Chiariamo subito una cosa: il fotovoltaico non è un costo, ma un investimento. Quello che conta, come per ogni investimento, non è il prezzo, ma il tempo e la misura del ritorno economico. Questa regola vale per tutto: per le installazioni domestiche come per le installazioni industriali o per quelle prettamente “speculative”.
Qui parliamo dei piccoli impianti.
In genere un impianto fotovoltaico da 3 kw è sufficiente per una famiglia “standard” di 3-4 persone. Nel caso in cui, però, si voglia aumentare la capacità produttiva della propria abitazione, aumentando anche le quote di risparmio in bolletta, una famiglia, se ha spazio disponibile sul tetto di casa o in giardino, può optare per un impianto da 6 kw. Un impianto fotovoltaico da 6 kw realizzato sul classico tetto a falde occupa circa 50 metri quadrati: con un rettangolo libero di 10 metri per 5 si possono mettere pannelli per una produzione ben superiore (doppia) al fabbisogno di una famiglia “standard”.
Quanto produce un impianto da 6 kw?
Un impianto da 6 kilowatt di potenza (di picco) produce mediamente, in Italia, circa 8.000 kwh/anno di energia pulita. Al sud questi 8.000 possono arrivare a circa 9.000 kwh/anno, anche se, ovviamente, il rendimento effettivo dell’impianto dipenderà dalle condizioni climatiche del luogo di installazione, dall’orientamento e dall’inclinazione dei moduli fotovoltaici. Inclinazione ed orientamento ottimale dei pannelli alle nostre latitudini sono rispettivamente: 30-35 gradi sud. Ogni impianto, inoltre, ha un calo fisiologico di rendimento di circa 1% l’anno e nei piani di rientro sarà importante tenerne in considerazione, anche se sul lungo periodo non influenza più di tanto sul ritorno economico dell’investimento.
Chi opta per un impianto fotovoltaico di maggiori dimensioni rispetto al classico 3 kw, dunque, può orientarsi verso un 6 kw che, per essere sfruttato a pieno in tutto il suo potenziale, dovrà essere utilizzato il più possibile in autoconsumo. Nel caso di un impianto da 6 kw utilizzato al servizio di una famiglia con consumi “standard”, potrà convenire sostituire alcuni apparecchi a gas con apparecchi elettrici. In questo modo si ottimizza l’utilizzo dell’impianto con una maggiore quota di autoconsumo. Ma qual è il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw? Il prezzo maggiore giustifica l’investimento?
Ovviamente un impianto da 6 kw ha un prezzo maggiore, che potrà essere meglio ammortizzato alimentando i consumi di casa con l’elettricità proveniente dal proprio impianto. Quanti euro? Ovviamente la risposta non è univoca, nè definitiva perchè dipende dal prezzo dei moduli fotovoltaici, degli inverter e dal costo dei lavori per la realizzazione dell’impianto.
Non solo: dipende anche dalle detrazioni fiscali che, a conti fatti, riducono i costi del 50%.
Il costo maggiore di un impianto più grande viene compensato dalla maggior produzione?
E’, come per ogni investimento, una questione di “costi-benefici”. Il primo quesito nella mente di chi voglia installare un impianto fotovoltaico da 6 kw, anzichè il ‘tradizionale’ 3 kw domestico, è il costo: qual è il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw? Il costo maggiore potrà essere compensato dalla maggiore produzione?
I prezzi delle installazioni “chiavi in mano” non variano più in maniera significativa: se prima la forte concorrenza asiatica abbassava enormemente i prezzi di mercato dei moduli e degli inverter, oggi, a seguito delle politiche europee anti-dumping (cioè tese a contrastare la forte concorrenza proveniente dalla Cina), i prezzi delle forniture dei moduli non sono più così differenziati: oggi assistiamo ad una graduale stabilizzazione dei prezzi, sia per i prodotti di provenienza asiatica o cinese, sia per i moduli e inverter di provenienza europea.
