Ferrari serie 250, le più quotate
GT Berlinetta Scaglietti Tour de France
La denominazione ufficiale di questa vettura non arriverà mai a includere la sigla TDF (Tour De France), che invece le è applicata dagli appassionati, in virtù dei suoi successi (1957,1958,1959) nella gara di durata fra le più celebri nella storia dell'automobile ad opera di Olivier Gendebien e Lucien Bianchi, e nemmeno la sigla LWB, che invece verrà introdotta per distinguere i modelli a passo lungo, da quelli con interasse accorciato. La 250 GT Scaglietti nasce per le competizioni (Terza alla Mille Miglia del 1957, pluri-vincitrice del Tour de France e della Targa Florio), anche se alcuni dei 45 esemplari furono destinati a percorrere le strade d'Europa e degli Stati Uniti in configurazione stradale.
La 250 GT Scaglietti viene disegnata da Pininfarina e realizzata a Modena presso la Carrozzeria di Sergio Scaglietti. Quasi sempre assenti sugli esemplari destinati alle corse sono i paraurti sul frontale, che invece ritroviamo nelle 250 GT Scaglietti di uso stradale, come anche i finestrini scorrevoli che sulle versioni da strada sono sostituiti da quelli discendenti. Anche l'abitacolo, a seconda della destinazione può essere più o meno raffinato; rimane la stessa invece la strumentazione a cinque elementi circolari, con tachimetro, contagiri, manometro dell'olio, olorogio e termometro dell'aqua; gli strumenti sono gli stessi della Lancia Auirelia, mentre gli interruttori e le spie provengono da modelli Fiat. Il motore della 250 GT Scaglietti è un 3 litri siglato 128C (derivato dal 12 cilindri di Gioacchino Colombo) da 240 cv a 7000 giri/min, con una velocità massima che va dai 210 ai 240 km/h, a seconda dei rapporti. Alcuni esemplari, come quello pluri-vincitore al Tour de France con Olivier Gendebien, grazie al motore della 250 Testa Rossa, riescono a toccare i 260 km/h. I freni sono a tamburo, anche se alcuni clienti sportivi degli anni '60 usano quelli a disco. Un incremento di potenza "ufficiale" arriva nel 1958, con il passaggio al motore 128D che la porta ad una potenza di 260 cv rendendola simile a quella di Gendebien. L'ultima 250 Tour de France (telaio 1523GT) giunge sul mercato quando ormai la Ferrari sta sviluppando il modello a passo corto che verrà chiamato 250 GT Berlinetta Pininfarina.
Caratteristiche Tecniche
MOTORE: anteriore longitudinale; 12 cilindri a V di 60° alesaggio per corsa 73x58,8mm; cilindrata 2953,21 cm³; compressore 8,5:1;
* Distribuzione: un albero in testa, 2 valvole;
* Alimentazione: 3 carburatori Weber 36 DCL3
* Potenza: 240 cv a 7000 giri/min;
* Velocità massima: 252 km/h;
CORPO VETTURA: carrozzeria in acciaio; berlinetta 2 porte, 2 posti;
* Trazione: posteriore; cambio a 4 marce + RM;
* Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti, posteriori a ponte rigido;
* Sterzo: a cremagliera; 3 razze e corona di legno (Nardi Classico);
* Freni: a tamburo;
* Ruote: a raggi, 6,00x16;
* Passo: 2,60 m;
* Carreggiate: anteriore 1,354 m, posteriore 1,349 m;
* Peso: 1050 kg;
* Periodo di produzione: 1957-1958;
* Esemplari prodotti: 45 (15 nel 1957, 30 nel 1958);
TESTAROSSA
La Ferrari 250 Testa Rossa nacque nel 1958 in seguito alla modifica del regolamento operata dalla Commissione Sportiva Internazionale, che limitò la cilindrata dei prototipi a tre litri. La produzione di questa autovettura proseguì fino al 1961.
Questa vettura si impose presto nelle gare internazionali, vincendo la 1000 miglia di Buenos Aires e la 12 ore di Sebring. Vinse anche in Europa, per la precisione la Targa Florio del 1958 e la 24 ore di Le Mans sia del 1960 che del 1961 con Olivier Gendebien alla guida, in coppia con Paul Frère il primo anno e con Phil Hill il secondo.
Il suo nome proviene dalla colorazione particolare della parte superiore del motore, appunto di colore rosso.
