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S.S. Lazio 1900

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22/11/2010 15:24

Almeida? I numeri dicono Floccari

22.11.2010 14:48 di Daniele Baldini Fonte: Il Messaggero




Ma cosa manca a questa bella Lazio, per essere perfetta? Un bomber di razza. Un cecchino d’area rigore. Uno che quando ha una mezza occasione la butta dentro senza tanti ghirigori. Tolto Hernanes, l’unico giocatore che Edy Reja inseguiva e voleva tanto. Con tono per nulla polemico, ieri a Sky, a chi gli ricordava che la Lazio crea molto ma concretizza poco, il tecnico faceva notare che in squadra «non c’è uno che possa segnare 15-20 reti a stagione». Eppure Tare e Lotito questa estate hanno cercato tanto Acquafresca, Almeida (che piaceva parecchio a Edy) e Santa Cruz, vicinissimo a pochi giorni dalla fine del mercato. Poi naufragato per un dietrofront dello stesso Reja.
Ora però il bomber è tornato d’attualità. Che sia una presa di coscienza? O il tecnico della Lazio ha capito che sognare lo scudetto si può e quindi vorrebbe tanto provarci? Hugo Almeida il rinnovo col Werder non l’ha ancora firmato, dunque non resta che andare lì e trattare. Ma siamo proprio sicuri che dentro casa non ci sia già un attaccante che possa fare al caso della Lazio? I numeri portano al nome di Sergio Floccari. Già, proprio lui. Il bomber sottovalutato. Uno che in 27 gare di campionato con la Lazio ha segnato 13 gol, una rete ogni due partite. Il problema vero è che la punta di Vibo Valentia, che ha una grande tecnica, spesso fa un lavoro troppo sporco. Invece di fare il mediano in attacco, Sergio dovrebbe collocarsi in area, senza svariare e aspettare solo cross o palloni dai vari Hernanes, Mauri o lo stesso Zarate. Che è e rimane un gran giocatore, ma non certo un centravanti puro.

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22/11/2010 18:46

Re: Re: Re: Re:
radcla, 22/11/2010 14.44:



I presupposti ci sarebbero solo sulla carta (e nei sogni, appunto), Inter - Lazio dovrebbe essere tra le ultime partite del girone di ritorno, e per noi sarà già un successone se a quel punto saremo in lotta per entrare in Europa League.




Se per questo anche il Milan. Che va in Europa League anche arrivando primo !

Anzi : primultimo ! [SM=x44451]


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25/11/2010 16:48

Lazio-Inter, il gemellaggio non basta: trasferta vietata ai tifosi nerazzurri

25.11.2010 13:18 di Daniele Baldini Fonte: ansa - LaLazioSiamoNoi.it

Il Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive si è riunito questa mattina per decidere in merito alla gare considerate a rischio individuate dall'Osservatorio. Il Casms ha deciso che per il big match di campionato tra Lazio ed Inter del 3 dicembre ci sarà il «divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia».

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25/11/2010 17:23

Io sono diventato da 5 minuti un tifoso della Lazio.

Allora posso venire allo stadio a vedere Lazio - Inter, no ?

La trasferta è vietata solo ai tifosi dell'Inter residenti in Lombardia, non ai tifosi della Lazio residenti in Lombardia, no ?

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25/11/2010 20:18

Re:
sbandieratore-solitario, 25/11/2010 17.23:

Io sono diventato da 5 minuti un tifoso della Lazio.

Allora posso venire allo stadio a vedere Lazio - Inter, no ?

La trasferta è vietata solo ai tifosi dell'Inter residenti in Lombardia, non ai tifosi della Lazio residenti in Lombardia, no ?



Temo che un tifoso laziale che sia residente in Lombardia, e non abbia la famigerata Tessera del Tifoso, non possa acquistare il biglietto [SM=x44464]

Eppure stasera i tifosi dell'Albinoleffe li hanno fatti venire. In effetti loro non hanno combinato incidenti, come invece sono soliti fare gli interisti a Roma contro la Lazio ... [SM=x44463] Ah, che disposizioni stupide che si è inventato Maroni [SM=x44472] [SM=x44472]
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25/11/2010 20:24

Ultras e Sodalizio, torna il tifo organizzato: "Non è un passo indietro, la Nord non è un luna park"

