1 - CIME DI RAPA GATE
Massimo Riserbo
C'è il rischio che neppure l'ultima legge bavaglio sfornata dal guardasigilli Angelino Jolie Alfano possa bastare a salvare il Cavaliere dal Cime di Rapa Gate che sta esplodendo.
La nuova legge ha un paio di provvidenziali articoletti che impediscono la pubblicazione di intercettazioni per esteso e che prevedono la galera per il giornalista che pubblica quelle da distruggere per morte dell'inchiesta. Come quelle dell'inchiesta napoletana sulle veline e Saccà, tanto per capirci.
Bene, anzi male.
Ma dall'intervista della barese D'Addario al Corriere si capisce che qui ci sono video e foto e audio registrazioni ambientali (con il telefonino o altro) fatte dalla ragazza. Quindi non siamo tecnicamente di fronte alle "intercettazioni" di cui al decreto-bavaglio, ovvero quelle disposte dalla magistratura con regolare decreto.
Allora, visto che sicuramente la ragazza avrà conservato quelle preziose registrazioni in un luogo sicuro,
e visto che è logico ipotizzare che i pm baresi provvederanno presto alla loro acquisizione in quanto elementi di prova,
qui tra 6 mesi Papi Silvio rischia che quegli atti siano ampiamente pubblicabili.
Domanda di Dago:
caro Angelino Jolie, non è che ora ti tocca sfornare di gran carriera un ritocchino alla tua bella legge?
2 - GHEDINI: CURIOSA COINCIDENZA D'ALEMA A BARI...
(Agi) - "Quel giorno D'Alema era a Bari e il fatto che abbia dato questa indicazione e che poi siano usciti questa intervista e questo articolo effettivamente fa pensare.
Nella vita accadono le piu' straordinarie coincidenze, e questa e' davvero straordinaria, se e' una coincidenza. Se non lo e' lo accertera' l'autorita' giudiziaria, quando sara' il momento e quando sara' il caso".
E' Niccolo'
Ghedini, intervistato da Affaritaliani, ad aggiungere: "Tendenzialmente non vogliamo mai fare nulla contro nessuno.
Vorremmo che la gente parlasse di politica e non di
pettegolezzi. L'onorevole D'Alema e' una persona politicamente pregevole, mi spiace che stia trattando argomenti a lui non consoni e che quindi esca da quello che e' sempre stato il suo ruolo tradizionale, cioe' di oppositore ma interlocutore pregevole. Spero - prosegue - di non dover fare nulla contro e che la gente torni a parlare dei problemi del Paese, invece che cercare di cavalcare pettegolezzi".
Quanto all'inchiesta della procura di Bari "noi - dice Ghedini al quotidiano online - non sappiamo nulla, ma certamente non puo' essere un'inchiesta nei confronti del presidente del Consiglio. Qualsiasi ricostruzione si possa ipotizzare, ancorche' fossero vere le indicazioni di questa ragazza, e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile".
"Strategie nei confronti del Corriere della Sera in questo momento, ovviamente, non ce ne sono, nel senso che cercheremo di approfondire queste notizie che ci appaiono completamente sprovviste di qualsiasi connessione fattuale e logica.
Dopodiche' decideremo il da farsi nei prossimi giorni", dice ancora il deputato Pdl e legale di Silvio Berlusconi. Tornando appunto alle dichiarazioni di Patrizia D'Addario, Ghedini dice: "A me pare che sia una dichiarazione di una persona che, evidentemente, e' delusa dal suo risultato elettorale e forse ha, con questa intervista, un momento di particolare notorieta'. Adesso valuteremo appieno il contenuto e poi decideremo che cosa fare. Pero' devo dire che il presidente del Consiglio e' occupato da cose molto piu' serie che non questa: colazione al Quirinale e poi a L'Aquila dai terremotati. Queste sono vicende davvero marginali".
3 - D'ALEMA: SU DI ME VERGOGNOSA SPECULAZIONE. IL MIO È GIUDIZIO POLITICO...
(Dire)
- "Si sta facendo una vergognosa speculazione.
Quello da me espresso domenica scorsa nel programma 'In mezz'ora' era un giudizio politico - come e' stato del tutto evidente a chi ha visto la trasmissione - riferito al governo e al nervosismo del presidente del Consiglio, il quale aveva appena denunciato oscuri e imprecisati complotti contro di lui".
Lo afferma in una nota il presidente della Fondazione Italianieuropei, Massimo D'Alema, che prosegue: "Nessun riferimento, dunque, da parte mia, a vicende giudiziarie- sottolinea D'Alema- di cui non so nulla".
Per quanto riguarda, poi, "le insinuazioni prive di qualsiasi fondamento di verita' e di riscontri, mi riservo di agire su ogni piano nei confronti dei
calunniatori.
Ho letto anch'io, come molti altri cittadini italiani - prosegue D'Alema -
le notizie pubblicate questa mattina dal 'Corriere della sera', cui auspicherei giungessero risposte e smentite di merito, anziche' insulti e accuse rivolte a chi - come me - non ha nulla a che vedere in queste vicende".
[17-06-2009]