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Un giornale x Bagdad

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2003 11:30
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17/07/2003 14:21

L'avventura di un gruppo di ragazzi britannici: auto venduta
e paga nulla, ma "vogliamo contribuire alla democrazia in Iraq"
Vent'anni, pochi soldi e un sogno
"Un giornale libero a Bagdad"
"Baghdad Bulletin", quindicinale, diverrà quotidiano
Nello staff anche reporter giordani e iracheni
di ALESSANDRA RETICO





TREMILA copie stampate al contrario (almeno per come la vediamo noi): pagina uno alla fine dello sfoglio. Anche se costerebbe circa 1 euro e 45 centesimi, viene distribuito gratis e consegnato casa per casa da volenterosi ragazzetti che ricevono in cambio una paga simbolica. Per produrre l'ultimo numero, i dipendenti si sono venduti la macchina: non bastano i finanziamenti di un anonimo mecenate londinese. Ora qualche linea telefonica funziona e le lampadine pure, ma all'inizio le notizie se le andavano a cercare per strada, facendo attenzione agli incroci visto che i pochi semafori esistenti erano tutti spenti. Breve cronaca dell'avventura di un gruppo di ventenni con una passione in cuore: fare un giornale a Bagdad che fosse libero, indipendente, in lingua inglese, per aiutare, come dicono nel loro sito Internet (molto in fieri ma ben fatto: www.baghdadbulletin.com) "la ricostruzione democratica dell'Iraq post Saddam".



E' questo "Baghdad Bulletin", un quindicinale con l'ambizione di diventare progressivamente un settimanale e infine un quotidiano, che la passione di un manipolo di giovani e giovanissimi britannici - e un americano - hanno deciso di fare nella città dove la stampa e l'informazione, fino a tre mesi fa, era solo ciò che rimaneva dopo una ferrea e non proprio imparziale scrematura da parte della censura del rais.


Con la caduta del regime e l'occupazione angloamericana, in Iraq i rubinetti della parola scritta si sono schiusi dando vita a una vera e propria emorragia di giornalini e gionaletti (si parla di una settantina di pubblicazioni in corso), per lo più fogli legati a partiti e comunità politiche locali. Ma un vero e proprio giornale, sciolto da interessi particolari, no. Non che "Baghdad Bulletin", visto da chi è fatto e prodotto e in che lingua è scritto non sia per natura in qualche modo di parte, è evidente: ma l'idea di fare informazione come la intendiamo in occidente, e cioè libera e autonoma, sì.


Il nobile proposito dei ventenni giornalisti-editori-imprenditori, capitanati da un ex studente di Oxford, Ralph Hassall, 24 anni, è quello di creare un ponte comunicativo tra le truppe angloamericane e gli iracheni, o per lo meno con quella parte elitaria del Paese che conosce l'inglese. A partire da piccole cose: far capire ai soldati angloameriani perché gli iracheni ce l'hanno con loro e, viceversa, far sapere agli iracheni che cosa stanno facendo gli stranieri in casa loro.


Il problema è ora procurarsi la pubblicità per mandare avanti la baracca: "Trovare inserzionisti è più difficile di quanto ci aspettassimo" ha ammesso Mark Gordon-James, 25 anni, business manager del giornale, ex investitore bancario a Londra. Ma le cose, rispetto all'esordio del 9 giugno, sono migliorate: distribuito oltre che in Iraq in Giordania, "Baghdad Bulletin" è ora al terzo numero e prevede anche un supplemento in arabo. Se all'inizio la gente lo guardava con sospetto se non con ostilità, oggi, racconta David Enders, 22 anni, editore, "la gente ferma per strada i ragazzi che lo distribuiscono per aggiudicarsi una copia". Lo staff, dai sei pionieri, si è allargato con l'assunzione di un reporter giordano e uno svariato numero di freelance iracheni. La paga non è magra, è nulla. Ma, si consolano i giornalisti, "per vivere qui bastano meno di due dollari al giorno a persona".


E "le cose miglioreranno con l'arrivo delle multinazionali occidentali", chiosa ottimista Gordon-James. Nell'attesa, a Saadoun Street, si picchietta sui tasti dei pochi computer disponibili in un ufficio che dirlo fatiscente è un complimento. A pochi metri dalla redazione giace minacciosa una bomba inesplosa. Ma è niente, visto che i ragazzi di Oxford si sono temprati coi 50 gradi centigradi che da queste parti prosciugano saliva e buone intenzioni.