25.11.2010 09:53 di Riccardo Mancini Fonte: LaLazioSiamoNoi.it

Torneranno a popolare le gradinate dell'Olimpico, come una volta, gli Ultras della Lazio in Curva Nord ed il Sodalizio in Tribuna Tevere. Un connubio che scenderà, per l'ennesima volta, al fianco della Lazio, domenica dopo domenica, a partire da Lazio-Catania. Ci saranno nuovamente loro a guidare il popolo biancoceleste, a condurlo per mano verso l'elite del tifo d'Italia e d'Europa. Ad inizio stagione, a malincuore, avevano preso la decisione di disertare Olimpico e trasferte: una scelta sofferta ma intrapresa per contestare l'attuale dirigenza della Lazio e per contrastare il provvedimento relativo alla Tessera del Tifoso. Così avevano spiegato attraverso alcuni comunicati. Ora, però, "è tempo di tornare", fanno sapere: "la Nord sta diventando un luna park, non si possono distruggere 30 anni di curva ad altissimi livelli". 




Questo il comunicato del gruppo Sodalizio (www.sodalizio.com): 

Non è un passo indietro !

Da inizio stagione, pur essendo solamente un’Associazione di tifosi Laziali, abbiamo fatto nostra la lotta che, giustamente, tutte le tifoserie avevano intrapreso contro la cosiddetta Tessera del tifoso. Abbiamo organizzato convegni, nella nostra sede, con avvocati ed esperti di settore, abbiamo organizzato mostre fotografiche, per fare vedere quello che è stato e potrebbe tornare ad essere il tifo Laziale, seppure in un settore non facile come quello della Tribuna Tevere, abbiamo cercato in tutti i modi di rendere partecipi il maggior numero di tifosi delle nostre iniziative, tramite la rubrica radiofonica ed il nostro sito, su tutte le contraddizioni che questa tessera evidenziava giornata dopo giornata.

Non è un passo indietro !

Dalla prima giornata di campionato, i nostri sforzi, la nostra costanza ed il nostro impegno sono stati dedicati ad uno scopo che ci sembrava più importante, perché non toccava solo il mondo del calcio, ma la dignità di ogni essere umano, sia esso tifoso di calcio o semplice libero cittadino. Abbiamo organizzato tavoli per le raccolte delle firme per la targa in Memoria di Gabriele Sandri in ogni parte della città e della regione. La frase: “ Mai più 11 novembre” è diventato il nostro slogan, perché simili gesti inconsulti non si ripetano mai più e nessuno debba in futuro piangere una vita stroncata, nel pieno del suo fulgore, in una maniera così assurda

Non è un passo indietro !


La storia ci insegna che tanti anni fa, i greci non riuscivano ad espugnare la città di Troia, in dieci anni i loro tentativi erano falliti miseramente, fino a quando Ulisse decise di far costruire il famoso cavallo di legno. La battaglia fu vinta con l’astuzia ma dall’interno della città nemica.

Ecco quindi che, dopo tante riunioni, riflessioni e discussioni, abbiamo deciso che la lotta contro la cosiddetta Tessera del tifoso, prosegue con altri mezzi e con altre modalità.

Prosegue, per quanto ci riguarda, all’interno dello stadio, in quella Tribuna Tevere che per anni è stata la nostra casa, dove siamo stati i primi a mettere una bandiera della nostra Lazio in un derby giocato in trasferta, che oggi è diventata un settore asettico e privo di quello spirito che per tanti anni ha incarnato il tifoso Laziale.

Non è un passo indietro !

Tifoso Laziale della tribuna tevere tu che hai accettato l’imposizione di una circolare che limita la libertà personale “difendendo” la tua scelta per amore verso i colori sociali hai dimostrato che poco interessa a te della passione e della storia della nostra tifoseria organizzata, nel derby e in tutte le partite casalinghe tu tesserato non hai esposto nessun striscione verso quello che dici di amare, e vedere un settore che cercava con il naso all’insu’ un “aquila nel cielo”…..ci è sembrato veramente ridicolo e per questo torniamo a colorare il nostro settore e continuare la nostra storia…quella della NOSTRA GLORIOSA tifoseria organizzata.


BATTE ANCORA IL VECCHIO CUORE BIANCOCELESTE!

