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La Chiesa e i Sacramenti

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2008 11:01
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12/08/2005 15:22

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: KuntaKinte77 12/08/2005 15.10



evidentemente di te preferisco il servizio... [SM=x44451]



Ps. questa la capisci se sei salentina o napoletana [SM=x44455]




Grazie alle mie molteplici ed approfondite conoscenze napoletane, ti informo che l'ho capita e ti ringrazio per la fiducia, che non so da dove ti derivi ma è ancor + gradita proprio perché gratuita.


Tiè! [SM=x44453]

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12/08/2005 16:49

Re: Re:

Scritto da: Leonessa73 12/08/2005 15.01



eh, ridi ridi, ché mamma ha fatto li gnocchi! [SM=x44462]



Mi consenta:
"... 'i gnocchi" suona mejo [SM=x44485]

Allora tornando IT,
procediamo con la riforma del magistere ecclesiastico?
La togliamo un po' di naftalina dalle sacrestie? [SM=x44510]

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12/08/2005 16:54

Re: Re: Re:

Scritto da: Etrusco 12/08/2005 16.49


Mi consenta:
"... 'i gnocchi" suona mejo [SM=x44485]




"I gnocchi" si dirà in Etruria, nel mio vernacolo maceratese si chiamano LI gnocchi [SM=x44462]

(te prego, non mi dire 'mi consenta' che mi agito) [SM=x44519]

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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Leonessa73 12/08/2005 16.54


"I gnocchi" si dirà in Etruria, nel mio vernacolo maceratese si chiamano LI gnocchi [SM=x44462]

(te prego, non mi dire 'mi consenta' che mi agito) [SM=x44519]



c'ho fatto apposta [SM=x44451]
ma non mi dire che tu ora pronunci la L
io c'ho messo l'apostrofo proprio per sottolineare il fatto che la L
non si deve sentire quasi per niente,
[SM=x44452]

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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Leonessa73 12/08/2005 16.54


"I gnocchi" si dirà in Etruria, nel mio vernacolo maceratese si chiamano LI gnocchi [SM=x44462]

(te prego, non mi dire 'mi consenta' che mi agito) [SM=x44519]



Io dico sempre "LE gnocche"

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Grazie all'umorismo si può sdrammatizzare ogni cosa.
Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

Qui non si fanno distinzioni razziali.
Qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani!
(Full Metal Jacket-Sergente Hartman)

KEINE GEGESTAENDE AUS DEM FENSTER WERFEN
IS DIE BENUTZUNG DES ABORTES NICHT GESTATTET



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14/08/2005 02:57


Scritto da: KuntaKinte77 12/08/2005 11.06


mettiamoli in ordine cronologico [SM=x44455]

1. Battesimo
2. Confessione - penit. riconciliazione
3. Eucarestia
4. Cresima
/\
/ \
/ \
/ \
5.Matr 6.Ordinazione
\ /
\ /
\ /
\/
7. Unzione degli infermi


Battesimo: non mi devo purificare di nulla...... già nasco col debito italiano, mo ci si mettono pure le religioni [SM=x44454]

Confessione: magari mi confido con chi dico io e mi fido..... e se poi devo chieder scusa a qcuno lo faccio a me stesso o alla persona a cui arreco il fastidio. Sta storia che fanculizzo uno e ne soffre dio me sembra na cappellata immane. [SM=x44457]

Comunione: nn sono un cannibale [SM=x44455]

Confermazione: [SM=x44467] e che dovemo conferma'??? [SM=x44457]

matrimonio: se avessi un dio non lo prenderei per culo promettendogli qcosa di difficilissima realizzazione... e cmq "finchè morte non ci separi" mi sembra na contraddizione in termini....[SM=x44457]

ordinazione: [SM=x44474] vd matrimonio au contrair... si promette qcosa che nn si può mantenere.

unzione degli infermi: della serie, noi umani nn ci riusciamo, proviamo con ciò che nn conosciamo e che ce la mandi buona. E se l'infermo nn sa che sta per morire lo capisce... [SM=x44458]





