Alle 10,30 la nuova implosione controllata sul lungomare di Bari Punta Perotti,
il giorno del secondo crollo I 350 chilogrammi di gelatina collocati in più di 400 fori:
cade un'altra fetta consistente dell'economostro
BARI - Alle 10.30 è caduta la seconda parte di Punta Perotti, l'ecomostro che sorge sul lungomare di Bari. E' così crollata in una nuvola di calcinacci e polvere un'altra, consistente, parte del complesso edilizio che da dodici anni rappresenta uno dei casi più evidenti di abusivismo edilizio d’Italia. La distruzione della prima parte degli edifici, avvenuta il 2 aprile scorso sotto gli occhi delle telecamere e di migliaia di baresi, che anche questa volta hanno approfittato della bella giornata per seguire numerosi lo "show".
Il crollo è avvenuto alle 10,30 esatte: sono andate giù la seconda e la terza torre di Punta Perotti, demolite con 350 chilogrammi di esplosivo posto all'interno dei palazzi e fatto implodere con microcariche dalla General Smontaggi Spa, ditta incaricata dell'operazione. La saracinesca di Bari si è accasciata su se stessa, internamente, in direzione della ferrovia per evitare che le macerie cadessero sulla sottostante strada che separa Punta Perotti dal mare. L'implosione, la seconda dopo quella del 2 aprile scorso, ha liberato quasi definitivamente l'orizzonte della città occluso dagli immobili confiscati dalla magistratura e assegnati al patrimonio del comune che ha provveduto all'abbattimento quale atto dovuto per legge, ha ribadito ancora ieri il sindaco MIchele Emiliano. Domani alla stessa ora è previsto l'abbattimento del terzo modulo, mentre palazzo Quistelli, separato dal blocco principale, sarà abbattuto con un braccio meccanico alto 52 metri entro fine mese.
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23 aprile 2006 - Corriere della Sera
( Guarda il video del primo crollo)
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.