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25/11/2010 20:37

Coppa Italia, agli ottavi
sarà derby Roma-Lazio




I biancocelesti battono 3-0 l'Albinoleffe all'Olimpico e si qualificano per il prossimo turno. In rete Garrido su punizione, Stendardo e Del Nero. Da stabilire ancora la data della sfida con i giallorossi, ma è probabile che si giochi il 12 gennaio













[Modificato da radcla 25/11/2010 20:37]
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26/11/2010 14:25

Re: Re:
radcla, 25/11/2010 20.18:



Temo che un tifoso laziale che sia residente in Lombardia, e non abbia la famigerata Tessera del Tifoso, non possa acquistare il biglietto [SM=x44464]

Eppure stasera i tifosi dell'Albinoleffe li hanno fatti venire. In effetti loro non hanno combinato incidenti, come invece sono soliti fare gli interisti a Roma contro la Lazio ... [SM=x44463] Ah, che disposizioni stupide che si è inventato Maroni [SM=x44472] [SM=x44472]



A me Maroni sembra di più di uno : Du' Maroni ... [SM=x44513]


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Naturphilosopher Ethilista
26/11/2010 18:08

Silenzio di molti media sui cori razzisti contro il portiere di colore dell'Albinoleffe, Stefano Layeni.
Fosse successo a campi invertiti ci avrebbero fatto un pistolotto di ore sul razzismo delle tifoserie del nord.

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26/11/2010 19:13

Re:
Avadoro, 26/11/2010 18.08:

Silenzio di molti media sui cori razzisti contro il portiere di colore dell'Albinoleffe, Stefano Layeni.
Fosse successo a campi invertiti ci avrebbero fatto un pistolotto di ore sul razzismo delle tifoserie del nord.




c'erano 3 mila spettatori totali, in curva ce ne saranno stati 500 non di più. In tv io non ho sentito nulla ma se anche qualcuno avesse fatto qualche coro razzista, si sarebbe trattato di un centinaio, al massimo, di deficenti. Ciò non li giustifica, ma giusto per ridurre l'eventuale fenomeno a quello che è.
Poi vedremo dalle sanzioni del giudice sportivo l'entità di questi cori, ma alla Lazio è da tempo che non danno più multe per questi fatti.

Che poi in curva ci siano i gruppi fascisti è, purtroppo, un altro discorso. [SM=x44464]
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26/11/2010 19:14

Re:
Avadoro, 26/11/2010 18.08:

Silenzio di molti media sui cori razzisti contro il portiere di colore dell'Albinoleffe, Stefano Layeni.
Fosse successo a campi invertiti ci avrebbero fatto un pistolotto di ore sul razzismo delle tifoserie del nord.




c'erano 3 mila spettatori totali, in curva ce ne saranno stati 500 non di più. In tv io non ho sentito nulla ma se anche qualcuno avesse fatto qualche coro razzista, si sarebbe trattato di un centinaio, al massimo, di deficenti. Ciò non li giustifica, ma giusto per ridurre l'eventuale fenomeno a quello che è.
Poi vedremo dalle sanzioni del giudice sportivo l'entità di questi cori, ma alla Lazio è da tempo che non danno più multe per questi fatti.

Che poi in curva ci siano i gruppi fascisti è, purtroppo, un altro discorso. [SM=x44464]
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26/11/2010 19:36

Re:
Avadoro, 26/11/2010 18.08:

Silenzio di molti media sui cori razzisti contro il portiere di colore dell'Albinoleffe, Stefano Layeni.
Fosse successo a campi invertiti ci avrebbero fatto un pistolotto di ore sul razzismo delle tifoserie del nord.



Al nord sarà sempre impossibile essere più razzisti che al sud, e spiego subito il perchè.
Facciamo finta che siamo tutti razzisti, dal nord al sud.
Ora : al nord su 100 persone, 70 sono originarie del nord, 30 sono originarie del sud. Quindi, i razzisti che non possono vedere il sud, al limite, arrivano ad un 70% al massimo. ( percentuali a caso, grosso modo, per dire che ci sono tanti che hanno le origini al sud ).
Al sud, su 1000 persone, 7 sono originarie del nord, 993 del sud. Quindi, saranno il 99,3 per cento delle persone a non poter vedere il nord.

Quindi : vince il Sud per percentuale di razzisti ! [SM=x44452]

Ovvio : si scherza.
Io non parlerei di razzismo, ma di pregiudizi razziali. Che è diverso.
Tradotto : avere dei giudizi prima, per quanto riguarda una razza ( = popolo ) è diverso dall'odiare un popolo, per razzismo.
Per assurdo, il pregiudizio potrebbe anche essere migliore risptto al giudizio finale.

