(ANSA) - MILANO - Motorini fuori legge in tutta Italia dal 1° luglio 2004, quando e' entrata in vigore
la legge 285 (decreto del 30 aprile 1992): l'articolo 97 abroga la precedente disposizione sulle vecchie targhe (contrassegno di identificazione) e prevede un certificato di circolazione e nuove targhe. Ma non esistono ne' i certificati ne' le nuove targhe.
Fino a mezzanotte il possessore del ciclomotore aveva una propria targa che poteva smontare e rimontare su diversi ciclomotori, e doveva esibire in caso di controllo un certificato di idoneita' tecnica rilasciata dalla casa costruttrice. La nuova legge dispone invece che ogni ciclomotore deve avere ''un certificato di circolazione contenente i dati di identificazione e costruttivi del veicolo, nonche' quelli della targa e dell'intestatario rilasciato dal Dipartimento per i trasporti terrestri'' e ''una targa che identifica l'intestatario del certificato di circolazione''.
La targa ''e' personale. Il titolare la trattiene in caso di vendita. La fabbricazione delle targhe sono riservate allo Stato''.
Pesanti le sanzioni: ''chiunque circola con un ciclomotore munito di targa non propria e' soggetto alla
sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 1.549,00 a Euro 6.197.00''.
In attesa dei nuovi certificati e delle nuove targhe, molti comandi hanno consigliato ai vigili urbani di applicare la vecchia norma, anche se essa e' di fatto abrogata. In un ordine di servizio (che si puo' leggere sul sito
www.poliziamunicipale.it ) il comandante dei vigili urbani di Firenze ricorda che
sono modificati gli articoli 97, 116, 170 e 180 del Codice della Strada, e aggiunge che ''per motivi di inadempienza da parte dei ministeri competenti, alcune delle modifiche non sono applicabili in quanto prive della normativa di attuazione''.
(ANSA). VO
01/07/2004 12:19
© Copyright ANSA
[Modificato da Etrusco 03/07/2004 20.23]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.