(17 luglio 2003)
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18/07/2003 16:35

sarà brutto dirlo ma questo con saddam non sarebbe mai avvenuto...riflette gente...riflettete...
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18/07/2003 16:52

Saddam è stato anche troppo criminalizzato[SM=x44464]

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18/07/2003 17:11

Re:

Scritto da: Sudboy 18/07/2003 16.52
Saddam è stato anche troppo criminalizzato[SM=x44464]




Giusto....bisogna riabilitarne la figura......in fondo non faceva nulla di male

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18/07/2003 18:55


Scritto da: robbydam 18/07/2003 17.11



Giusto....bisogna riabilitarne la figura......in fondo non faceva nulla di male




ne approvo la giusta ironia...io volevo intendere che ai tempi di saddam un giornale libero sarebbe stato perseguitato in ogni modo. quindi per me la guerra è stata giusta. ecco cosa volevo dire!
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18/07/2003 19:24

ritorniamo su un vecchio discorso

ripeto che la guerra ha liberato un popolo da un dittatore, e tutti penso che ne siamo felici,
però l'America si è autorizzata ad attaccare un altro paese senza il consenso delle Nazioni Unite e per di più con motivazioni che a tutt'oggi sono inesistenti.
Questo non posso accettare, non posso accettare che una nazione perchè militarmente forte possa attaccare un altra perchè lei lo ha deciso unilatermente. e non puo' prendere per il culo il mondo con delle motivazioni che non esistono...

ecco perche' ero contro quella guerra..

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la gioia è una brezza che ti accarezza il viso, il dolore è una ferita che ti porti per sempre
18/07/2003 20:46

E quelle fantomatiche armi a distruzione di massa?[SM=x44473]
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18/07/2003 21:04

Re:

Scritto da: serenity77 18/07/2003 20.46
E quelle fantomatiche armi a distruzione di massa?[SM=x44473]




un ottimo pretesto :p

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19/07/2003 08:55

Re: Re:

Scritto da: robbydam 18/07/2003 17.11



Giusto....bisogna riabilitarne la figura......in fondo non faceva nulla di male






Faceva con mezzi più ineleganti quel che fanno più sottilmente tanti altri governanti


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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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19/07/2003 08:57

Re:

Scritto da: fishersampei 18/07/2003 19.24
ritorniamo su un vecchio discorso

ripeto che la guerra ha liberato un popolo da un dittatore, e tutti penso che ne siamo felici,
però l'America si è autorizzata ad attaccare un altro paese senza il consenso delle Nazioni Unite e per di più con motivazioni che a tutt'oggi sono inesistenti.
Questo non posso accettare, non posso accettare che una nazione perchè militarmente forte possa attaccare un altra perchè lei lo ha deciso unilatermente. e non puo' prendere per il culo il mondo con delle motivazioni che non esistono...

ecco perche' ero contro quella guerra..





:p :p :p



Speriamo l'America si fermi all'Iraq, anche se dubito


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Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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21/07/2003 09:44

Re:

Scritto da: fishersampei 18/07/2003 19.24
ritorniamo su un vecchio discorso

ripeto che la guerra ha liberato un popolo da un dittatore, e tutti penso che ne siamo felici,
però l'America si è autorizzata ad attaccare un altro paese senza il consenso delle Nazioni Unite e per di più con motivazioni che a tutt'oggi sono inesistenti.
Questo non posso accettare, non posso accettare che una nazione perchè militarmente forte possa attaccare un altra perchè lei lo ha deciso unilatermente. e non puo' prendere per il culo il mondo con delle motivazioni che non esistono...

ecco perche' ero contro quella guerra..



Il punto principale è che l'Irak è stato "liberato" (come dite voi) solo in quello che serviva all'occidente e in particolare agli americani.
Sarebbe stata la giustizia e la libertà se fatto in modo disinteressato, allora anche il mondo arabo moderato avrebbe capito.
Adesso il popolo irakeno è nelle stesse condizioni: povertà, fame anche peggio di prima e in più è in corso una guerra interna.
Prima di fare il furbo con il carro armato, forse doveva prevedere che ogni popolo senza democreazia una volta che l'ha cerca un nuovo leader e che cercando un nuovo leader farà morti tra gli oppositori.

