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il Fatto quotidiano

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15/09/2009 22:33

il nuovo giornale di Travaglio & co.


Per chi non lo sapesse, dal 23 settembre esce un nuovo quotidiano: il Fatto

Diretto da Antonio Padellaro, in redazione Travaglio e altri noti + giovani "agguerriti".

Si finanziano con gli abbonamenti, oltre ad essersi messi mano alle proprie tasche, e promettono di non chiedere finanziamenti statali.

Abbonandosi entro il 22 settembre, un anno e 8 gg di quotidiano costano 220 euro, dopo 400.

16 pagine a colori dal martedì alla domenica

Io mi sono abbonata. [SM=x44451]

Non tanto per essere informata, quanto per dare il mio contributo alla causa [SM=x44499]

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



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15/09/2009 23:16

Ho sentito stamattina Padellaro a RaiNews24, che spiegava questo progetto.

Complimenti e un grande in bocca al lupo ai coraggiosi, di questi tempi e con questa dittatura mediatica, non è facile avviare una voce nuova nel campo dell'informazione. [SM=x44462]
16/09/2009 21:11

radcla, 15/09/2009 23.16:

Ho sentito stamattina Padellaro a RaiNews24, che spiegava questo progetto.

Complimenti e un grande in bocca al lupo ai coraggiosi, di questi tempi e con questa dittatura mediatica, non è facile avviare una voce nuova nel campo dell'informazione. [SM=x44462]




ci avevo fatto un pensierino, ma poi ci ho rinunciato. è un tipo di giornalismo troppo "d'assalto" e troppo politico... va bene le inchieste, lo scoprire i vari scheletri di questo o di quello, ma... sul metodo-Travaglio (si chiama così, lo sapevate?) ho delle riserve (magari ne parleremo), senza nulla togliere alle sue capacità [SM=x44458]

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16/09/2009 22:34

Re:
rosalia_72, 16/09/2009 21.11:




sul metodo-Travaglio (si chiama così, lo sapevate?) ho delle riserve




Quali?

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



16/09/2009 22:52

Leonessa73, 16/09/2009 22.34:



Quali?




diciamo che preferisco non limitarmi a leggere Travaglio ma vedere anche altri punti di vista, mi è capitato di imbattermi più volte in qualche "sforbiciatura" che lui aveva fatto su sentenze e affini e sembravano cose diverse da quelle che in realtà erano, ma è lunga da spiegare... di questo "metodo" hanno parlato anche i giudici di Roma in una sentenza che lo riguarda:

ilpensatore.wordpress.com/2009/01/09/il-metodo-travaglio-secondo-i-giudici-romani-ecco-come-ti-confeziono-un-a...


certo, sono piccolezze in confronto ad altri gravi reati di certi politici, ma queste piccolezze mi fanno comunque stare in guardia [SM=x44515]



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16/09/2009 23:18

Re:
rosalia_72, 16/09/2009 21.11:




ci avevo fatto un pensierino, ma poi ci ho rinunciato. è un tipo di giornalismo troppo "d'assalto" e troppo politico... va bene le inchieste, lo scoprire i vari scheletri di questo o di quello, ma... sul metodo-Travaglio (si chiama così, lo sapevate?) ho delle riserve (magari ne parleremo), senza nulla togliere alle sue capacità [SM=x44458]




Temo di essere d'accordo con Rosalia. Anch'io ascolto le tirate di travaglio con molto interesse, ma ho delle perplessità sul suo modo di fare giornalismo. Ricordo a chi nonl'avesse letto il battibecco tra D'avanzo di repuublica e Travaglio. Da una parte il giornalista d'inchiesta, dall'altra il polemista per partito preso. Per carità, sarò pronto a ricredermi, quando travaglio mi dimostrarà non solo di aver fatto una splendida inchiesta ma anche di avermi indicato una via d'uscita. una speranza. per la stessa ragione non amo Santoro, anche se difenderò la sua libertà d'espressione: molta critica e poca ricerca di soluzioni. Non mi piace la protesta piagnona e giustizialista, così come non mi piace l'estremismo di berlusconi, che semina odio, spacca il paese e ridicolizza cariche che dovrebbero essere ricoperte con un comportamento ineccepibile (senza contare che attaccarsi alla carica quando si è perduto il senno e l'onore è da Sansone). Così come non mi piace il governo Bossi berlusconi, dai tratti tribalistici, razzisti e xenofobi, un governo che non ha una visione del futuro (quale sarà l'italia del 2020?). Insomma: rifiuto certi estremismi, fatti di violenza (per ora solo) verbale e comunque basati su ragionamenti di pancia. Preferisco, in politica, e nel giornalismo, un'analisi seria dei fatti, la ricerca di soluzioni possibili e una strategia realistica per il futuro. Questo, secondo me è il compito della politica e del giornalismo. Dovremo lavorare perché le urla le offese lesovrapposizioni di voce e le offese e le false accuse create a tavolino con documenti fasulli si ritorcano contro chi le fa o le concepisce.