Comunque, per esperienza, posso dire che al sud gente che ha pregiudizi ce n'è tanta. E ce n'è tanta anche che non fa autocritica riguardo i posti delle sue origini.
Provate a parlare male ad un Napoletano di Napoli se siete del nord, salta fuori che sei della Lega, anche se voti Bertinotti !!!
Provate a parlare male ad un milanese ( sempre a riuscire a trovarlo, però, un milanese ... ) di Milano, e dire che c'è solo cemento. Ti risponderà : d'altra parte è così.

Io ero a Napoli, per sbaglio ho pronunciato la parola Napoli, e sono stato etichettato come razzista legaiolo ! Solo a pronunciare la parola Napoli.

Se non è razzismo questo ...

Vado a Roma con una mia amica ... conosciamo tre ragazzi di Roma ...

" eh, ma voi al Nord non ci sapete fare con le donne, non siete galantuomini, non avete le accortezze e le gentilezze che abbiamo qua noi a Roma ... noi siamo più romantici e bla e bla e bla "

E questi non sono pregiudizi ?

No, perchè sembra che i pregiudizi ci siano solo al Nord ...

Tutto il mondo è paese ! [SM=x44464]


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26/11/2010 22:34

Re: Re:
sbandieratore-solitario, 26/11/2010 19.36:



Al nord sarà sempre impossibile essere più razzisti che al sud, e spiego subito il perchè.
Facciamo finta che siamo tutti razzisti, dal nord al sud.
Ora : al nord su 100 persone, 70 sono originarie del nord, 30 sono originarie del sud. Quindi, i razzisti che non possono vedere il sud, al limite, arrivano ad un 70% al massimo. ( percentuali a caso, grosso modo, per dire che ci sono tanti che hanno le origini al sud ).
Al sud, su 1000 persone, 7 sono originarie del nord, 993 del sud. Quindi, saranno il 99,3 per cento delle persone a non poter vedere il nord.

Quindi : vince il Sud per percentuale di razzisti ! [SM=x44452]

Ovvio : si scherza.
Io non parlerei di razzismo, ma di pregiudizi razziali. Che è diverso.
Tradotto : avere dei giudizi prima, per quanto riguarda una razza ( = popolo ) è diverso dall'odiare un popolo, per razzismo.
Per assurdo, il pregiudizio potrebbe anche essere migliore risptto al giudizio finale.

Comunque, per esperienza, posso dire che al sud gente che ha pregiudizi ce n'è tanta. E ce n'è tanta anche che non fa autocritica riguardo i posti delle sue origini.
Provate a parlare male ad un Napoletano di Napoli se siete del nord, salta fuori che sei della Lega, anche se voti Bertinotti !!!
Provate a parlare male ad un milanese ( sempre a riuscire a trovarlo, però, un milanese ... ) di Milano, e dire che c'è solo cemento. Ti risponderà : d'altra parte è così.

Io ero a Napoli, per sbaglio ho pronunciato la parola Napoli, e sono stato etichettato come razzista legaiolo ! Solo a pronunciare la parola Napoli.

Se non è razzismo questo ...

Vado a Roma con una mia amica ... conosciamo tre ragazzi di Roma ...

" eh, ma voi al Nord non ci sapete fare con le donne, non siete galantuomini, non avete le accortezze e le gentilezze che abbiamo qua noi a Roma ... noi siamo più romantici e bla e bla e bla "

E questi non sono pregiudizi ?

No, perchè sembra che i pregiudizi ci siano solo al Nord ...

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Veramente si parlava di razzismo vero il portiere di colore dell'Albinoleffe. Stavolta non era verso i meridionali o viceversa.
Ava diceva solo che verso le curve del nord, secondo lui, viene usato un metro di giudizio più severo, dalla stampa.

Ebbene, la curva della Lazio, che personalmente non assolvo, è già stata messa fin troppo in evidenza per questi suoi comportamenti.
Sconti non gliene hanno mai fatti, ed è giusto così. Ma ieri non mi è sembrato proprio che si siano ripetuti certi cori razzisti, o se vi sono stati provenivano solo da un gruppetto che definirlo sparuto sarebbe già un eufemismo. Anche perché lo stadio era un deserto, e basta una sola persona che urla e già si sente ovunque!
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27/11/2010 00:37

Re: Re: Re:
radcla, 26/11/2010 22.34:




Veramente si parlava di razzismo vero il portiere di colore dell'Albinoleffe. Stavolta non era verso i meridionali o viceversa.
Ava diceva solo che verso le curve del nord, secondo lui, viene usato un metro di giudizio più severo, dalla stampa.