Ritengo doverosa una precisazione quanto alla “cronologia” dei Sacramenti poiché sulla tua sequenza, KuntaKinte77, invece c’è un’evidente incongruenza (o contraddizione). L’ordine iniziale col quale sono elencati è quello riportato dal Catechismo della Chiesa Cattolica; difatti e a ben guardare, essi hanno un’equivalente analogia nella loro consequenzialità:

I SACRAMENTI DELLA INIZIAZIONE CRISTIANA
1. Battesimo
2. Confermazione/Cresima
3. Eucaristia

I SACRAMENTI DI GUARIGIONE
4. Confessione/Penitenza/Riconciliazione
5. Unzione degli infermi

I SACRAMENTI AL SERVIZIO DELLA COMUNIONE
6. Ordinazione
7. Matrimonio



Ad ogni modo, l’ironia spontanea o ricercata benché non intenzionalmente offensiva e forse, per certi versi vivace e anche divertente, diventa sicuramente una pretestuosa istigatrice che alimenta un’altrettanta controversia quando, in questo caso, l’inopportuno umorismo è procurato soprattutto da quanti esulano facilmente dall’attenta valutazione dei singoli Sacramenti. Probabilmente sono considerati un tema antiquato e astruso o troppo impegnativo da affrontare, pertanto marginale rispetto all’immediata frivolezza di una meglio spensierata e spassosa goliardia. Non mi azzarderei poi a rilevare la stonatura di un invadente sarcasmo se prima non considerassi quanto i loro autori rimarchino, quasi con velata forma di vanto meritorio – e non mi riferisco soltanto al tuo -, essere stati partecipi ed impegnati per tanto tempo nell’ambito laico ecclesiastico e quindi dedurre che costoro, molto più saggiamente e maggiormente informati d’altri avulsi, dovrebbero distinguere lo spessore benefico e l’eminente importanza degli effetti sacramentali ottenuti per la loro religiosità individuale e comunitaria.

Sennonché, ad un certo punto, accade per certuni quella condizione inspiegabile ed apparentemente ingiustificata, ovvero che - e questa vorrebbe essere una delle intenzioni essenziali da discutere nel presente 3d, Leonessa73 -, non pochi praticanti si pongono in maniera incompatibile con la Chiesa Cattolica, taluni quasi improvvisamente e in acerrimo contrasto con lei. A questo dissenso iniziale subentra poi una crescente indifferenza verso il cristianesimo in genere, specie nei confronti di un credo imprecisato sul Padreterno, sul Cristo e sulle altre verità della fede cattolica; in particolare nello scorretto rapporto con l’ortodossia dottrinaria del medesimo Maestro, con i Sacramenti da Lui istituiti e mediati dal ministero sacerdotale, col progressivo sospetto a sfavore del Magistero vescovile o d’altre voci autorevoli, e alla fin fine, col successivo netto distacco dall’insieme della stessa Comunità ecclesiale.

Ciò che prevale insomma è una contestazione protesta serrata e oggi parecchio di moda, anche se a volte doverosa e sebbene enigmatica, ma che comunque s’impone al danno della propria Fede la quale – a mio personalissimo parere -, anziché cercata nel costante approfondimento personale e collettivo, è invece diffidata a causa di quell’ipotizzata coercizione di dover accettare a occhi chiusi una “verità” per subirne poi i suoi complicati principi teologici o quei sempre incomprensibili e misteriosi presupposti dogmatici. La Fede è così sottovalutata e spesso alla fine abbandonata con tanta superficialità seppure con motivazioni diverse o addebitando colpe “altrui” che mai, al contrario, si accusano imputabili al proprio modo di obiettare e di fidarsi. In tale senso molti cristiani allora si configurano non più come “praticanti” se non come “ex cattolici” - non si sa bene in chi e in che cosa – ma che nonostante ciò, persistono nel loro contraddittorio dovuto agli immancabili interrogativi richiesti ed anche imposti da quell’innata esigenza/bisogno del religioso il quale accompagna e coinvolge ogni persona semplice e più comune. In fondo restano pur sempre credenti che in ogni caso convivono con la difficoltosa praticità di esprimere la valenza di una fede fattibile sebbene più o meno coscientemente nascosta e bloccata. A meno che gli stessi interessati non diventano ormai volutamente avversi al sacro o si autodefiniscono apertamente atei – e non c’è nulla d’incompatibile in questo.