Come dicevamo, però, ciò che più conta nell’investimento fotovoltaico non è tanto il costo sostenuto, ma il tempo di rientro dall’investimento. Per rendere minimo il tempo di ritorno economico di una installazione domestica o aziendale il principio è sempre e solo uno: autoconsumo. Se si progetta nell’ottica dell’autoconsumo, ovviamente, la dimensione dell’impianto dovrà essere calibrata sui consumi effettivi della famiglia (o dell’azienda). Tra i consumi elettrici di una famiglia, possono rientrare, oltre a quelli destinati ai tradizionali elettrodomestici, anche i costi del riscaldamento, della cucina o degli apparecchi per i quali viene tradizionalmente utilizzato il gas metano
In poche parole: sostituendo i tradizionali apparecchi a gas con nuovi apparecchi elettrici a risparmio energetico, il costo maggiore di un impianto più grande viene compensato dalla maggiore produzione.
Quali sono le migliori marche per mettere il tuo impianto fotovoltaico?
Tornando al nostro impianto da 6 kw: i prezzi variano oggi meno di un tempo e variano solo in relazione alla marca della case produttrici.
Un impianto composto da materiali prodotti da marchi di fama mondiale è in grado di garantire la massima efficienza e qualità. E’ il caso, ad esempio, di prodotti Solon, Beghelli, Sunpower, Conergy, per i pannelli fotovoltaici in silicio cristallino, o di prodotti Power-One (oggi ABB), Conergy, SMA per gli inverter fotovoltaici, anche se ormai sono presenti sul mercato moltissime case produttrici, anche asiatiche, che garantiscono ottimi standard di qualità.
E’ difficile oggi stabilire quali siano le “migliori marche“. Tutti i marchi più diffusi sono affidabili più o meno si equivalgono, ma tra i criteri di scelta più importanti possiamo citare: l’anzianità della casa produttrice, la localizzazione a livello mondiale con sedi in Italia per eventuali sostituzioni o interventi, la garanzia sulla produzione e la garanzia di prodotto.
Ecco qual è il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw
Oggi siamo a circa 2 mila euro per kilowatt installato “chiavi in mano”.
Prevedendo una struttura in alluminio per il fissaggio dei pannelli su un tetto a falde inclinate e tutti gli accessori e componenti necessari per rendere l’impianto funzionante, il costo chiavi in mano per una installazione “standard” parte da circa 14.000 euro, IVA inclusa al 10%.
Questo è, ovviamente, un prezzo indicativo riscontrabile da diversi listini. Esistono, d’altro canto, alternative più economiche ma che non garantiscono gli stessi livelli di qualità e garanzia. Ad esempio utilizzando moduli ed inverter non Europei, la cifra può scendere a meno di 11.000 euro IVA inclusa 10%.
Insomma un impianto fotovoltaico da 6 kw costa, ormai, quanto una utilitaria, ma con una differenza: l’installazione del fotovoltaico non è un costo, ma un investimento, che rientra in un periodo di tempo che va mediamente dai 6 ai 12 anni, in relazione ai consumi di casa ed alla quota di autoconsumo.
Gli importi sopra menzionati comprendono in genere anche la predisposizione della domanda al locale gestore per la connessione dell’impianto alla rete elettrica di Enel, ma in genere non includono le eventuali spese per le autorizzazioni amministrative per la messa in posa dell’impianto, ove previste.
Peri piccoli impianti, in genere, la questione delle autorizzazioni non è un problema, a meno che non ci si trovi in territori sottoposti a vincolo paesaggistico. Basterà, per la gran arte dei casi, una semplice comunicazione preventiva all’ufficio tecnico comunale, come una qualsiasi lavoro di manutenzione ordinaria.
Oggi la fine degli incentivi ha snellito di molto le pratiche burocratiche. Oggi le pratiche amministrative riguardano:
- le autorizzazioni per la realizzazione dei lavori (in genere sono semplici comunicazioni di inizio attività da presentare in Comune)
- le pratiche Enel per l’allacciamento in rete dell’impianto in immissione/prelievo
- le pratiche per il contratto dello scambio sul posto col Gse (che ormai è tutto informatizzato e si svolge attraverso il portale gse).
- sul dopo installazione: eventuali pratiche per l’ottenimento delle detrazioni fiscali (solo per gli impianti domestici posti al servizio di casa). In questo caso, quello che bisognerà fare è solo: pagare con bonifico (con specifica causale), tenere le fatture e presentare il tutto in sede di dichiarazione dei redditi.
Quale tipo di installazione fare per il tuo impianto da 6 kw
Il tipo di installazione dipende dalla disponibilità di spazio, dall’orientamento e dal tipo di tetto che si ha a disposizione.