[Modificato da Sameera 21/07/2003 9.45]

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21/07/2003 10:32

Re: Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 19/07/2003 8.55




Faceva con mezzi più ineleganti quel che fanno più sottilmente tanti altri governanti





L'ineleganza è pubblicità americana:fD: politicamente e x come si è comportato prima della guerra ha dimostrato maggiore abilità ed eleganza del presidente americano.

Saddam è un mito x il suo popolo, certo è un dittatore, noi occidentali non possiamo capire ne approvare certi suoi metodi, ma il suo popolo ha uno stile di vita diverso da noi, il suo popolo era in miseria, ma ricordiamoci che l'embargo è stato imposto dall'occidente.
Saddam è arrivato al potere anche aiutato dagli states ma all'epoca gli faceva comodo, forse in un secondo momento non gli è andato più così bene e non penso che sia stato per qualche curdo morto (i curdi non li ha mai voluti nessuno e li anno uccisi dovunque), ricordiamoci che comunque era uno tra i governi più laici e liberali della zona e gli sciiti sono molto più fondamentalisti. Non deve essre facile tenere insieme uno stato pieno di tradizioni etniche e religiose diverse.
Anche per Cuba c'è il dissenso occidentale e l'embargo ma ricordiamoci che negli anni 60 il popolo ha fatto la sua rivoluzione e sono stati loro a scegliersi il governo che anno, e a se Cuba c'è miseria è per l'isolamento che è stato posto da parte degli occidentali che non sopporatano possa esistere un governo del genere specie così vicino all'America.
Questo non vuol dire che sono comunista anzi credo nel libero mercato ma anche nella sovranità del popolo. Se un governo non va bene è il popolo che può e deve ribellarsi.
Chi è Bush per sostituirsi al popolo Irakeno parlando di armi di distruzione di massa inesistenti?[SM=x44505]
Credo che Saddam ancora qualche sorpresa ce la riserva in fondo la guerra non è ancora finita[SM=x44461]

[Modificato da Sudboy 21/07/2003 10.34]

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21/07/2003 15:07

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Sudboy 21/07/2003 10.32



Chi è Bush per sostituirsi al popolo Irakeno parlando di armi di distruzione di massa inesistenti?[SM=x44505]
Credo che Saddam ancora qualche sorpresa ce la riserva in fondo la guerra non è ancora finita[SM=x44461]

[Modificato da Sudboy 21/07/2003 10.34]




Sono d'accordo con te: hai letto del lapsus di Bush di fronte al Congresso, in occasione della visita di Blair in USA?

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21/07/2003 15:24

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 21/07/2003 15.07


Sono d'accordo con te: hai letto del lapsus di Bush di fronte al Congresso, in occasione della visita di Blair in USA?



Sicuramente in quest'ultimo periodo ne stanno azzeccando poche ma non so di questo fatto preciso[SM=x44465]

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21/07/2003 18:58

cmq continuo a pensare che la guerra sia stata giusta...alla fine un popolo oppresso è stato liberato. la libertà che c'è ora prima non c'era. questo è un dato di fatto.
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21/07/2003 20:50

Re:

Scritto da: giannicchedda81 21/07/2003 18.58
cmq continuo a pensare che la guerra sia stata giusta...alla fine un popolo oppresso è stato liberato. la libertà che c'è ora prima non c'era. questo è un dato di fatto.



Portami i fatti, i veri fatti di cui parli.
Ti annuncio, non ne troverai.
Un popolo era oppresso ora è oppresso da altri.
Semplice dato di fatto e senza nessuna teoria. [SM=x44468]
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22/07/2003 10:00

prima se manifestavano venivano massacrati ora invece possono farlo senza rischiare di venire trucidati e fatti a pezzi in sotterranei vari...
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22/07/2003 11:30

Re:

Scritto da: giannicchedda81 22/07/2003 10.00
prima se manifestavano venivano massacrati ora invece possono farlo senza rischiare di venire trucidati e fatti a pezzi in sotterranei vari...



infatti non vengono trucidati nei sotterranei, gli sparano alla luce del sole, se poi erano terroristi, meglio prima che dopo.
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