Il milan si chiama così, credo, anche perché nel dialetto locale la città di Milano viene chiamata Milan.
Tralascio l'equazione Roma = Rom, perché troppo a rischio di razzismo, e io non lo sono affatto.
Quanto al resto, noi siamo i primi ad aver giocato a calcio a Roma, indipendentemente dal palmares. Quest'ultimo è poi "dopato" dallo scudetto del '42, voluto da Mussolini, in piena guerra dove nessuno aveva o poteva schierare squadre decenti in campo, per ovvi motivi.
- La Roma in B più di noi? Ahahahah .... noi abbiamo avuto 11 anni di B nella nostra ultracentenaria storia, la loro è ferma ad 80 anni, e sono stati i primi a portare la serie B a Roma. E comunque, se noi abbiamo fatto sei campionati in B e loro solo 1, occorre anche considerare che noi abbiamo giocato a calcio 27 anni e loro non esistevano, neanche in terza categoria!
- La Champions League spero che un giorno riusciremmo a vincerla, certo non nel breve tempo, ma noi abbiamo trofei internazionali (una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea), loro non hanno nulla in Europa che sia riconosciuto dall'Uefa.
- Coppa Italia. E vabbè, sei tu il primo a chiamarla la coppa delle riserve. E comunque pur avendone di meno (ma compensando con i più prestigiosi trofei europei), non siamo distanti anni luce.
- Gli inni? Mi parli di quelli che ha scritto un cantante di Campobasso?
Noi abbiamo bellissimi inni, scritti da romani e cantati da tutto lo stadio, ad iniziare da uno dei più recenti "Non mollare mai" copiato da tutte le tifoserie d'Italia, per poi andare indietro nel tempo. Soprattutto con le tante canzoni che ci ha dedicato
Aldo Donati, che ora sta soffrendo con un'emorragia cerebrale, e al quale tutti gli amanti della buona musica, non solo i tifosi laziali, gli augurano di poter superare questo bruttissimo momento.
Tra tutte, io, però, preferisco questa che non è un inno ma una canzone d'amore per la Lazio e la città di Roma:
Me so' svejato presto stammattina
la Lazio gioca a casa
ancora c'è la brina
er fatto è che de sabato
la notte dormo poco
me giro e me rigiro
poi me dicono che è 'n gioco
Due passi in centro,
un cornetto e un cappuccino
l'edicola di fronte
nun ce spenno più un quatrino
E ora d'annà ar campo
io c'abito vicino
io a Roma ce so' nato
ce vado in motorino
Città de Roma te vojo bene
er Tevere me scorre nelle vene
NUN PO' ESSE CHE CON ''LA''
c'hanno rovinato 'na città
è dai tempi de Nerone
già giocavano a pallone
come noi 'nnaveno a punti
solo pe' te Caput Mundi
E poi tutta la gente
in mezzo a tanti amici
in campo una legione
che stritola i nemici
e me ne rivado ar centro
co' la bandiera al vento
cor foco che c'ho dentro
fa freddo e nun lo sento
Arrivo qui a San Pietro
che il papa ce vò bene
dà la benedizione
so gioie e nun so pene
E poi ritorno a casa
c'ho fame e so contento
te guardo sei più bella
lo sai che avemo vinto
Città de Roma te vojo bene
er Tevere me scorre nelle vene
NUN PO' ESSE CHE CON ''LA''
c'hanno rovinato 'na città
sta tranquilla c'è la Lazio
che gira er monno e te fa grande
Lazio, celeste e bianca
'na nuvola ner cielo pija la forma dell'aquila gigante!