Sempre a mio avviso, possono essere ironiche le battute sull’inutilità della “cresima” non sapendo bene a che cosa essa serve o in particolare che senso e relazione ha il peccato originale con quello personale e da quale situazione di male il “battesimo” ci liberi effettivamente; oppure è di cattivo o buon gusto l’irrisione di accreditare il sostegno dell’“unzione degli infermi” per chi si trova in punto di morte, quale viatico a “garanzia” dell’incognita durante il trapasso. Non parliamo poi delle satire sull’utilità delle “indulgenze” prerogative che, se hanno largamente spaccato la Chiesa occidentale durante i secoli XV e XVI, continuano a lasciar spazio ancora oggi alla lacerante polemica e profonda incomprensione da parte dei cristiani e anche di praticanti cattolici. Uguale spirito irriverente e di beffa si potrà notare travisando l’uso improprio della “confessione” per via della fittizia necessità di dover elencare a quattro occhi col sacerdote i propri peccati, prima ed oltre che con se stessi e Dio e, anzitutto con i nostri “offesi”, o del comprendere la primaria offesa arrecata direttamente al Creatore e trasversalmente causata dalle nostre mancanze verso il prossimo.
Bene poi si pone quell’accento esilarante sullo scoglio del legame coniugale cristiano che altro non sarebbe un’altra inibizione e presa in giro di se stessi e di Dio quando si fonda esclusivamente sulle proprie possibilità e valori anziché sull’energia liberatoria dello stesso sacramento del “matrimonio”. Altrettanto vale lo sberleffo indirizzato sull’incoerenza del sacramento dell’”ordine” che col suo assurdo vincolo renderebbe maggiormente irrealizzabile la virilità del celibato, la virtù della castità, la piena coerenza al servizio sacerdotale quando si dirige il proprio interesse soltanto alle buone attitudini e ai meriti umani piuttosto che alla superiorità e alla potenza della Grazia divina.

Infine sono tristi quelli che, militando un tempo da cristiani, riducono ora l’Eucaristia alla grezza burla di un pasto cannibalesco. Ciò è motivo d’indolenza su se stessi piuttosto che causa d’oltraggio per quanti amano la Chiesa e onorano il sommo bene di tutti i suoi Sacramenti. D’altronde, questa di mangiare la carne e bere il sangue di Cristo, è una disputa tanto vecchia quanto è acerbo fin dalla sua nascita lo “scandalo” provocato ai benpensanti di sempre e datato ai tempi del Nazareno quando, dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, promise se stesso come cibo quale nutrimento eterno per la gente affamata e sprovvista. In quell’occasione, infatti, Egli ebbe anche una dura diatriba con gli scribi, gli anziani e i grandi sacerdoti del suo tempo e provocò pure una divisione tra i suoi discepoli.
Così ci riferisce il diletto di Gesù, l’Apostolo Giovanni:
“… Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita… Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?»… Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?»… Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.” [Gv 6, 52 – 66]