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17/09/2009 09:51

Non sono d'accordo, o meglio: di certo non esiste UN depositario della verità in cui avere FEDE.
Quindi né Travaglio né altri devono diventare i depositari di verità incontrovertibili. Non stiamo parlando di credere o non credere a una versione o all'altra, a un opinione o alla sua opposta.

Stiamo parlando di giornalismo, e nel caso specifico di giornalismo di inchiesta, che in Italia fanno oramai in pochi (tra questi, di certo Travaglio).

Di certo, poi, il taglio dei suoi articoli è volutamente ironico, sarcastico e spesso retorico, ma i dati che riporta, i fatti a cui si richiama, le dichiarazioni dei politici che ricorda non sono mai inventati.

E' oggettivo che dire una cosa in un modo o dirla in un altro trasmette un messaggio diverso (basta guardare il Tg1 di Minzolini), tutto sta a "tenere le orecchie dritte" e non rinunciare alla nostra facoltà di pensiero, che dagli scritti di Travaglio o del giornalismo di inchiesta è sempre stimolata.

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17/09/2009 09:56


Sono sostanzialmente d'accordo con Leonessa. [SM=x44458]

Leggere gli articoli di Travaglio è sicuramente interessante e stimolante, ovvio che non bisogna prendere tutto quello che scrive come oro colato.

Ma in generale io penso che non si debba MAI leggere qualcosa senza dimenticare che comunque il giornalista ci sta dando la SUA opinione, a noi spetta il compito di leggere attentamente i fatti e farci la nostra opinione.

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

17/09/2009 10:05

pasquale.60, 16/09/2009 23.18:



Temo di essere d'accordo con Rosalia. Anch'io ascolto le tirate di travaglio con molto interesse, ma ho delle perplessità sul suo modo di fare giornalismo. Ricordo a chi nonl'avesse letto il battibecco tra D'avanzo di repuublica e Travaglio. Da una parte il giornalista d'inchiesta, dall'altra il polemista per partito preso. Per carità, sarò pronto a ricredermi, quando travaglio mi dimostrarà non solo di aver fatto una splendida inchiesta ma anche di avermi indicato una via d'uscita. una speranza. per la stessa ragione non amo Santoro, anche se difenderò la sua libertà d'espressione: molta critica e poca ricerca di soluzioni. Non mi piace la protesta piagnona e giustizialista, così come non mi piace l'estremismo di berlusconi, che semina odio, spacca il paese e ridicolizza cariche che dovrebbero essere ricoperte con un comportamento ineccepibile (senza contare che attaccarsi alla carica quando si è perduto il senno e l'onore è da Sansone). Così come non mi piace il governo Bossi berlusconi, dai tratti tribalistici, razzisti e xenofobi, un governo che non ha una visione del futuro (quale sarà l'italia del 2020?). Insomma: rifiuto certi estremismi, fatti di violenza (per ora solo) verbale e comunque basati su ragionamenti di pancia. Preferisco, in politica, e nel giornalismo, un'analisi seria dei fatti, la ricerca di soluzioni possibili e una strategia realistica per il futuro. Questo, secondo me è il compito della politica e del giornalismo. Dovremo lavorare perché le urla le offese lesovrapposizioni di voce e le offese e le false accuse create a tavolino con documenti fasulli si ritorcano contro chi le fa o le concepisce.





