiaro a tutti (soprattutto a Strada). Molto spesso tra i palestinesi muoiono civili (ma anche tra gli israeliani, anzi sempre) anche perché le autorità di questi si fanno scudo e instillano nella mente dei bambini l’odio razziale che è il vero germe inestirpabile.

Il divario tra Paesi ricchi e poveri è poco interessante. Quello che importa sono le condizioni assolute (economiche e sociali) in cui si trovano i paesi meno sviluppati. La differenza è solo un argomento che i Paesi poveri avanzano per pretendere denari. Non ci si dimostra più sensibile a questi problemi aumentando le donazioni a fondo perduto a questi paesi, ma pretendendo da questi una significativa introduzione di libertà perché non ci sarà progresso fin quando gli Stati saranno governati dispoticamente da ristrette oligarchie. Blair fa benissimo a sospendere dal Commonwealth lo Zimbabwe di Mugabe. Cosa dovrebbe fare? Versare soldi a uno che ormai s’è fumato il cervello?
Se le armi non portano per forza democrazia e libertà, sicuramente non portano a queste le trattative diplomatiche con i Paesi tipo Iraq.

Gli USA già controllano il mercato del petrolio e sarebbe un surplus inutile a fronte di un grave rischio di perdita di credibilità internazionale (e poi a me il cartello dell’OPEC sta un po’ sulle balle, a dirla tutta).
Sul TPI non dico che gli USA debbano rimanere impuniti, solo devono esserci sufficienti garanzie di imparzialità nelle regole. Le perplessità sono giustificate.

OK, non essere supini agli USA ma bruciarne le bandiere in piazza, vincere elezioni in nome dell’antiamericanismo, diffondere sentimenti aprioristicamente anti-USA, lasciare a questi l’incombenza di risolvere i problemi internazionali (anche nella stessa Europa) è troppo. Non si può pretendere l’intervento USA nei Balcani e poi lasciarli da soli altrove, dopo aver firmato un Patto.


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21/10/2002 01:18

Musharraf e il resto
Sembra che i servizi segreti pakistani continuino a finanziare i terroristi e che abbiano nascosto il mullah Omar.
Il fatto è che con la scusa della guerra al terrorismo Musharraf si sente più libero di opprimere le minoranza. Come l'India che identifica tutti gli indipendentisti del Kashmir con i terroristi e li reprime. E viola i diritti umani col giro di vite dei musulmani nel Gujarat. O Putin che si sente libero di prendersela con i ceceni .
Potentati ec? I petrolieri hanno appoggiato Bush.
Europa più sensibile su ambiente, TPI e diritti umani(pena di morte, tortura, situazioni come Guantanamo)rispetto agli Usa.
I morti palestinesi sono di più. i bambini anche. con questo ogni vita ha un gran valore. Sharon con la passeggiata sulla spianata fomentò la 2 intifada. La sua azione getta benzina sul fondamentalismo.
Le politiche suggerite dal FMI ai paesi poveri sono disastroose.
Gli Usa sono chiramente interessati all'oil. L'Arabia saudita è il produttore n1. Ora alleato agli usa. Ma se Sultan prevarrà su Abdallah nella lotta interna del terroristico regime saudita, l'Arabia si staccherà dall'amicizia Usa. Ci saranno difficoltà con l'oil. Il controllo sull'Iraq sarebbe importante per gli usa, li renderebbe autonomi dall'Arabia.
Mi meraviglio di te, La politica si fa col realismo. Non con la gratitudine. La guerra all'Iraq avrebbe effetti devastanti sul medioriente e quando di agisce lo di deve fare in base alle conseguenze dell'azione(Max weber diceva azione in rapporto al fine), non per gratitudine, orgoglio, o tradizione storica.
Si vincono le elezioni in base alla pace, al realismo che rifiuta la strada per il disastro mediorientale, per un alleanza paritaria in cui ogni nazione dice la sua con autonomia.
Non puoi paragonare il bruciare le bandiere(che condanno) con una politica estera dignitosa e non da vassalli.




[Modificato da ales il ternano 21/10/2002 02:20]

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22/10/2002 01:40

Accidenti
Ales, la sai proprio lunga!
Hai una gran voglia di parlare a fiumi alle 2 di notte.
Per lo meno porti degli argomenti. Vediamo cosa posso fare domani. ;)
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22/10/2002 02:04

Hai visto Agnoletto a Otto e mezzo stasera?
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23/10/2002 01:24

Poche cose
Su Israele. Parli sempre di Sharon, evidentemente non hai nulla da rimproverare ad Arafat. Per me pari sono nel fomentare la guerra. Arafat? Diamine! Uno che si è presentato una volta all’ONU a fare un discorso con una pistola ben in vista.

Quanto alle politiche del FMI definirle disastrose ho già detto che è limitativo. Insomma, i paesi poveri sono diventati più poveri di quanto lo fossero prima?? Ma quando mai?
Occorre promuovere il massimo della globalizzazione, (altro che no-global), abbattere tutte le frontiere economiche per dare ai paesi poveri l’opportunità di commerciare col resto del mondo facendoli camminare da soli perché solo così si dà realmente una mano a questi. (Lo stesso Agnoletto l'ha detto ieri! E noi lo diciamo da secoli!)

Europa più sensibile degli USA per i diritti umani? L’Europa sta coccolando la Serbia che protegge criminali di guerra autori di genocidi negli anni passati. Tutto per interessi economici, anzi si parla di fare entrare la Serbia nella UE. Restando all’Italia, se hai sentito parlare del regime carcerario 41bis siamo più o meno dalle parti della tortura. In nessun altro Stato civile esiste un tale sistema che porta progressivamente all’annullamento della persona.

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23/10/2002 12:36

Arafat e il resto.

Dispostissimo a riconoscere che Arafat ha le sue colpe. Poteva firmare gli accordi di Camp David.
A dire che l'Olp non è un modello di diritti, data la pena di morte e la fucilazione a freddo dei collaborazionisti. certo penso che L'Opl è impossibilitato a combattere il terrorismo, dato che le strutture basilari(polizia rtc..) sono state annientate da Sharon, già criminale di guerra a Sabra e Chatila.
Discutibile comunque l'atteggiamento incerto della comunità internazionale, troppo tenera con le continue operazioni militari di Sharon che fomentano il terrorismo e spargono sangue, a danno di civili innocenti.
Il premio nobel stiglitz afferma che i paesi poveri sono più poveri, e non è un no global.


D'accordo con l'abbattere le frontiere economiche. Di chi è la colpa del protezionismo occidentale, Usa ed Eu? E' vero però che gli stati del terzo mondo, applicando alle lettera i dettami liberisti del FMI si rovinano sempre più.
L'europa coccola la Serbia? E gli usa non coccolano l'Arabia, il Pakistan e altri paesi nemici dei diritti umani? Non hanno sempre difeso i crminali argentini e cileni? Non hanno coccolato perfino i talebani, quando gli facevano comodo?
La Serbia nella ue? Non mi risulta. I 10 paesi che entreranno sono: Lituania, Estonia, Lettonia, Cipro, Malta, Polonia, Rep. ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia. No a Tuerchia, Romania e Bulgaria. Serbia nemmeno nominata.
Certo che in Italia ci sono grandi problemi su carceri e diritti. Ma le donne incatenate nelle carceri Usa? La pena di morte? Guantanamo?La restrizione dei diritti civili dopo l'11 Set. in Usa e Uk. Il carcere dov'era la Baraldini era una sorta di lager.Le torture inglesi sui militanti dell'ira veri o presunti?












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