Municipi al verde: niente moratoria sulla sforbiciata alle poltrone.
E in qualche città si parte a marzo
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
«E’ vero, il governo ha deciso di restituirci gran parte dei fondi, ma da quando Prodi iniziò a tagliare l’Ici, nel 2007, ho quasi mille residenti in più». Loretta Lambertini, classe 1961, è sindaco di Granarolo, noto ai più per essere la patria del latte emiliano. Nel suo Comune, diecimilacento persone raccolte venti chilometri a nord-est di Bologna, i servizi sono buoni e la qualità della vita è alta. Ma chi ha scelto di viverci - perlopiù giovani in fuga dalla periferia - chiede i migliori servizi possibili: asili, piscine, biblioteche. Loretta veste la fascia di sindaco e nella borsa ha una maglietta: «Non sono uno spreco». Ieri era a Roma per protestare con 500 colleghi contro la Finanziaria.
Di tutte le nuove spese inserite nella manovra - circa nove miliardi di euro - quella per gli ottomila Comuni è l’unica strutturale: oltre alla restituzione del gettito perso finora, dall’anno prossimo riavranno 760 milioni, i tre quarti delle minori entrate. Come contropartita, Giulio Tremonti e Roberto Calderoli hanno però imposto l’antipasto della Carta delle autonomie: taglio del 20% ai consiglieri, tetto agli assessori, abolizione di direttori generali, difensori civici e circoscrizioni nei grandi Comuni.
Non solo tagli insostenibili - lo ammettono loro stessi - ma ai sindaci non piace l’idea di essere gli unici a pagare dazio alla riduzione dei costi della politica. Solo loro e non anche le Regioni, che dal nuovo Patto sanitario avrebbero ottenuto più del previsto. Lo fa intendere il sindaco di Milano: «Non possiamo che essere preoccupati per una manovra che taglia i costi a noi e non ad altri», dice Letizia Moratti, già irritata di suo per i 600 milioni ottenuti da Roma per ripianare il cronico deficit della capitale.
Mille Comuni dovranno attrezzarsi ai tagli delle poltrone entro pochi mesi: a marzo, con le Regionali, si vota fra gli altri il rinnovo dei consigli di Venezia, Mantova, Pavia, Lodi, Macerata. Ieri, durante un incontro a Palazzo Chigi con Gianni Letta e Calderoli, i vertici dell’Anci, Sergio Chiamparino e Osvaldo Napoli, hanno chiesto un ritocco all’insù delle risorse (almeno un centinaio di milioni) e il congelamento dei tagli a circoscrizioni e direttori generali. Il ministro della Semplificazione non è intenzionato a desistere, almeno fino a quando non sarà aperto il tavolo della riforma.
«Questa è una cura della patologia della democrazia», dirà in serata Calderoli di fronte all’Assemblea delle Province. «Non mi sento di sostenere che 130mila consiglieri e 36mila assessori debbano essere la necessaria rappresentatività del territorio». Di qui la decisione di Chiamparino di «rompere tutti i rapporti istituzionali» fino a nuovo ordine.
Del resto, dopo aver raggiunto un difficile equilibrio con il maxiemendamento approvato in Commissione, rimettere mano a quelle norme per il governo significherebbe riaprire una trattativa dentro e fuori la maggioranza su tutto il testo della Finanziaria in discussione in aula alla Camera. «Non si può più cambiare nulla», dice il relatore Pdl, Massimo Corsaro. L’opposizione - Pd, Idv e Udc - per non lasciare alla maggioranza l’alibi di chiedere la fiducia contro i suoi emendamenti, ieri ha ridotto ancora il numero delle proposte: saranno meno di 50. «La verità è che il ciclo di Berlusconi sta tramontando e questo crea tensioni al loro interno», sostiene il leader Pd Pierluigi Bersani.
«Lo prova il fatto - aggiunge il deputato Pierpaolo Baretta - che Lega e Pdl non hanno ancora ritirato tutti gli emendamenti al disegno di legge Bilancio», il provvedimento che accompagna la Finanziaria.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...