quoto tutto [SM=x44462] neanch'io sopporto gli estremismi e il fanatismo, da qualunque parte provengano (e non solo in politica)... purtroppo chi si ritiene moderato ha ben poco da scegliere, ognuno può fare una scelta di campo (destra o sinistra) ma poi inevitabilmente deve ingoiare rospi e ranocchietti [SM=x44474]


Temo di essere d'accordo con Rosalia

questa la metto in cornice [SM=x44481]

17/09/2009 10:20

Leonessa73, 17/09/2009 9.51:

Non sono d'accordo, o meglio: di certo non esiste UN depositario della verità in cui avere FEDE.
Quindi né Travaglio né altri devono diventare i depositari di verità incontrovertibili. Non stiamo parlando di credere o non credere a una versione o all'altra, a un opinione o alla sua opposta.

Stiamo parlando di giornalismo, e nel caso specifico di giornalismo di inchiesta, che in Italia fanno oramai in pochi (tra questi, di certo Travaglio).

Di certo, poi, il taglio dei suoi articoli è volutamente ironico, sarcastico e spesso retorico, ma i dati che riporta, i fatti a cui si richiama, le dichiarazioni dei politici che ricorda non sono mai inventati.

E' oggettivo che dire una cosa in un modo o dirla in un altro trasmette un messaggio diverso (basta guardare il Tg1 di Minzolini), tutto sta a "tenere le orecchie dritte" e non rinunciare alla nostra facoltà di pensiero, che dagli scritti di Travaglio o del giornalismo di inchiesta è sempre stimolata.




non è una questione di opinioni, è che Travaglio ha fatto una precisa scelta politica e va avanti come un treno. Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti (sfido a negarlo) e li difende a prescindere, mentre attacca tutti gli altri. non nego la sua abilità, credo di aver letto quasi tutti i suoi libri, ma non lo ritengo più un giornalista indipendente com'era fino a qualche anno fa: ormai so che lui fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori, e che si comporta di conseguenza. per cui non può essere obiettivo, occupato com'è a difendere la sua parte da ogni attacco. se domani, per fare un esempio, saltasse fuori che Di Pietro ha rapinato una banca armi in pugno, lui sarebbe capace di negare o minimizzare il tutto e magari farlo passare per vittima. e ci riuscirebbe [SM=x44452]





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17/09/2009 10:24

Re:
rosalia_72, 17/09/2009 10.20:




non è una questione di opinioni, è che Travaglio ha fatto una precisa scelta politica e va avanti come un treno. Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti (sfido a negarlo) e li difende a prescindere, mentre attacca tutti gli altri. non nego la sua abilità, credo di aver letto quasi tutti i suoi libri, ma non lo ritengo più un giornalista indipendente com'era fino a qualche anno fa: ormai so che lui fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori, e che si comporta di conseguenza. per cui non può essere obiettivo, occupato com'è a difendere la sua parte da ogni attacco. se domani, per fare un esempio, saltasse fuori che Di Pietro ha rapinato una banca armi in pugno, lui sarebbe capace di negare o minimizzare il tutto e magari farlo passare per vittima. e ci riuscirebbe [SM=x44452]








Guarda, non vedo l'ora che Di Pietro rapini una banca per leggere la difesa di Travaglio.

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Grazie all'umorismo si può sdrammatizzare ogni cosa.
Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

Qui non si fanno distinzioni razziali.
Qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani!
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17/09/2009 10:26

il tobas, 17/09/2009 10.24:



Guarda, non vedo l'ora che Di Pietro rapini una banca per leggere la difesa di Travaglio.





anch'io [SM=x44452]
17/09/2009 11:12

Arjuna, 17/09/2009 9.56:


Sono sostanzialmente d'accordo con Leonessa. [SM=x44458]

Leggere gli articoli di Travaglio è sicuramente interessante e stimolante, ovvio che non bisogna prendere tutto quello che scrive come oro colato.

