Sono andato a rivedere qualche vecchio libro
in libreria. Allora, Sere, a quanto pare la Cuccìa ha effettivamente origini Siracusane, ed era inizialmente solo frumento bollito, condito solo con un pò di sale e olio. In seguito si andò propagando e, nel Ragusano, cominciò a venire condita anche con il vino cotto, usanza che ancora viene osservata in alcune zone dell'Agrigentino e del Catanese, anche se a Catania nacque l'usanza di condirla con miele. E' prettamente Palermitana l'usanza di condirla con la crema di ricotta di pecora, mentre nel Messinese la tradizione del miele ebbe la meglio.
Nasce nella Sicilia centrale (Enna e Caltanissetta) l'usanza dei legumi (ceci, fagioli, fave e lenticchie), bolliti e conditi come insalate, mentre è prettamente Palermitana l'usanza del riso condito (probabilmente derivante dai sartù di riso napoletani).
Chiaramente, anche se (a quanto pare) il filo della storia è questo, le corruzioni sono state moltissime. E quella che era una cucina in origine semplice ha certamente risentito dell'influsso dei famosi monzù (da monsieur), i cuochi francesi (o pretesi tali) della nobiltà siciliana. Un esempio per tutti lo troviamo nel Gattopardo, in cui viene descritto con entusiasmo e dovizia di particolari il timballo di pasta con le polpettine di carne servito a Donnafugata.
Ma qui mi accorgo di essere uscito dal tema iniziale che avevi accennato, e mi ritiro in buon ordine. Un bacio.
Giorgione
Chi sa fa. Chi non sa insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa neanche dirigere è del tutto incompetente; può darsi alla politica.
Giorgione (credo, nonno del forum...)
Vecchietto, sì. Ma le belle fanciulle continuo ad apprezzarle, finchè dura la Grazia Divina...
Io sono un coglione... Continuo ad esserlo anche dopo che il cainano si è ritirato. Spero per sempre.