In totale ne risultano costruiti solamente 34 esemplari e sul mercato del collezionismo la Testa Rossa è la seconda Ferrari più ricercata e con le maggiori quotazione, preceduta solamente dalla Ferrari 250 GTO.
Caratteristiche tecniche
Motore
Vista del propulsore
Vista del propulsore
* Numero e disposizione cilindri: 12 a V di 60°
* Alesaggio e Corsa: 73 x 58,8 mm
* Cilindrata unitaria/totale: 246,10 e 2953,21 cm3
* Installazione: anteriore longitudinale
* Materiali basamento testata: lega leggera
* Rapporto di compressione: 9,8:1
* Potenza massima 300 CV a 7200 giri/min
* Distribuzione: 2 valvole per cilindro, 1 albero a camme in testa
* Alimentazione: 6 carburatori Weber 38 DCN
* Accensione: mono, 2 spinterogeni
Trasmissione
* Frizione: monodisco a secco fichtel-sachs
* Cambio: 4 velocità + RM
* Differenziale: autobloccante ZF
Telaio
* Tipo e materiali: tubolare
* Sospensione anteriore: ruote indipendenti, quadrilateri deformabili, molle elicoidali
* Sospensione posteriore: ponte rigido, molle elicoidali
* Freni: a tamburo a comando idraulico
Dimensioni e peso
* Carreggiata ant. e post.: 1308/1300 mm
* Serbatoio: 140 litri
250 gto
La Ferrari 250 GTO è sia un'automobile stradale che una da corsa prodotta dalla Ferrari agli inizi degli anni '60. Viene considerata la Ferrari per eccellenza ed è tuttora una delle automobili più conosciute di tutti i tempi.
Il numero, 250, sta per la cilindrata di ciascun cilindro in centimetri cubici. GTO sta per "Gran Turismo Omologata". Tale sigla non verrà poi utilizzata per parecchi anni fino alla presentazione nel 1984 della Ferrari 288 GTO.
Nel 2004 la rivista automobilistica statunitense Sports Car International ha eletto la 250 GTO all'ottavo posto delle "migliori vetture sportive degli anni '60" e per la rivista anch'essa statunitense Motor Trend Classic la 250 GTO è la "Migliore Ferrari di tutti i tempi".
Evoluzione
La 250 GTO era stata disegnata per partecipare a gare automobilistiche. Era una evoluzione della 250 GT SWB che consisteva nel montare il motore V12 da 3 litri della 250 Testa Rossa sul pianale della citata 250 GT SWB. Dopo che l'ingegnere capo di questo progetto, Giotto Bizzarrini, fu licenziato insieme ad altri ingegneri della Ferrari in seguito ad una lite con Enzo Ferrari, il progetto fu dato in mano al nuovo ingegnere Mauro Forghieri ed al progettista Sergio Scaglietti. La carrozzeria ancora oggi molto apprezzata è frutto della collaborazione Bizzarrini-Scaglietti, e non, come di solito, frutto di una casa o di un designer specifico.
Caratteristiche
Motore
* tipo: V12 a 60°
* alesaggio x corsa: 73,0 mm x 58,8 mm
* cilindrata totale: 2953 cc
* numero valvole: 2 per cilindro
* rapporto compressione: 9,7:1
* potenza massima: 302 CV a 7500/min
* coppia massima: 294 Nm a 5500/min
* potenza specifica: 102,27 CV/litro
* posizione: anteriore longitudinale
Trazione
* posteriore
Dimensioni e peso
* carreggiata anteriore: 1354 mm
* carreggiata posteriore: 1350 mm
Prestazioni
* velocità massima: 280 km/h
* Accelerazione 0-100 km/h: circa 6 sec.
Produzione
Furono prodotti solamente 36 esemplari con motore di 3000cc e 3 con un motore di 4000cc per un totale di 39, e questo permise alla Ferrari di essere molto selettiva nei confronti degli acquirenti potenziali.
Collezionismo e prezzo stimato
Negli anni '80, quando il criterio per collezionisti non erano più solamente le prestazioni, i prezzi per automobili classiche - ed in special modo Ferrari - lievitarono notevolmente. Così, nel 1988, venne venduta all'asta una 250 GTO per il prezzo di circa 2 milioni di dollari.
I prezzi più alti furono raggiunti attorno al 1991, dove toccarono i 15 milioni di dollari; oggi il loro valore si aggira attorno ai 10 milioni di dollari.
Curiosità
* Nel 2007 lo studio di design olandese Vandenbrink ha costruito in cinque esemplari una nuova interpretazione della 250 GTO, chiamata Vandenbrink GTO.