Ma in generale io penso che non si debba MAI leggere qualcosa senza dimenticare che comunque il giornalista ci sta dando la SUA opinione, a noi spetta il compito di leggere attentamente i fatti e farci la nostra opinione.




che sia interessante non ci piove, anzi, direi che tutti dovrebbero dare un'occhiata ai suoi libri... io trovo "Intoccabili" un capolavoro, per esempio [SM=x44458]

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17/09/2009 15:39

Re:
rosalia_72, 17/09/2009 10.20:




non è una questione di opinioni, è che Travaglio ha fatto una precisa scelta politica e va avanti come un treno. Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti (sfido a negarlo) e li difende a prescindere, mentre attacca tutti gli altri. non nego la sua abilità, credo di aver letto quasi tutti i suoi libri, ma non lo ritengo più un giornalista indipendente com'era fino a qualche anno fa: ormai so che lui fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori, e che si comporta di conseguenza. per cui non può essere obiettivo, occupato com'è a difendere la sua parte da ogni attacco. se domani, per fare un esempio, saltasse fuori che Di Pietro ha rapinato una banca armi in pugno, lui sarebbe capace di negare o minimizzare il tutto e magari farlo passare per vittima. e ci riuscirebbe [SM=x44452]




Sono stata tentata di liquidare questo post con una battuta, poi ci ho ripensato perché sono proprio queste le opinioni che non vanno prese sottogamba, dato che, lungi da essere prive di conseguenze, originano molti effetti secondari.


1) Come capita spesso, il ragionamento sotteso è infarcito di pre-giudizi e falsi giudizi (es: Travaglio ha fatto una scelta, ma non una scelta politica: perché non esistono dati di fatto per sostenere la scelta “politica” di Travaglio) . Un altro esempio: “Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti”. E’ un’affermazione che o non ha significato o può averne molteplici, uno per ognuno che legge. Che vuol dire? A livello di pre-giudizio ho capito cosa intendi, ma se mi fermo a ragionarci scopro solo un non-sense (referente = capo? Referente = riferimento? Referente = interesse nascosto per qualcosa/qualcuno riferibile a Grillo o Di Pietro?) E perché avrebbe scelto proprio quei referenti e solo quelli, privandosi anche della possibilità di aggiungerne altri, dato che “va come un treno” e “attacca tutti gli altri”? Il ragionamento non fila, non ha significato logico, fa appello a sensazioni-stati d’animo che, in quanto universali in sé, tutti vi si riconoscono, ma che non fanno capire nulla di più, non aggiungono niente a quel che (non) si sa.


2) “Fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori”: dio bò, e quale? Avendo poi letto “quasi tutti i suoi libri”, qual è sto partito? A meno di dover prendere la parola in senso lato, una cosa tipo “partito dei giustizialisti” o “partito dei giornalisti d’inchiesta” o “partito dei giornalisti di Repubblica” [SM=x44452]


3) “occupato com’è a difendere la sua parte da ogni attacco”: a me pare che lui attacchi costantemente, non che scriva articoli di difesa


4) “Se Di Pietro”…”rapina in banca”, io, che ho letto quasi tutto Travaglio, ti dico cosa scriverebbe e come: un lungo articolo ironico che confronti le dichiarazioni di Di Pietro dai tempi di Mani Pulite al momento dell’arresto, con stoccata finale e un bel soprannome di quelli che inventa lui (a proposito: “Ma Va Là Ghedini” resta insuperato)


[Modificato da Leonessa73 17/09/2009 15:39]

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Messaggio all'umanità: TORNA!



17/09/2009 15:49

Leonessa73, 17/09/2009 15.39:



Sono stata tentata di liquidare questo post con una battuta, poi ci ho ripensato perché sono proprio queste le opinioni che non vanno prese sottogamba, dato che, lungi da essere prive di conseguenze, originano molti effetti secondari.


1) Come capita spesso, il ragionamento sotteso è infarcito di pre-giudizi e falsi giudizi (es: Travaglio ha fatto una scelta, ma non una scelta politica: perché non esistono dati di fatto per sostenere la scelta “politica” di Travaglio) . Un altro esempio: “Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti”. E’ un’affermazione che o non ha significato o può averne molteplici, uno per ognuno che legge. Che vuol dire? A livello di pre-giudizio ho capito cosa intendi, ma se mi fermo a ragionarci scopro solo un non-sense (referente = capo? Referente = riferimento? Referente = interesse nascosto per qualcosa/qualcuno riferibile a Grillo o Di Pietro?) E perché avrebbe scelto proprio quei referenti e solo quelli, privandosi anche della possibilità di aggiungerne altri, dato che “va come un treno” e “attacca tutti gli altri”? Il ragionamento non fila, non ha significato logico, fa appello a sensazioni-stati d’animo che, in quanto universali in sé, tutti vi si riconoscono, ma che non fanno capire nulla di più, non aggiungono niente a quel che (non) si sa.


