FT: 'Euro, Italia e il premier giocherellone'
12 aprile, 12:07
ROMA - Per l'Unione europea l'Italia è la 'balena', il grande pesce che con la propria fine potrebbe far saltare l'euro. E' quanto sostiene il Financial Times in un editoriale dal titolo: "La crisi dell'euro, l'Italia e il suo premier giocherellone", nel quale si analizza la situazione economica dell'Italia e in parallelo si ricordano gli ultimi interventi di Berlusconi, dalle barzellette all'ultimo udienza di ieri al Tribunale di Milano. Per Ft, l'Italia può essere paragonata ai grandi scommettitori di Las Vegas, soprannominati balene, perché con i loro grandi azzardi "possono fare la fortuna di un casinò ma anche mandarlo a gambe all'aria". Un Paese con una economia di primo piano ma un "debito ampio" come l'Italia potrebbe quindi decidere il destino della moneta unica, scrive il quotidiano londinese, se dovesse fallire sarebbe "
troppo grande per essere salvato".
Nella comunità imprenditoriale e finanziaria, spiega l'Ft, c'é chi teme che l'Italia possa essere contagiata dalla crisi e che al momento la situazione è "tollerabile" perché i tassi d'interesse sono ancora bassi, ma altri rialzi, come quello effettuato la settimana scorsa dalla Bce, potrebbero portare Roma a varare misure di "austerità" ed "eventualmente trasformare il debito in un peso intollerabile". Il quotidiano riconosce anche che il nostro paese, pur avendo un debito pubblico elevato ha risparmi privati elevati. a gran parte del debito italiano viene ancora acquistato in Italia. Non solo: le banche italiane sono state molto più prudenti di quelle tedesche o britanniche. Inoltre, il deficit di bilancio é relativamente basso, a poco più del 4% del pil.
Tuttavia l'Italia per anni è riuscita a sopravvivere con un debito così elevato, aggiunge l'Ft, proprio come il suo premier, Silvio Berlusconi, sopravvissuto finora ad ogni tipo di accusa e scandalo. Ma, sottolinea il giornale, esiste una grande differenza:
"il destino di Berlusconi è nelle mani degli elettori italiani e dei giudici italiani, quello dell'economia italiana in ultima istanza è nelle mani di obbligazionisti esteri, di banchieri centrali a Francoforte e di politici a Berlino". Questi potrebbero rivelarsi
"meno clementi del sistema giuridico italiano".
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