L’Eucaristia quindi, memoriale della Passione e Morte del Signor Gesù. Presenza odierna del Risorto e annuncio della risurrezione dai morti. È l’adunanza degli uomini, la vicinanza dei lontani, la convergenza dei molti, la comunione con i fratelli. È il pasto attuale dei poveri, il nutrimento degli umili; è il pane e il vino odierno degli ultimi, dei bisognosi, dei reietti, dei peccatori. È quel sale e quel lievito che assapora e sviluppa questa vita; è il solo cibo e l’unica bevanda zampillante per la Vita eterna. È la figura del vero banchetto conviviale al quale tutti sono invitati e rifocillati gratuitamente.
L’Eucaristia, è il fulcro e la ragione per cui la Chiesa Madre è Una e Santa, è Cattolica e Apostolica, è Romana e Paolina, è locale ma pur totale!
È questo e solo questo il Sacramento, il perno e la conseguenza d’ogni altro Sacramento. È il fondamento di tutte le nostre Virtù, per i meriti acquisti a noi dal Crocefisso Risorto,
Egli e solo Lui è la causa della nostra gioia, della nostra pace, della nostra fratellanza.
È questo oggi col nutrirci dell’Eucaristia il nostro adorare in Fede, in Speranza e in Carità il Padre e il Figlio nello Spirito Santo nell’attesa di vedere e godere, come da Sua promessa, Dio faccia a faccia nel suo Regno celeste.

La nostra ribellione e la nostra personale disubbidienza ci hanno riscontrato verso il nostro Creatore un debito singolare che mai possiamo estinguere se l’Onnipotente stesso non interviene a nostro favore donando a tutti gli uomini e senza distinzione, un grande vantaggio! È la perla inestimabile del primo sacramento: il Battesimo.
Così ci ricorda Paolo di Tarso nella sua famosa lettera ai Romani, infatti, Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia. Tale e smisurata è l’onnipotenza del Padre verso l’umano: saper trarre anche dalla disubbidienza e dal beffeggio dell’Uomo altro mezzo per manifestare la Sua straordinaria tenerezza al fine di realizzare pienamente e totalmente il Mistero di Salvezza per la sua immensamente amata creatura.

Figurasi dunque, se vale la pena di sentirsi doloranti dall’eventuale oltraggio di certa amara ironia quando la mente e il cuore contemplano da ben altra direzione!

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14/08/2005 09:41

Re:

Sennonché, ad un certo punto, accade per certuni quella condizione inspiegabile ed apparentemente ingiustificata, ovvero che - e questa vorrebbe essere una delle intenzioni essenziali da discutere nel presente 3d, Leonessa73 -, non pochi praticanti si pongono in maniera incompatibile con la Chiesa Cattolica, taluni quasi improvvisamente e in acerrimo contrasto con lei.



Ho un'idea: la scomunica per tutti, così si risolve il problema alla radice (e non sto facendo dell'ironia).


Figurasi dunque, se vale la pena di sentirsi doloranti dall’eventuale oltraggio di certa amara ironia quando la mente e il cuore contemplano da ben altra direzione!



Non posso che invidiare la tua fede.
Ma mi fai sorgere una domanda: perché aprire un topic, allora, se la tua fede ti basta?
Per dimostrare qualcosa a qualcuno? O per evangelizzare, fare nuovi proseliti?

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14/08/2005 10:29


Ritengo doverosa una precisazione quanto alla “cronologia” dei Sacramenti poiché sulla tua sequenza, KuntaKinte77, invece c’è un’evidente incongruenza (o contraddizione). L’ordine iniziale col quale sono elencati è quello riportato dal Catechismo della Chiesa Cattolica;



CRONOLOGIA: complesso di criteri e di metodi che consentono la datazione e la determinazione delle successioni temporali degli eventi... ecc.... [SM=x44515]

Non puoi prendere eucarestia senza confessione (e parlo della prima volta che si impartisce il sacramento). In seguito è concesso comunicarsi e pentirsi davanti al sacerdote. Ma bisogna giungere all'altare contriti... [SM=x44499]

Il tuo è un cadre logique, il mio un quadro cronologico. Nessuno dei due è scorretto. [SM=x44515]