Ebbene, la curva della Lazio, che personalmente non assolvo, è già stata messa fin troppo in evidenza per questi suoi comportamenti.
Sconti non gliene hanno mai fatti, ed è giusto così. Ma ieri non mi è sembrato proprio che si siano ripetuti certi cori razzisti, o se vi sono stati provenivano solo da un gruppetto che definirlo sparuto sarebbe già un eufemismo. Anche perché lo stadio era un deserto, e basta una sola persona che urla e già si sente ovunque!



Il rassista non è del nord, o del sud, dell'Inter o della Lazio, di destra o di sinistra, di sopra o di sotto.

E' razzista e basta. [SM=x44463]

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28/11/2010 23:15

Quello di oggi, specie se abbinato al pareggio di domenica scorsa, potrebbe apparire come un ridimensionamento.

Io non condivido.

Nessuno avrebbe pensato che saremmo potuti essere secondi, con 27 punti, dopo 14 giornate. L'obiettivo principale, per questo anno, lo stiamo raggiungendo alla grande. La squadra sta giocando bene, a tratti da spettacolo puro, abbiamo ritrovato giocatori come Mauri, Zarate, Radu, Lichtsteiner, Ledesma, che sembravano avessero ormai già passato i loro momenti migliori.
I nuovi acquisti dello scorso anno a gennaio, e quelli della scorsa estate, stanno migliorando sempre più.
Forse potremo lottare per un posto europeo, ed in tal senso, il solo Palermo ci ha oggi recuperato dei punti.

Per me tutto questo è un successone.

Che poi si poteva fare di più, sono d'accordo. Ma tutti potevano fare di più. Solo la squadra che dovesse vincere 38 partite in un campionato, sarebbe sollevata dall'obbligo di poter fare di più. Chiunque non vincesse 38 partite, potrà fare di più.
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29/11/2010 00:13

Re:
radcla, 28/11/2010 23.15:

Quello di oggi, specie se abbinato al pareggio di domenica scorsa, potrebbe apparire come un ridimensionamento.

Io non condivido.

Nessuno avrebbe pensato che saremmo potuti essere secondi, con 27 punti, dopo 14 giornate. L'obiettivo principale, per questo anno, lo stiamo raggiungendo alla grande. La squadra sta giocando bene, a tratti da spettacolo puro, abbiamo ritrovato giocatori come Mauri, Zarate, Radu, Lichtsteiner, Ledesma, che sembravano avessero ormai già passato i loro momenti migliori.
I nuovi acquisti dello scorso anno a gennaio, e quelli della scorsa estate, stanno migliorando sempre più.
Forse potremo lottare per un posto europeo, ed in tal senso, il solo Palermo ci ha oggi recuperato dei punti.

Per me tutto questo è un successone.

Che poi si poteva fare di più, sono d'accordo. Ma tutti potevano fare di più. Solo la squadra che dovesse vincere 38 partite in un campionato, sarebbe sollevata dall'obbligo di poter fare di più. Chiunque non vincesse 38 partite, potrà fare di più.



Se una vince 38 partite, cioè tutte, può fare sempre di più. Fare un gol di più, invece di prendere un palo o una traversa, magari. [SM=x44452]


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29/11/2010 00:37

Re: Re:
sbandieratore-solitario, 29/11/2010 0.13:



Se una vince 38 partite, cioè tutte, può fare sempre di più. Fare un gol di più, invece di prendere un palo o una traversa, magari. [SM=x44452]






ero più che certo che la mia osservazione sulle 38 vittorie avrebbe suscitato un tuo intervento [SM=x44452]

In qualche modo ti ho dato un assist [SM=x44461]
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29/11/2010 16:40

Prima difesa e settimo attacco: la doppia faccia della Lazio e i motivi del rallentamento

