Sanguinetti fuori a testa alta
Negli ottavi degli Us Open lo spezzino lotta per tre ore con Nalbandian prima di cedere in 4 set. Federer perde il primo set ma avanza, la Clijsters vince un match-spettacolo con Venus
Davide Sanguinetti, 33 anni e Nalbandian, 23.NEW YORK (Usa), 7 settembre 2005 - Il sogno di Davide Sanguinetti, di riportare un tennista italiano nei quarti di finale all'Open degli Stati Uniti 28 anni dopo Corrado Barazzutti, si è infranto nella notte italiana al cospetto dell'argentino David Nalbandian, che ha finito per vincere in quattro set (4-6 7-6 6-4 6-2 il punteggio) dopo 2 ore e 58 minuti di gioco. Lo spezzino esce comunque a testa alta avendo disputato una partita eccellente sia per la condotta che dal punto di vista squisitamento tecnico.
"Abbiamo messo tutto a puntino" aveva detto poco prima del match coach Claudio Pistolesi e lo si è visto fin dall'inizio con un Sanguinetti molto reattivo e abile a lasciare i blocchi di partenza e a prendere in mano il controllo delle operazioni. L'azzurro ha avuto subito due palle break prontamente cancellate da Nalbandian, la prima con un servizio vincente e la seconda sprecata da Sanguinetti che ha messo in rete un rovescio. Nalbandian, n° 11 del mondo, è andato avanti 2-0 ma Sanguinetti gli ha subito strappato la battuta ripetendo l'impresa nel settimo gioco e portandosi a condurre per 4 a 3. Qui l'azzurro ha salvato a sua volta una palla break con un servizio vincente e alla seconda occasione ha chiuso andando a prendersi il punto del 5-3 con una coraggiosa incursione a rete. L'argentino ha tenuto la battuta e poi Sanguinetti ha chiuso la prima frazione per 6-4. Nel secondo set non ci sono stati break, Sanguinetti ha recuperato da 3-4 0-40 giocando splendidamente cinque punti vincenti e nel game successivo ha mancato una palla per andare a servire per il secondo set che Nalbandian ha cancellato con un dritto vincente. Nel tie break c'è stato equilibrio fino al 5-4, poi l'argentino ha aggredito con la risposta e ha chiuso per 7-4 pareggiando il conto dei set dopo un'ora a 47 minuti.
A questo punto Sanguinetti ha accusato il colpo, è calato un po' fisicamente nonostante il perdurare della parità, ma nel nono gioco, sul 4 pari, ha ceduto il servizio e poco dopo il terzo set per 6-4. Qui la partita è finita; il quarto è iniziato con il break di Nalbandian, Sanguinetti ha avuto un ultimo sussulto quando ha ripreso il rivale sul 2 pari, ma poi l'argentino ha inflato 4 game consecutivi chiudendo per 6-2 al quarto match point utile. L'ultimo italiano che aveva giocato così bene a Flushing Meadows era stato niente meno che Adriano Panatta che nel 1978 arrivò addirittura a due punti dal match contro Jimmy Connors.
Ora Nalbandian, che è stato semifinalista qui nel 2003 mancando un match point contro Andy Roddick che poi vinse il torneo, affronterà nei quarti Roger Federer che ha lasciato per strada il primo set del torneo al tedesco Nicolas Kiefer. Federer, che ha finito per vincere 6-4 6-7 6-3 6-4, non è stato impeccabile; ha perduto il secondo set dopo essere stato avanti di un break e non è mai riuscito a scrollarsi di dosso un avversario che lo ha pressato, pur nei suoi limiti, dall'inizio alla fine. E per il 45° anno consecutivo nessun giocatore potrà vincere il torneo senza perdere un set (l'ultimo è stato Neale Fraser nel 1960). Federer e Nalbandian si sono già affrontato 9 volte con un parziale di 6 vittorie a 3 per l'argentino che ha battuto già due volte Federer a Flushing Meadows: nel 1998 nella finale del torneo junior e nel 2003 negli ottavi di finale del torneo maggiore.
Sempre nella parte alta del tabellone si sono qualificati per i quarti anche Lleyton Hewitt e Jarkko Nieminen. L'australiano, testa di serie n° 3, ha battuto abbastanza facilmente lo slovacco Dominik Hrbaty che rimane un buon giocatore privo però della personalità necessaria per mettere in difficoltà un giocatore esperto e solido come il suo avversario. Hewitt ha vinto in appena 94 minuti (6-1 6-4 6-2 il punteggio) ottenendo la sesta qualificazione consecutiva ai quarti; Lleyton ha esordito nel 1999 raggiungendo il terzo turno (battuto da Medvedev), poi nel 2000 è stato semifinalista (Sampras), nel 2001 ha vinto, nel 2002 è stato ancora semifinalista (Agassi), nel 2003 ha perso nei quarti (Ferrero) e nel 2004 in finale (Federer). Il suo bilancio in termini di partite è di 33 vittorie e 5 sconfitte. Hewitt affronterà nei quarti il finlandese Jarkko Nieminen, n° 57, primo giocatore del suo paese a raggiungere questo traguardo in uno Slam (lo stesso Nieminen al Roland Garros del 2003 e Veli Paloheimo all'Australian Open del 1990 avevano raggiunto gli ottavi). Nieminen ha superato in tre set (6-2 7-6 6-3 in un'ora e 50 minuti) lo spagnolo Fernando Verdasco, per la prima volta a questi livelli in un torneo dello Slam. Nieminen non ha mai perduto il servizio cancellando con coraggio le uniche due palle break che ha concesso al suo rivale che invece ha faticato non poco nei propri turni di battuta. Il cemento si addice di più al gioco di Nieminen che ama spingere dal fondo mentre Verdasco esprime il suo miglior tennis sulla terra battuta come quadi tutti i suoi connazionali.
Nel femminile spettacolo a non finire tra Kim Clijsters e Venus Williams. Le due ex reginette del ranking Wta hanno dato vita al match più bello del torneo. Alla fine ha vinto la belga (4-6 7-5 6-1 in 2 ore e 5 minuti) ma Venus è stata avanti 4-2 nel secondo set dopo aver vinto il primo. Ripresa, ha avuto comunque una chance per giocarsi il tie break prima di schiantare al terzo sotto i potenti colpi da fondo della belga che ritrova una semifinale di uno Slam dopo oltre 17 mesi (perse la finale dell'Open d'Australia del 2004 contro Justine Henin). Kim Clijsters affronterà in semifinale la russa Maria Sharapova che ha sofferto più del previsto per avere la meglio della connazionale Nadia Petrova; la Sharapova è stata avanti 4-0 durante il primo set ma ha finito per vincere soltanto 7-5, nel secondo invece la Petrova non ha sbagliato una palla costringendo l'ex numero 1 del mondo ad un delicato terzo set. Qui la Sharapova, sotto gli occhi spiritati del padre, ha ripreso sicurezza finendo per importsi per 6-4 dopo che la Petrova ha mancato una palla per il 5 pari.
Oggi i primi due quarti del singolare maschile, Agassi contro Blake e Coria contro Ginepri e anche gli ultimi due quarti del femminile, Pierce-Mauresmo e Davenport-Dementieva.
“…E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell’altro servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo. Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…”