Ad ogni modo, l’ironia spontanea o ricercata benché non intenzionalmente offensiva e forse, per certi versi vivace e anche divertente, diventa sicuramente una pretestuosa istigatrice che alimenta un’altrettanta controversia quando, in questo caso, l’inopportuno umorismo è procurato soprattutto da quanti esulano facilmente dall’attenta valutazione dei singoli Sacramenti. Probabilmente sono considerati un tema antiquato e astruso o troppo impegnativo da affrontare, pertanto marginale rispetto all’immediata frivolezza di una meglio spensierata e spassosa goliardia. Non mi azzarderei poi a rilevare la stonatura di un invadente sarcasmo se prima non considerassi quanto i loro autori rimarchino, quasi con velata forma di vanto meritorio – e non mi riferisco soltanto al tuo -, essere stati partecipi ed impegnati per tanto tempo nell’ambito laico ecclesiastico e quindi dedurre che costoro, molto più saggiamente e maggiormente informati d’altri avulsi, dovrebbero distinguere lo spessore benefico e l’eminente importanza degli effetti sacramentali ottenuti per la loro religiosità individuale e comunitaria.



Mai l'umorismo fu più opportuno...

Vuoi aprire una discussione sulla religiosità? [SM=x44473] Beh, in primis hai sbagliato cartella. Poi non è detto che la gente debba reagire di fronte a certi argomenti allo stesso modo, sempre nei limiti del rispetto delle altrui idee.

Solo che, nn so come mai, certi cattolici si offendono con molta facilità... [SM=x44461]

Da quello che si scrive nei evangeli credo che il cristo sarebbe alquanto deluso da come quanto predicato abbia preso certe pieghe... ma sono solo mie ipotesi.

Cmq se sei per qui per evangelizzare lo puoi anche dire, nessuno si offende. Non ti offendere nemmeno tu quando si fa qke battuta.



Per il resto buon proseguimento. [SM=x44475]
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14/08/2005 11:47

Re:

Scritto da: KuntaKinte77 14/08/2005 10.29

[...]

... Beh, in primis hai sbagliato cartella.

[...]




Avevo dei dubbi su dove aprire questo thread e, giacché tu sei un Moderatore del Forum, dimmi cortesemente qual è la cartella più adatta.
Poi, quando m’informerai, ti darò l’ok – se tu puoi farlo – affinché sposti o annulli il tutto.

… grasssie! [SM=x44450]

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14/08/2005 12:02

Re: Re:

Scritto da: Bestionn 14/08/2005 11.47



Avevo dei dubbi su dove aprire questo thread e, giacché tu sei un Moderatore del Forum, dimmi cortesemente qual è la cartella più adatta.
Poi, quando m’informerai, ti darò l’ok – se tu puoi farlo – affinché sposti o annulli il tutto.

… grasssie! [SM=x44450]




io non modero nemmeno me stesso talvolta, figurati se modero il forum. [SM=x44456]

Cmq la mia era una considerazione scherzosa sullo scopo del presente 3d.

Rinnovo il buon proseguimento. [SM=x44475]
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14/08/2005 12:05

Re: Re:

Scritto da: Bestionn 14/08/2005 11.47



Avevo dei dubbi su dove aprire questo thread e, giacché tu sei un Moderatore del Forum, dimmi cortesemente qual è la cartella più adatta.
Poi, quando m’informerai, ti darò l’ok – se tu puoi farlo – affinché sposti o annulli il tutto.

… grasssie! [SM=x44450]



No, Kunta non è moderatore in questo forum
I nomi che vedi a fianco alle cartelle, i nick che stanno sulla destra, indicano i moderatori delle varie cartelle, in più c'è ipercafone che è l'amministratore ed Ally75 ed io che siamo i vice-amministratori.
Questi sono discorsi complicati...potremmo aprire una discussione in musica cinema etc...per parlare di teologia...perché di questo si tratta qui ormai...ma non so se questo sia il caso, nel senso che, a meno che tu non sia un esperto, cosa che non so, parlando da semplici conoscitori della materia rischieremmo di fare parecchi strafalcioni...occorre, questo intendo, una guida decisa in una discussione simile, e dubito qui, forse Zalmoxis potrebbe farlo, ci sia qualcuno in grado di esserlo in maniera autorevole.
Quindi, finchè si rimane OT direi di continuare qui, ma mi riservo la decisione dopo averne discusso in staff, nel caso in cui, cosa che temo, ci siano degnerazioni non dialettiche, sappiate che chiuderemo la discussione.
[SM=x44475]