29.11.2010 14:01 di Daniele Baldini Fonte: Daniele Baldini - LaLazioSiamoNoi.it



Prima difesa del campionato e settimo attacco con Udinese e Cagliari. Basterebbero i numeri per spiegare pregi e difetti della seconda forza del campionato. Nelle prime 14 giornate la Lazio ha costruito le sue fortune sull’organizzazione difensiva del suo collettivo. Equilibrio, compattezza, “intensità” per usare un termine caro ad Edy Reja. Tutte caratteristiche che hanno fatto dei biancocelesti la retroguardia meno battuta (insieme all’Inter ed al Chievo che ha però una partita in meno) con appena 11 reti subite. Poche, soprattutto se si considera il fatto che 5 sono arrivate da calcio piazzato (4 rigori e colpo di testa su angolo di Silvestre), due da prodezze dalla distanza (Mudingayi e Parolo) e appena 4 a causa di errori individuali e di posizionamento. Simile la dinamica dei due colpi di testa vincenti di Matri e di Crespo (mancata copertura sull’out sinistro di Radu ed anticipo aereo su Dias e Biava), mentre il provvisorio 1-0 di Ibrahimovic in Lazio-Milan è stato dovuto ad un mancato anticipo di Dias sullo svedese, che ha poi potuto puntare la porta di Muslera. Colpevole l’estremo difensore uruguaiano, invece, in occasione dell’uscita maldestra di “Marassi” contro la Sampdoria che portò al pallonetto beffardo Guberti. Sporadici episodi che non macchiano il primo scorcio di stagione altamente positivo della retroguardia, che ha trovato nella coppia Biava-Dias una guida sicura e convincente, ma aiutata con continuità dallo schermo centrale composto il più delle volte da Brocchi e Ledesma.




Se la fase difensiva è da grande squadra, in avanti qualcosa Reja deve rivedere, nonostante la buona vena di Mauri, Zàrate, Hernanes e Floccari. Nelle ultime 5 giornate la Lazio ha rallentato rispetto al fragoroso avvio di campionato, collezionando solo 5 punti. Un magro bottino da addebitare soprattutto alle difficoltà riscontrate in zona realizzativa: appena 4 centri (nel complesso sono 16), di cui 2 realizzati nello scontro diretto contro il Napoli. L’unica delle ultime uscite in cui Floccari e compagni sono riusciti ad arrivare a dama con azioni manovrate. Studiata soprattutto l’azione della prima rete, in cui una veloce verticalizzazione di Mauri ha portato Zàrate a bruciare il terzetto difensivo azzurro ed a beffare De Sanctis. Molto più estemporanea ed improvvisata da qualità individuali il fraseggio tra Hernanes e lo stesso argentino che hanno portato al 2-0 Floccari. Nelle restanti 4 partite dello spezzone preso in esame, la Lazio è rimasta all’asciutto contro Roma e Cesena, contro le quali ha creato pochissimi palle gol, ed ha segnato una sola rete rispettivamente al Parma e al Catania. Su calcio piazzato nella prima circostanza e su iniziativa individuale di Hernanes contro gli etnei. Molte delle sorti offensive della Lazio sono affidate ad intuizioni del singolo: in questo contesto, quando Mauri e compagni sono costretti a tirare il fiato lo scotto da pagare è molto alto.

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01/12/2010 23:57

Contro l'Inter con la spinta del pubblico, superata quota 30 mila...
Annullato divieto di vendita residenti Lombardia


01.12.2010 09:45 di Marco Valerio Bava Fonte: Corriere dello Sport/ssazio.it - LaLazioSiamoNoi.it



AGGIORNAMENTO ORE 19,00 - Sono 20.000 i tagliandi venduti ad oggi della gara Lazio-Inter del 3/12.




ORE 9,00 - L'Olimpico si mette l'abito delle grandi occasioni, Lazio-Inter rischia di far registrare numeri che da tempo non si vedevano. Solo ieri sono staccati 6000 tagliandi, il totale è arrivato a 15000 e la distribuzione andrà a vanti fino a venerdì sera. Contando i 12.500 abbonati all'Olimpico hanno già prenotato il loro posto 27 mila supporter. a questo ritmo si conta di superare le 50 mila presenze. Inoltre la questura ha revocato la limitazione che era stata decisa per i tifosi nerazzurri residenti in Lombardia.



NOVITA'




La S.S. Lazio Spa comunica che, il divieto della vendita dei tagliandi della gara Lazio-Inter del 3/12 ai residenti della regione lombardia, è stato eliminato.