2) “Fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori”: dio bò, e quale? Avendo poi letto “quasi tutti i suoi libri”, qual è sto partito? A meno di dover prendere la parola in senso lato, una cosa tipo “partito dei giustizialisti” o “partito dei giornalisti d’inchiesta” o “partito dei giornalisti di Repubblica” [SM=x44452]


3) “occupato com’è a difendere la sua parte da ogni attacco”: a me pare che lui attacchi costantemente, non che scriva articoli di difesa


4) “Se Di Pietro”…”rapina in banca”, io, che ho letto quasi tutto Travaglio, ti dico cosa scriverebbe e come: un lungo articolo ironico che confronti le dichiarazioni di Di Pietro dai tempi di Mani Pulite al momento dell’arresto, con stoccata finale e un bel soprannome di quelli che inventa lui (a proposito: “Ma Va Là Ghedini” resta insuperato)






si vede che hai a che fare con la filosofia [SM=x44459]


non amo i ragionamenti contorti, il punto è molto semplice: se io so che quel giornalista è orientato in un certo modo, non riesco a non pensarci quando lo leggo. ossia, è inevitabile che quello che scrive sia in qualche modo influenzato dalla sua militanza politica. perché qui non stiamo parlando di uno che va a votare per un partito piuttosto che per un altro (tutti i giornalisti vanno a votare) ma di uno che è "sceso in campo" a sostenere un partito e a fare i comizi in piazza per quel partito o a partecipare a manifestazioni riconducibili a quel partito. tant'è che io Travaglio lo vedo nel sito di Di Pietro e in quello di Grillo, non altrove (a parte il suo blog), quindi non è una coincidenza. non voglio dire che valga di meno come giornalista, a me piace, ma questa sua "militanza" me lo fa apparire meno obiettivo di quel che dovrebbe essere. non so se mi sono spiegata, e cmq mica ho detto che ha la peste [SM=x44453]

[Modificato da rosalia_72 20/09/2009 11:42]
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Re: Re:
Leonessa73, 17/09/2009 15.39:



(a proposito: “Ma Va Là Ghedini” resta insuperato)




Ma non l'ha inventato Grillo? [SM=x44473]
Comunque secondo me il migliore invece è "Scodinzolini" (=Minzolini) [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]

Quando l'ho letto la prima volta piangevo dalle risate! [SM=x44456]

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rosalia_72, 17/09/2009 15.49:




si vede che hai a che fare con la filosofia [SM=x44459]


non amo i ragionamenti contorti, il punto è molto semplice: se io so che quel giornalista è orientato in un certo modo, non riesco a non pensarci quando lo leggo. ossia, è inevitabile che quello che scrive sia in qualche modo influenzato dalla sua militanza politica. perché qui non stiamo parlando di uno che va a votare per un partito piuttosto che per un altro (tutti i giornalisti vanno a votare) ma di uno che è "sceso in campo" a sostenere un partito e a fare i comizi in piazza per quel partito o a partecipare a manifestazioni riconducibili a quel partito. tant'è che io Travaglio lo vedo nel sito di Di Pietro e in quello di Grillo, non altrove (a parte il suo blog), quindi non è una coincidenza. non voglio dire che valga di meno come giornalista, a me piace, ma questa sua "militanza" me lo fa apparire meno obiettivo di quel che dovrebbe essere. non so se mi sono spiegata, e cmq mica ho detto che ha la peste [SM=x44453]





Travaglio ha fatto comizi per l'Idv? Quando?

Forse intendi che ha partecipato a manifestazioni su determinati argomenti promossi dall'Idv.

Daltronde se uno crede in certe cose, che siano proposte di legge o tentetivi di contrastare democraticamente leggi altrui perchè non dovrebbe appoggiarle?

Lo schifo sarebbe se fosse un giorno per l'aborto e il successivo contro perchè il suo "referente" ha cambiato obiettivi.