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14/08/2005 12:33

ragazzi fate le persone mature e smettetela di punzecchiarvi ad ogni occasione, siamo in attualità non a zelig o a forum sono stata chiara?[SM=x44454]
e ora tornate a lavorare barboni[SM=x44456]

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14/08/2005 12:53


Scritto da: Peppinox 14/08/2005 12.05


No, Kunta non è moderatore in questo forum
I nomi che vedi a fianco alle cartelle, i nick che stanno sulla destra, indicano i moderatori delle varie cartelle, in più c'è ipercafone che è l'amministratore ed Ally75 ed io che siamo i vice-amministratori.
Questi sono discorsi complicati...potremmo aprire una discussione in musica cinema etc...per parlare di teologia...perché di questo si tratta qui ormai...ma non so se questo sia il caso, nel senso che, a meno che tu non sia un esperto, cosa che non so, parlando da semplici conoscitori della materia rischieremmo di fare parecchi strafalcioni...occorre, questo intendo, una guida decisa in una discussione simile, e dubito qui, forse Zalmoxis potrebbe farlo, ci sia qualcuno in grado di esserlo in maniera autorevole.
Quindi, finchè si rimane OT direi di continuare qui, ma mi riservo la decisione dopo averne discusso in staff, nel caso in cui, cosa che temo, ci siano degnerazioni non dialettiche, sappiate che chiuderemo la discussione.
[SM=x44475]





[SM=x44462] Ti ringrazio Peppinox, per le tue precisazioni e per come intendi procedere assieme allo staff. A me va sempre e comunque bene!

Il tema in merito, può presentarsi forse difficile da trattare e comprendere ma, io sono pure convinto che la semplicità e l’esperienza di chi interviene possa benissimo contribuire alla fruttuosa discussione e, tali disponibilità, abbiano la preminenza su specifiche competenze, pur necessarie (magari in materia teologica, biblica, religiosa, etica morale etc). Chiaro inoltre che di là dalla competenza di ognuno, deve esserci il reciproco rispetto e restare nell’ambito della questione trattata. Brutto sarebbe di degenerare in sterili polemiche se non addirittura in fastidiose insolenze.

A risentirci, stimato Vice…[SM=x44461]

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16/08/2005 20:44

Re:

Scritto da: Bestionn 14/08/2005 2.57
Non parliamo poi delle satire sull’utilità delle “indulgenze” prerogative che, se hanno largamente spaccato la Chiesa occidentale durante i secoli XV e XVI, continuano a lasciar spazio ancora oggi alla lacerante polemica e profonda incomprensione da parte dei cristiani e anche di praticanti cattolici.



Anche se la Chiesa ha commesso gravi errori in passato,
bisogna ora guardare avanti.
Rivangare il passato per nutrire vili polemiche non vedo di quale utilità possa essere per il bene del cattolicesimo [SM=x44463]
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16/08/2005 23:05

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17/08/2005 16:36

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Peppinox 16/08/2005 23.17

Credo sia ancora reato.[SM=x44461]
Veramente, non pensiamo solo alla provocazione, non penso fosse questo il senso di quello che voleva indicare obispo, direi anzi che solo dall'accettazione degli errori si può imparare ad evitarli, com'è giusto che sia, per il futuro.



Grazie per aver colto lo spirito del mio intervento [SM=x44450]
La Chiesa ha già riconosciuto molti gravi errori fatti in passato
e farà ancora molti altri passi verso la riconciliazione,
ma non si deve pretendere che sia sempre infallibile.
Come il buon pastore accoglie le sue pecorelle smarrite nel suo gregge,
così anche i fedeli devono comprendere e perdonare gli errori della Chiesa.
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17/08/2005 18:49


Scritto da: Leonessa73 14/08/2005 9.41

Ho un'idea: la scomunica per tutti, così si risolve il problema alla radice (e non sto facendo dell'ironia).