 



VENDITA



La S.S. Lazio comunica che, da mercoledi 24 novembre alle ore 12:00, saranno messi in vendita i tagliandi della gara di Campionato LAZIO - Inter in programma venerdi 3 dicembre 2010 alle ore 20:45.



I tagliandi si potranno acquistare presso:




- i nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco



- le ricevitorie della Lottomatica vedi mappa



I possessori degli abbonamenti CUCCIOLONE, solo dal 24 novembre al 29 novembre, avranno il diritto di acquistare sullo stesso posto, un tagliando al costo di 1 €., nei Lazio Style 1900 e nei punti vendita Lottomatica.



Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare un documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Ciò vale anche per i minorenni per i quali è necessario esibire il documento di identificazione rilasciato dal Comune (ad es.: Stato di famiglia con foto; Certificato di Nascita con foto) od il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne). Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro. Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.




Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che il punto vendita dei biglietti più vicino allo Stadio Olimpico è il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita a partire dalle ore 10:00.



Settori e prezzi:



S E T T O R E

INTERO

INTERO 1900 


RIDOTTO (*)

RIDOTTO 1900 (*)



TRIBUNA D'ONORE CENTRALE

130 €.

120 €.


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TRIBUNA MONTE MARIO

80 €.

74 €.


55 €. 

50 €. 



TRIBUNA TEVERE TOP

60 €.

55 €.


44 €. 

40 €. 



TRIBUNA TEVERE

44 €.

40 €.


27 €. 

24 €.



TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE

20 €.

18 €.


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TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE - ACCOMPAGNO

20 €.

18 €.


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CURVA NORD - CURVA SUD

20 €.

18 €.


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DISTINTI NORD EST - NORD OVEST - SUD EST

20 €.

18 €.


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SETTORE OSPITI - DISTINTI SUD OVEST

20 €.

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Le tariffe 1900, sono riservate ai soli possessori della tessera del tifoso o della ricevuta di richiesta della S.S. LAZIO MILLENOVECENTO che non hanno sottoscritto l'abbonamento per la stagione calcistica 10/11.



 




(*) Possono acquistare un biglietto ridotto i ragazzi alti tra il metro ed il metro e mezzo. I bambini di altezza inferiore al metro accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.



 



RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DAL PREFETTO DI ROMA:



- nessuna.






SETTORE OSPITI: Sarà possibile acquistare, fino alle ore 19:00 di giovedi 2 dicembre, i tagliandi per il SETTORE OSPITI presso le ricevitorie di tutta Italia della Lottomatica, presentando un documento di riconoscimento, la Tessera del Tifoso o la ricevuta di richiesta della stessa. 

OFFLINE
02/12/2010 00:05

Luci a Formello, parla il Profeta: “Siamo forti, possiamo restare in alto… Contro l’Inter gara speciale”… Poi la profezia: “Alla fine del campionato saremo tutti felici!”


01.12.2010 15:00 di Daniele Baldini Fonte: Daniele Baldini - LaLazioSIamoNoi.it



FORMELLO – Luci in sala, parla il Profeta. Finalmente davanti a taccuini e telecamere del quartier generale capitolino, verrebbe da dire. Non che nei primi tre mesi e mezzo di Lazio non abbia trovato il modo di divulgare le sue profezie, ma in Italia sono giunte sempre di rimbalzo, scremate da traduzioni e soprattutto senza la possibilità di interpretare gesti e sguardi. Dal 13 agosto, giorno della presentazione ufficiale, ad oggi ne sono passati di giorni, di giocate. “Doppi passi”, rifiniture ficcanti e decisive, intuizioni geniali, prodezze a tinte verde-oro condite da tre reti (due delle quali decisive) e una doppia capriola volante che ha fatto girare la testa al tifoso biancoceleste. Con il suo sbarco nella Capitale, il Mondo Lazio ha ripreso finalmente la tonalità dei momenti migliori, ha messo in un cantuccio il solito karma iettatorio, ha sciolto le catene del pessimismo, aprendo le porte alla sua genuina creatività. Un pizzico di spavalderia è tornata a saporire la ribalta dei biancocelesti che intorno al suo numero 8 hanno costruito le fortune di un inizio di stagione da incorniciare. Dall’arrivo in completo bianco stile anni 80 al secondo posto in classifica. E’ l’occasione per riavvolgere il nastro e per stilare un primo bilancio della sua nuova esperienza laziale. L’ha fatto sfoggiando un italiano sofferto ma apprezzabile, con il consueto sorriso genuino: “Sono soddisfatto, ma si può ancora fare meglio – ha spiegato Hernanes - . Quando sono arrivato dovevo imparare troppe cose, dovevo adattarmi al calcio italiano, la lingua, la cultura. Adesso penso di poter dire di aver fatto delle buone partite. Oggi la nostra squadra è in una buona posizione in classifica. Sono soddisfatto, ma non completamente. Sia io personalmente che la squadra in generale possiamo migliorare”.