Generalmente l’installazione “standard” per i piccoli impianti domestici è quella con moduli applicati sul tetto e paralleli ad esso. Questo tipo di installazione richiede in genere una o due giornate di lavoro, con un piccolo elevatore.
Per le installazioni a terra oppure su tetto piano (lastrico solare) i lavori richiedono un poco più di tempo per fissare a terra le strutture di supporto per orientare ed inclinare i moduli nella maniera corretta.
Nel caso in cui, invece, si sostituiscano con componenti fotovoltaici interi moduli edilizi (tegole, tettoie, pannelli completamente integrati nel tetto, ecc…) tempi e costi aumentano, specie se si rendono necessari ponteggi o gru. I costi generalmente non comprendono la verifica di stabilità strutturale dopo che l’impianto fotovoltaico viene installato.
Cosa valutare tra costi e benefici
Tra i costi è bene valutare servizi che vengono offerti in modo opzionale come la stipula di un’ assicurazione atta a proteggere l’impianto da atti vandalici, furti e fenomeni atmosferici come fulmini, tromba d’aria e grandine.
Un impianto fotovoltaico da 6 kw produce all’anno elettricità pulita pari a circa 8.000 kwh offrendo potenzialmente un risparmio sulla bolletta elettrica di circa 1.600 euro l’anno (calcolando a 0,20 il costo dell’energia in bolletta). Ai benefici dell’autoconsumo vanno aggiunti i benefici dello scambio sul posto che possono essere di 2/400 euro l’anno.
Infine ci sono i benefici delle detrazioni fiscali: un impianto da 6 kw che costa 13 mila euro, viene pagato di fatto la metà: 6.500 euro. Le detrazioni fiscali restituiscono infatti in 10 anni il 50% della spesa sostenuta, scalandola dalle tasse Irpef per 10 anni. Esempio: per un impianto costato 14 mila euro, l’Agenzia delle Entrate ti “scala” dall’Irpef 7 mila euro in 10 anni, cioè: 700 euro l’anno per 10 anni. Questo, ovviamente, per chi ha capienza sufficiente.
Costi | Benefici |
Costi e benefici di un impianto fotovoltaico
- costi di progettazione
- costi dei materiali
- costi di messa in opera/lavori
- costi connessione Enel
- costi pratiche Gse (per lo Scambio sul Posto)
- eventuali costi pratiche autorizzative Comunali (o Regionali)
- eventuali costi aggiuntivi di “ingegnerizzazione” (esempio: calcoli strutturali)
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- autoconsumo dall’impianto fotovoltaico (cioè: riduzione bollette elettriche)
- contributo dello scambio sul posto per le immissioni in rete
- liquidazione delle eccedenze per il surplus immesso in rete
- detrazioni fiscali in 10 anni
- fissazione del prezzo della “propria” energia per almeno 20 anni (cioè: riparo dall’aumento inflazionistico dell’energia in bolletta)
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Tabella comparativa sul rapporto costo/beneficio di un impianto fotovoltaico
Tabella: rapporto costi-benefici di un impianto fotovoltaico
Dimensione impianto |
Quanto costa (prezzi medi indicativi e “chiavi in mano”) |
Costo effettivo con detrazione Irpef |
Quanta energia produce – Kwh/anno |
Quanto può farti risparmiare in AUTOCONSUMO/anno(*) |
3 kw |
7.000 € + iva 10% |
3.850 € |
nord italia: 3.300 kwh/acentro italia: 3.900 kwh/asud italia: 4.400 kwh/a |
nord italia: 825 euro/annocentro italia: 975 euro/anno
sud italia: 1.100 euro/anno
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6 kw |
13.000 € + iva 10% |
7.150 € |
nord italia: 6.600 kwh/acentro italia: 7.800 kwh/asud italia: 8.800 kwh/a |
nord italia: 1.650 euro/annocentro italia: 1.950 euro/anno
sud italia: 2.200 euro/anno
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9 kw |
18.000 € + iva 10% |
9.900 € |
nord italia: 9.900 kwh/acentro italia: 11.700 kwh/asud italia: 13.200 kwh/a |
nord italia: 2.474 euro/annocentro italia: 2.925 euro/anno
sud italia: 3.300 euro/anno
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(*): la stima viene calcolata ipotizzando di autoconsumare tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.
Video
Simulazione impianto fotovoltaico da 6 kw in Autoconsumo + Scambio sul Posto
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[Modificato da Etrusco 06/06/2017 17:27]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.