Non posso che invidiare la tua fede.
Ma mi fai sorgere una domanda: perché aprire un topic, allora, se la tua fede ti basta?
Per dimostrare qualcosa a qualcuno? O per evangelizzare, fare nuovi proseliti?





Non credo che in un forum sia un servizio degli utenti, né mio né tuo o di chicchessia, convincerne altri con indebite “prediche” fuori luogo catechizzandoli a diventare nuovi proseliti oppure che sia compito indispensabile d’altri forumisti, in opposto alle convinzioni cristiane e attraverso gli stringati “sermoni” predicati al rovescio e ispirati alla solita forma della satira pungente, incoraggiare i propri consimili con le controversie del vecchio dubbio agnostico o con le solide dottrine acquisite dalle certezze dell’ateismo pratico. Simile arroganza, in ambedue i casi, sarebbe inopportuna se non pacchiana e in ogni modo, controproducente al sano dibattere!
Di evangelizzare, semmai e a mio avviso, dipende dall’azione misteriosa dello Spirito Santo che poi aiuterà pure a condividerne l’opera assieme ad altri operatori. Altresì, è apparentemente assai più facile quell’attività di chi suscita l’incertezza sistematica e la scristianizzazione che derivano soprattutto dalla personale indisponibilità, di cuore e mente, ad accoglierne e rifiutarne a priori le Sue pur sempre impegnative ma benefiche istanze.

Sono persuaso anche che, è irrilevante e adulatorio invidiare le fedi altrui: quali esse siano o da dove derivino e portino!
Decisiva invece, è da appurare per sé stessi la solidità e lo zelo della propria Fede nel momento esatto in cui si può autentificarla, non con lo studio e la saccente disputa, ma con l’avverarsi in sé medesimi di fatti gioiosi o quando essa è richiesta direttamente a tutti d’esser verificata, non solo a voce, bensì attraverso le prove più dolorose nelle varie circostanze durante l’esperienza del vissuto esistenziale. Di modo che la “vera” Fede di ognuno non è il vanto di pochissimi privilegiati, come si suole spesso affermare, ma piuttosto l’occasione favorevole per esaltare al meglio la maggiore gloria del nostro Creatore che, per sua Grazia dona gratuitamente a tutti e indistintamente ad ogni individuo la virtù appunto, di questa propria Fede esperita.

Pertanto, il mio presente topic è marginale a chi non interessa e non è nemmeno un obbligo a leggere una presunta riflessione religiosa che si dovrebbe imporre scaltramente a chiunque. Non ha neppure la pretesa d’essere istruttivo per qualcuno come lo è, in altra occasione ma allo stesso modo, l’uguale libertà per tutti di sorvolare sugli altrettanti argomenti proposti nei 3d delle diverse zone del forum. Dei quali io, su quanto valuto passatempo o per me d’effimero interesse culturale, non m’impongo così nessuna regola di lettura forzata e d’intervento necessario quanto, al contrario, lo faccio per certi versi e di norma con l’utilità che trovo invece su altri thread – e per fortuna ce ne sono di buoni -, che trattano discussioni preminenti il nostro coinvolgimento e il più concreto vivere quotidiano.

Questo sì, allora e logicamente, dipende dai nostri modi diversi di vedere ma, ancora una volta, tale nostra schietta maniera d’essere dei credenti o meno, non è né un merito di cui poterci inorgoglire incautamente né un difetto di cui vergognarci, e forse, imputarcene colpevolezza reciproca. Ci mancherebbe!

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Registrato il: 17/08/2005
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17/08/2005 23:40

La chiesa
la tradizione
il vangelo
i sacramenti
i misteri
farsi i fatti propri

basta coniugarli proficuamente e si raggiunge lo scopo:
scopare senza preservativo.

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