Il mio articolo sulla gara da ilmediano.it
Napoli - Catania 1-0
Napoli: Iezzo 6, Cannavaro 6, Rinaudo 6, Contini 6, Maggio 5,5, Blasi 6,5, Gargano 6, Hamsik 5,5 (30' st Russotto s.v.), Vitale 5,5 (46' st Aronica s.v.), Denis 6, Lavezzi 6,5 (47' st Pazienza s.v.). A disp. Gianello, Montervino, Bogliacino, Pià. All. Reja 6
Catania: Bizzarri 7, Silvestre 6, Terlizzi 5,5, Silvestri 6, Izco 5,5 (33' st Baiocco s.v.), Bigianti 5,5 (27' st Ledesma), Carboni 6,5, Tedesco 6 (39' st Plasmati s.v.), Sardo 5,5, Morimoto 6, Mascara 6. A disp. Antenucci, Sabato, Dica, Martinez. All. Zenga 6
Arbitro: Celi di Campobasso 6
Marcatore: 35' st Maggio
Note: ammoniti Morimoto. Al 21' pt Bizzarri ha parato un rigore ad Hamsik
Soffre il Napoli. Strappa tre punti coi denti ad un Catania non bello, ma abbastanza solido da resistere fino all’ultimo all’esame “San Paolo”. E poco importa se la vittoria è di misura, i tre punti di oggi rilanciano il Napoli nei piani alti della classifica. Gli azzurri adesso sono terzi col Milan (impegnato però stasera all’Olimpico con la Roma) ed un punto davanti a Genoa e Fiorentina, oggi sconfitta in casa dal Lecce di Beretta.
Per la prima partita del 2009, Reja presenta la novità Vitale. L’esterno azzurro torna titolare dopo oltre un mese, l’ultima da titolare era stata a Bergamo. La notizia del giorno, però, è la presenza di Lavezzi, in dubbio fino all’ultimo per via dell’influenza, in attacco a far coppia con Denis.
Il nuovo anno regala una squadra vogliosa di ricominciare a correre in classifica, ma ancora imballata davanti. C’è poco movimento degli avanti azzurri per aprire le maglie della difesa siciliana, che non a caso preferisce la copertura degli spazi al pressing a centrocampo per contrastare gli azzurri. E non è quindi nemmeno un caso che l’unica occasione degna di nota fino alla mezz’ora sia una girata di Cannavaro, deviata fuori da un difensore, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Catania non punge più di tanto ed è Denis, in ombra fino a quel momento, a provare a svegliare gli animi: prima con un diagonale terminato a lato, poi ispirando Maggio e Lavezzi, con tiro deviato in angolo dell’argentino. L’ultimo brivido è una quasi “papera” di Bizzarri su conclusione dalla distanza di Vitale.
Nella ripresa sale in cattedra Lavezzi. Il Napoli spinge, è padrone del campo, ma è troppo impreciso quando deve arrivare a concludere. Così è Giacomo Tedesco a sfiorare il gol con un bolide dalla distanza su cui Iezzo non si fa trovare impreparato. Bizzarri non è da meno sulla conclusione di Hamsik a termine di una serpentina che aveva messo in difficoltà l’intera retroguardia etnea. Il portiere argentino si erge a vero eroe della gara quando poco dopo emula le gesta del connazionale Goichochea ai mondiali del ’90. Stessa porta dei rigori fatali agli azzurri di Vicini e stessa parata su tiro di Hamsik. Il Napoli ha il merito di non abbattersi, Reja capisce che è il momento di un’altra punta, allora dentro Russotto e fuori proprio Hamsik. Ma è ancora il Pocho a prendere per mano gli azzurri, mandando in rete Maggio a dieci dal termine. Scambio con Denis al limite dell’area e tocco preciso per l’esterno azzurro che a porta vuota deve solo appoggiare in rete.
Il Catania è troppo nervoso per poter provare la riscossa e l’ultima emozione della gara è la standing ovation che il popolo azzurro regala a Ezequiel Lavezzi al momento del cambio con Pazienza. «Pocho, Pocho…» risuona nel tempio di Fuorigrotta, l’ennesimo tributo d’amore di una città pronta ancora a sognare.
[Modificato da (bresa) 11/01/2009 20:22]