Dopo il ritiro del ricorso da parte di Toyota, sembrava che il caso della penalità inflitta a Jarno Trulli per il sorpasso ai danni di Lewis Hamilton in regime di safety car fosse andato in archivio. Invece, con un colpo a sorpresa, i commissari hanno riaperto il fascicolo.
I due piloti protagonisti della vicenda sono stati convocati alcune ore fa, per chiarire meglio la dinamica dell’accaduto, in base al fondato sospetto di un’interpretazione sbagliata dei fatti, emersa alla luce dei nuovi elementi
Ricordiamo che l’abruzzese effettuò la manovra credendo che il campione del mondo in carica avesse dei problemi alla sua monoposto, che procedeva a un ritmo particolarmente blando. Alla versione non venne dato troppo rilievo, ma ora le cose sono cambiate, dopo un attento esame delle conversazioni radio fra l’asso di Stevenage e i box della McLaren.
Da queste, inizialmente non messe agli atti, è emerso che Hamilton si fece superare volutamente dall’italiano, temendo di essere penalizzato per averlo scavalcato alcuni istanti prima. Sull’inglese e sul team di Woking pesa la responsabilità di non aver fornito tutti gli elementi utili a definire il quadro. Un comportamento contrario al regolamento. La terza piazza torna quindi all’italiano, mentre per l’avversario e la sua squadra una trasferta australiana a zero punti.
VA RIVISTO IL PUNTEGGIO DEL CONCORSO