Ovviamente i giornalisti essendo delle persone che vivono nel nostro paese ed hanno le proprie idee e i propri ideali hanno le loro preferenze.
Il problema è che molti di loro, troppi, non sposano certe cause per passione magari rischiando talvolta anche inconsapevolmente di essere più indulgenti con un politico rispetto ad un altro, ma scrivono coscientemente falsità per opportunismo.

E francamente non vedo in Travaglio opportunismo.
Fare il Bruno Vespa e molto meno faticoso, vendi ugualmente i libri, sei in tv 150 giorni all'anno e non ti devi preoccupare di avere cause per diffamazione.
[Modificato da rosalia_72 20/09/2009 11:42]

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Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

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17/09/2009 17:08

Re: Re:
pasquale.60, 16/09/2009 23.18:



Temo di essere d'accordo con Rosalia. Anch'io ascolto le tirate di travaglio con molto interesse, ma ho delle perplessità sul suo modo di fare giornalismo. Ricordo a chi nonl'avesse letto il battibecco tra D'avanzo di repuublica e Travaglio. Da una parte il giornalista d'inchiesta, dall'altra il polemista per partito preso. Per carità, sarò pronto a ricredermi, quando travaglio mi dimostrarà non solo di aver fatto una splendida inchiesta ma anche di avermi indicato una via d'uscita. una speranza. per la stessa ragione non amo Santoro, anche se difenderò la sua libertà d'espressione: molta critica e poca ricerca di soluzioni. Non mi piace la protesta piagnona e giustizialista, così come non mi piace l'estremismo di berlusconi, che semina odio, spacca il paese e ridicolizza cariche che dovrebbero essere ricoperte con un comportamento ineccepibile (senza contare che attaccarsi alla carica quando si è perduto il senno e l'onore è da Sansone). Così come non mi piace il governo Bossi berlusconi, dai tratti tribalistici, razzisti e xenofobi, un governo che non ha una visione del futuro (quale sarà l'italia del 2020?). Insomma: rifiuto certi estremismi, fatti di violenza (per ora solo) verbale e comunque basati su ragionamenti di pancia. Preferisco, in politica, e nel giornalismo, un'analisi seria dei fatti, la ricerca di soluzioni possibili e una strategia realistica per il futuro. Questo, secondo me è il compito della politica e del giornalismo. Dovremo lavorare perché le urla le offese lesovrapposizioni di voce e le offese e le false accuse create a tavolino con documenti fasulli si ritorcano contro chi le fa o le concepisce.




Scusa, ma perchè metti il giornalismo sullo stesso piano della politica?
Capisco che in Italia negli ultimi anni c'è un po' troppa confusione,
ma non credi che sia giusto che tra giornalisti e politici ci siano ruoli ed obiettivi ben distinti?
Ai primi il compito di riportare i fatti, analisi, critiche e al limite opinioni;
agli altri quelli di trovare soluzioni (necessariamente politiche) e pianificare sul lungo termine (cosa che in Italia non si fa ormai da troppi decenni!)

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
17/09/2009 21:20

Etrusco, 17/09/2009 17.08:



Scusa, ma perchè metti il giornalismo sullo stesso piano della politica?
Capisco che in Italia negli ultimi anni c'è un po' troppa confusione,
ma non credi che sia giusto che tra giornalisti e politici ci siano ruoli ed obiettivi ben distinti?
Ai primi il compito di riportare i fatti, analisi, critiche e al limite opinioni;
agli altri quelli di trovare soluzioni (necessariamente politiche) e pianificare sul lungo termine (cosa che in Italia non si fa ormai da troppi decenni!)





su questo sono d'accordo: i giornalisti dovrebbero mettere in luce i fatti, criticare ecc. poi spetta ai politici trovare soluzioni o fare le leggi. ma se i politici sono quelli che ci ritroviamo... campa cavallo [SM=x44464]


17/09/2009 21:21

il tobas, 17/09/2009 16.45:




Travaglio ha fatto comizi per l'Idv? Quando?

Forse intendi che ha partecipato a manifestazioni su determinati argomenti promossi dall'Idv.





te la ricordi la manifestazione di piazza Navona? certo non per colpa di Travaglio, ma non è stata il massimo della sobrietà [SM=x44464]


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