Non si nasconde, è consapevole delle difficoltà del calcio italiano, ma per il momento si gode l’avvio convincente e non esclude i traguardi più importanti: “La nostra mentalità è molto chiara: partita dopo partita dobbiamo cercare di dare il massimo e di vincere. La nostra volontà è quella di restare lì dove siamo ora, poi alla fine tireremo le somme e capiremo dove possiamo arrivare. Noi siamo forti, siamo secondi, dobbiamo lottare per restare in questa posizione. Il nostro obiettivo è questo e faremo di tutto per centrarlo”.



Dopo molti tentativi contro il Catania è tornato a gonfiare la rete con una bella conclusione dalla distanza: “Era tanto che non riuscivo a segnare da fuori area, questa è la mia caratteristica principale Domenica ci sono finalmente riuscito, serviva sia a me che alla squadra, che fino all’incontro con il Catania non era mai riuscita a segnare in questo modo. Questa è la mia specialità e posso fare ancora meglio”.



Esterno di destra, trequartista, centrocampista: sul suo ruolo da quando è arrivato alla Lazio si è discusso molto: “Il mister mi ha sempre chiesto dove avrei preferito giocare, io ho sempre detto che per me andava bene qualsiasi posizione del campo. Dicevo sempre si e lui ci ha anche scherzato sopra. Nella prima partita con la Sampdoria ho giocato esterno ed al mister è piaciuta questa soluzione. Poi mi ha schierato al centro, inizialmente è andata bene, ma dopo alcune partite ero poco al centro della manovra, toccavo poco la palla. Allora il mister mi ha spiegato che secondo lui sarei stato più al cento del gioco tornando a partire sulla destra ed in questa posizione mi sono trovato bene”.




Partirà in quella zona di campo anche venerdì sera, quando allo stadio Olimpico arriverà l’Inter campione d’Europa: “Sarà una gara difficile, perché l’Inter è una grande squadra, ma noi cercheremo di fare una buona prestazione. Vediamo se riusciremo a vincere, sarebbe molto importante ma sarà molto dura. Ce la metteremo tutta. E’ vero che loro hanno qualche assenza da sopportare, ma visto il loro organico questo non è un problema. Se all’Inter manca un giocatore ne entra uno migliore. Con il Parma hanno vinto nonostante mancassero 7 giocatori”. In passato è stato ad un passo dal vestire la maglia nerazzurra: “Non so se posso dire che sarei potuto andare all’Inter, certamente è una partita speciale, è inevitabile che lo sia quando si gioca contro squadre così forti”.



Quella contro la formazione di Benitez sarà la sua 58esima partita da gennaio a questa parte, ma assicura: “Sto bene, sono ancora giovane, posso giocare molte gare nel corso di un anno. In Brasile sono stato abituato a giocare molto”.



Per tenersi in condizione e per continuare a migliorare si affida da anni ad un personal trainer: “Quando io sono arrivato al San Paolo dal Recife ho iniziato a giocare con una grande squadra, ma ho trovato tante difficoltà, perchè ero piccolo fisicamente e magro, mentre i giovani della mia stessa età erano più grandi. Dovevo imparare altre tecniche che mi potessero differenziare. Per questo ho cercato una persona che mi potesse aiutare crescere”.






Il suo processo di adattamento al calcio italiano è ancora in corso: “Rispetto al Brasile è senza dubbio molto tattico e molto fisico. Per me è stata una sorpresa: quando sei in possesso del pallone il difensore cerca di togliertelo in tutti i modi, anche usando le braccia e dandoti calci. Fa di tutto per prendertela, ma gli arbitri non fischiano fallo. Questo è un aspetto a cui mi devo abituare, altrimenti si perdono troppi palloni”.



L’ultima battuta non poteva non essere che una profezia: “Dove arriverà la Lazio? In una posizione che renderà tutti felici”. Parola del Profeta…




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