Lavorando si muore

Ultimo Aggiornamento: 29/02/2012 11:11
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12/11/2008 11:18

Morti bianche, siamo tutti responsabili
30 ottobre 2008| Elena Romanato

GLI INCIDENTI sul lavoro
I controlli sono più pressanti, ma il personale addetto ancora poco. E lo stillicidio di incidenti, mortali, gravi o lievi, continua. Pippo Delbono, l’attore e regista varazzino di fama europea, sta portando nei teatri del mondo il suo ultimo lavoro teatrale - con grande risonanza mediatica - “La menzogna”, ispirato dalla tragedia torinese della Thyssen Krupp. Delbono commenta i dati della nostra provincia per parlare a ruota libera oltre che di sicurezza sul lavoro, dello sfruttamento dei “nuovi schiavi” lavoratori stranieri sfruttati, ma anche di cementificazione, politica, cultura in provincia.

«Inizialmente ero in dubbio su questo lavoro – dice Pippo Delbono – la morte dei sette operai della Thyssen Krupp era già stato abbastanza strumentalizzato, mediatizzato all’estremo.
Nei confronti di fatti come questo si preferisce indulgere alla pateticità perché permette di evitare la drammatizzazione del dolore.
Poi ho capito che era un pretesto per partire da un fatto ed arrivare a parlare di qualcosa di più grande.
E ci si continua a chiedere perché le persone muoiono sul lavoro».

Le morti bianche non rispettano nessuno.
Ne sono vittima i savonesi come gli stranieri
; a inizio anno all’Italiana Coke di Bragno è morto un operaio di Saliceto. Tre giorni fa è morto un cittadino bosniaco, mesi fa un operaio albanese è caduto mentre lavorava sul terrazzo di un edificio a Maschio ed ora è immobile in un letto.
«Non è un caso che siano soprattutto gli extracomunitari, gli stranieri – prosegue Delbono – sono i più sfruttati, i più stanchi, i più disperati. I nuovi schiavi.
Siamo tornati ad essere una società schiavista che sacrifica gli uomini in nome del profitto».

Di chi è la responsabilità di queste morti?

Di chi dovrebbe garantire ambienti di lavoro sicuri,
dei controlli mancanti,
di norme spesso aggirate?

«Siamo tutti responsabili perchè ognuno di noi ha permesso che si formassero delle piccole menzogne
e non si è fatto nulla per evitare che diventassero menzogne sempre più grandi.
I sistemi di sicurezza sono inefficienti
, perchè imprese da quelle che operano nella nostra provincia a quelle in tutta Italia, devono fare profitto.
Investire in sicurezza toglie al profitto
e crea continuamente morti per il lavoro come quello dell’altro giorno».

Esiste una via d’uscita?
«Di solito in questi situazioni le cose proseguono finchè non si tocca il fondo.
Dobbiamo recuperare il senso dell’umano.
Al centro di tutto deve tornare l’essere umano e non il profitto.
... Per non toccare il fondo, al quale ci avvicinano queste morti, bisogna ripartire dalla cultura, ...».

SICUREZZA SUL LAVORO, SOLO 15 ISPETTORI IN PROVINCIA

PREVENZIONE è la parola chiave per combattere le morti bianche
associata alla parola informazione.

Due azioni necessarie per le quali le risorse ispettive sono insufficienti.

Per un totale di 24.418 aziende c’è solo una quindicina circa di “controllori”.
Nella provincia di Savona ad occuparsi dei controlli delle misure di sicurezza nelle aziende è la Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza - Psal che fa parte dell’Asl2.

Gli ispettori dello Psal intervengono su segnalazione ed esposti e su diretta segnalazione del Pronto Soccorso.
Rientrano nella categoria degli infortuni gravi quelli che prevedono oltre 30 giorni di prognosi. Ad oggi gli incidenti mortali sono 4, per due di essi non si sono rilevati elementi per procedere.

«La Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza (Psal) è organizzata in quattro sedi operative – dice Angelo Sergi, responsabile dello Psal - nei quattro distretti di divisione dell’Asl2;
il personale è composto da due medici, un chimico, un ingegnere, undici ispettori e due amministrativi.
Le aziende attive sul territorio sono 24.418 e per il lavoro che c’è da svolgere abbiamo risorse limitate.
A breve, su deroga della Regione, dovrebbe esserci l’assunzione di tre nuovi ispettori.
Contemporaneamente pensiamo di andare avanti agendo su tutti i settori ma occupandoci in particolare di quelli che emergono per pericolosità, primo fra tutti l’edilizia»

Il secondo aspetto fondamentale per combattere le morti bianche è l’informazione
che oltre ad essere rivolta alle aziende
recentemente è stata estesa anche agli istituti fidi formazione professionale.
«Abbiamo iniziato anni fa con attività di formazione nelle scuole superiori, in particolare negli istituti tecnici.
Negli istituti tecnici per geometri di tutta la provincia una nostra figura ha affiancato i docenti nell’istruzione degli studenti che possono in un futuro esser operativi nel settore edilizio. Nel 2007 su nostra iniziativa abbiamo organizzato un ciclo di lezioni per le classi quarte degli istituti tecnico professionali sulla sicurezza in ambienti di lavoro e sugli aspetti sanitari del lavoro, vedi malattie professionali.
Stiamo lavorando anche sul settore agricolo, il secondo per criticità.
Abbiamo fatto un’operazione di monitoraggio in 50 aziende alle quali è stato sottoposto un questionario.
Negli ultimi anni – prosegue il dottor Sergi - gli infortuni sul lavoro si sono ridotti ma questo non significa che si debba abbassare la guardia.
Recentemente siamo riusciti ad avere una copertura oraria più estesa per ciò che riguarda i controlli.
Abbiamo attivato un sistema ispettivo di turnazione che permette di effettuare controlli anche al di fuori orari di lavoro tradizionali e soprattutto il sabato mattina».

Per ciò che riguarda l’edilizia, il settore più a rischio, nel primo semestre 2008 lo Psal ha effettuato 491 sopralluoghi in 202 cantieri edili;
40 hanno avuto verbale con prescrizione e 8 sono stati sequestrati) e 219 tra imprese e lavoratori autonomi controllati con 1.236 notifiche pervenute.
Le richieste per infortunio sono state 8.

Nel settore non edilizio lo Psal ha controllato 77 imprese (15 nel settore industria, 6 agricoltura e pesca; 56 nel terziario) per un totale di 1.891 addetti. I verbali di contravvenzione sono stati 3.


30 ottobre 2008| Elena Romanato
ilsecoloxix.ilsole24ore.com/savona/2008/10/30/1101850595414-morti-bianche-siamo-tutti-responsabi...

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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