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Fuoco greco - Europa a 3 velocità

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2010 09:55
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Allo studio un pacchetto anti-speculazione per sostenere la moneta unica
Piano straordinario per salvare l'euro
Trichet avverte: «Crisi sistemica»

L'Eurogruppo studia un meccanismo che aiuti i Paesi in difficoltà. Berlusconi: «È emergenza, servono decisioni»




Silvio Berlusconi e gli altri leader riuniti a Bruxelles

Creare un «meccanismo» che dia stabilità ai Paesi che rischiano di farsi contagiare dalla crisi greca:

su questo punto hanno trovato un accordo i leader dei sedici Paesi dell'Eurogruppo riuniti in via straordinaria a Bruxelles per stabilire misure adeguate a difesa dell'euro. I sedici leader avrebbero dunque raggiunto un'intesa sulla definizione di un piano per il salvataggio di altri Paesi, oltre la Grecia, che si trovassero nella necessità di ricevere un sostegno finanziario d'emergenza. La proposta di uno fondo salva-Stati era stata avanzata dal premier Silvio Berlusconi, che durante il vertice ha fatto appello al senso di responsabilità dell'Eurogruppo. «Siamo in un momento di emergenza, occorre prendere delle decisioni» ha detto il capo del governo italiano.

L'ALLARME - «Attenzione, siamo di fronte ad una crisi sistemica» è stato l'allarme del presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet ai capi di Stato e di governo.
E la gravità delle sue parole
dà il senso di quanto delicato sia stato il summit a Bruxelles. «La zona euro attraversa oggi senza dubbio la crisi più grave dalla sua creazione. Il nostro dovere è fare di tutto per mettere in campo misure forti capaci di affrontare questa situazione eccezionale» ha voluto ribadire il presidente francese Nicolas Sarkozy. La riunione straordinaria, convocata alla luce della volatilità sempre più accentuata dei mercati, è andata avanti per oltre sette ore. Tra le altre cose, è stato stabilito che i ministri delle Finanze dei 27 Paesi Ue si riuniranno domenica a Bruxelles per finalizzare un accordo in grado di mettere l'euro al riparo dai rischi innescati dalla crisi greca e dai suoi effetti sui mercati finanziari.

PIANO ANTI-SPECULAZIONE - L'Eurogruppo, che ha approvato definitivamente l'attivazione del piano di aiuti (110 miliardi in tre anni) a favore della Grecia, sta valutando la possibilità di mettere in campo, già dai prossimi giorni, uno strumento di "intervento-rapido" per combattere la speculazione. I capi di stato e di governo dei sedici Paesi al tavolo si sono detti disponibili a rafforzare le regole di governo dei bilanci pubblici. Il vertice intende rispondere alla sfida lanciata dai mercati, sottolineando la volontà di difendere la stabilità e l'unità della moneta unica e dell'Eurozona. Il numero uno della Bce Trichet - riferiscono fonti - è intervenuto dopo Josè Manuel Durao Barroso e Nicolas Sarkozy, che hanno entrambi espresso insoddisfazione per il testo di dichiarazione che dovrebbe uscire dal vertice.

ASSE OBAMA-MERKEL - «Non c'è più tempo da perdere», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo aver parlato con il presidente Usa Barack Obama e aver concordato sull'esigenza di lanciare un «segnale forte» per salvare la Grecia e l'euro. «Ho chiarito - ha precisato il presidente americano - che gli Stati Uniti sostengono questi sforzi e continueranno a cooperare con le autorità europee e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) durante questo periodo critico». La Merkel, dopo il via libera agli aiuti ad Atene, è determinata a portare a casa impegni concreti da parte dei suoi partner per il rafforzamento del Patto di stabilità e la vigilanza sui conti pubblici. Con l'introduzioni di sanzioni importanti - come la sospensione del diritto di voto in sede europea - da applicare a chi non dovesse rispettare le regole del gioco. La Germania vuole anche un'accelerazione del varo di nuovi strumenti per la regolamentazione dei mercati finanziari.

BERLUSCONI - Anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha sottolineato che «non è più il momento di lanciare solo messaggi di buone intenzioni». Ora servono «misure chiare, concrete ed efficaci per difendere l'euro, rafforzare l'Europa e l'Unione monetaria». E proprio da Berlusconi, nell'ambito delle misure da adottare per arginare la crisi, sarebbe arrivata l'idea di un fondo europeo anti-speculazione per proteggere un Paese nel caos che, come la Grecia, si venga a trovare di fronte allo spettro del fallimento.

TREMONTI - Un'idea - oggetto di confronto con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti - che il premier starebbe approfondendo per capire se possa diventare una proposta concreta da portare in Europa. I dettagli tecnici non sono noti ma un ruolo nella gestione del fondo "salva-stati" spetterebbe alla Bce. Per il ministro sono ore decisive per affrontare la crisi tutti insieme in Europa. «Quella che è in atto a Bruxelles - ha spiegato Tremonti - è una discussione tra capi di stato e di governo che avrà una rilevanza storica. Il ruolo dei capi di stato e di governo in questo momento è fondamentale. Se c'è la forza di una visione comune per capire che la speculazione è solo una parte del problema, credo che ci siano ragioni per essere fortemente ottimisti. Il ruolo del governo italiano e di Berlusconi in questi giorni è molto forte, e spero che sia anche fortunato. Credo che sarebbe nell'interesse di tutti che il Patriarca di Venezia gli indirizzasse una benedizione».

LE MISURE IN DISCUSSIONE - Nel testo di conclusioni al quale stanno lavorando i leader dell'Eurogruppo ci dovrebbe essere, tra le altre cose, anche un forte richiamo al rafforzamento della disciplina di bilancio, e una chiara indicazione sul fatto che, se sarà necessario, i Paesi interessati dovranno compiere ulteriori sforzi per il risanamento dei loro conti pubblici. L'avvio del vertice, slittato di un'ora e mezzo rispetto all'orario previsto, è stato preceduto da ben quattro ore di consultazioni bilaterali, nel corso delle quali tutti hanno parlato con tutti. Incontri vorticosi che hanno indicato chiaramente quanto la situazione sia complessa e potenzialmente esplosiva. «A Bruxelles è in corso un drammatico vertice inizialmente convocato per gli aiuti alla Grecia ma ora destinato a discutere dei destini dell'euro e del futuro dell'Europa», ha osservato da Roma Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per rispondere a questa situazione, dal vertice potrebbero anche giungere indicazioni sulla necessità di istituire un organismo europeo per vigilare sulle agenzie di rating, oppure puntare direttamente alla nascita di un'agenzia europea per la valutazione dei debiti pubblici.

GRECIA - Intanto il tasso delle obbligazioni della Grecia ha toccato un nuovo record a 11,308% mentre l'agenzia di rating Moody's ha reso noto che «l'Italia è tra i Paesi meno a rischio», ma è la «spesa per interessi sul debito il tallone di Achille per l'Italia». Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge per la «salvaguardia della stabilità finanziaria dell'area euro» con gli aiuti italiani da destinare alla Grecia. L'Italia contribuirà con un finanziamento triennale ad Atene fino a 14,8 miliardi di euro di cui 5,6 nel 2010.

Fonte: Corriere della Sera
07 maggio 2010 (ultima modifica: 08 maggio 2010)

[Modificato da Etrusco 08/05/2010 01:29]
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