Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

Silvio Berlusconi : carrellata storica di fatti, misfatti, artefatti

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2014 21:14
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 74.324
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
13/03/2008 14:26


BERLUSCONI VENDE, SILVIO COMPRA: TRA TITOLI E DIVIDENDI, “INCASSANO” 180 MILIONI
– IL “SISTEMA HOLDING” DELLA FAMIGLIA DI ARCORE: A MARINA 16 MLN, PIERSILVIO E LA “TERZA GENERAZIONE” ACCANTONANO…



Simone Filippetti e Marigia Mangano per “Il Sole 24 Ore”

Una «stretta» nei dividendi, ma in compenso qualche piccolo escamotage per incassare un po' di liquidità.
E così se la famiglia Berlusconi l'anno scorso è andata al «risparmio», il Cavaliere meno: rimescolando un po' le carte nel libro soci delle sue holding, vende (a sé stesso) titoli e incassa 127 milioni.


Così il «sistema holding» della famiglia di Arcore (Holding Italiana Prima, Seconda, Terza, Quarta, Quinta, Ottava e Quattordicesima) si presenta proprio così alla fine del 2007. Le sette società che controllano Fininvest – la holding a cui fanno capo Mediaset, Mondadori, Mediolanum e l'Ac Milan – hanno stretto i rubinetti delle cedole, quanto basta per distribuire alla famiglia un assegno complessivo di "appena" 69 milioni, un terzo dei 247 milioni del 2006.


Marina Berlusconi ZOOM

Soltanto l'ex premier e la primogenita Marina (presidente di Fininvest) hanno deciso di distribuire gran parte dell'utile, mentre Piersilvio e la terza generazione rappresentata da Barbara, Eleonora e Luigi (i tre figli di Veronica Lario), hanno preferito accantonare. Tanta parsimonia, però, fa da contraltare a conti record per le sette holding: grazie ai dividendi pagati da Fininvest, le società nel loro insieme hanno segnato un utile complessivo pari a 232 milioni, in crescita rispetto ai 211 registrato nel 2006 e , in gran parte, parcheggiato in cassa.

SILVIO GENEROSO CON SE STESSO
Nel 2007 le quattro holding che fanno capo a Silvio Berlusconi hanno messo a segno un utile aggregato di 146 milioni.
Buona parte della liquidità è però rimasta nelle finanziarie:
solo la Holding Italiana Seconda e Terza hanno deciso di distribuire dividendi. In tutto, la cedola deliberata è pari a 53 milioni di euro contro i 215 milioni dell'anno prima. Ma è bastato spostare di poco l'assetto azionario di due delle quattro holding – quelle che non hanno distribuito dividendi – per recuperare la «differenza ».




Barbara Berlusconi con Nicolò Cardi
© Foto U.Pizzi

Secondo quanto emerge dalle relazioni di bilancio, la Holding Italiana Prima ha autorizzato l'acquisto di azioni proprie per il 4,07% del capitale. Ora, il 100 per cento di questa società fa capo all'ex premier. Dunque, chi vende è lo stesso Berlusconi che incassa 59,4 milioni di euro. Stesso copione per la Holding Italiana Ottava. In questo caso la "compravendita" ha interessato il 4,27% a un prezzo pari a 68,5 milioni. Ricapitolando, tra dividendi (53 milioni) e cessione dei titoli (127 milioni), il Cavaliere ha incassato 180 milioni di euro.

I DESTINI DI MARINA E PIERSILVIO
Strade diverse, invece, per i due figli maggiori di Berlusconi:
a Marina, socia di Fininvest al 7,65% tramite la Holding Italiana Quarta
, è in arrivo un assegno da 16 milioni, quasi tutto l'utile del 2007 (17,7 milioni), mentre i rimanenti 1,7 milioni andrannoa rafforzare le riserve straordinarie.
Ha deciso, al contrario, di fare provvista Piersilvio, vicepresidente di Mediaset: la Holding Italiana Quinta, titolare di una quota Fininvest identica alla Quarta, ha deciso di non pagare cedole al suo azionista, ma di tenere in casa tutto l'utile, pari a 18,8 milioni, andando a irrobustire le riserve straordinarie.


Eleonora Berlusconi
Foto da Vanity Fair

Ad accomunare Marina e Piersilvio ci sono invece le soddisfazioni che hanno regalato la gestione finanziaria delle rispettive holding che entrambi hanno affidato a Morgan Stanley e Banca Arner: i titoli amministrati dalle due banche hanno fruttato 647mila euro a Piersilvio (il cui "giardinetto" è salito a quasi 29 milioni) e 375mila euro a Marina ( che vanta investimenti per 8,66 milioni).

LA TERZA GENERAZIONE
Nessun dividendo, ma solo la partecipazione al capitale per Barbara, Eleonora e Luigi.
I tre figli più giovani di Berlusconi, non hanno incassato cedole per il secondo anno consecutivo.
La Holding Italiana Quattordicesima, la cui proprietà è stata ceduta da Silvio ai tre figli minori e suddivisa in quote paritetiche tra loro (31,3% ciascuno), non ha distribuito cedole da quando è entrata la generazione dei giovani. Dal verbale dell'assemblea,infatti, si apprende che la totalità degli utili, 49,6 milioni, hanno preso la strada della riserva straordinaria, che ha così raggiunto i 76 milioni.


Dagospia 13 Marzo 2008
dagospia.excite.it/articolo_index_38779.html

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 74.345
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
13/03/2008 21:37

Le nuove scarpe di Sua Altezza:

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 74.860
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
27/03/2008 15:58

Silvietto scherza sul futuro dei lavoratori Alitalia

Oggi ha diffuso su un'intervista rilasciata a La Stampa i 4 nomi degli imprenditori della fantomatica Scalata,
ma poco dopo già due di questi hanno dato la smentita [SM=x44457]


[SM=x44457] [SM=x44456] [SM=x44457]


27/3/2008 (10:40) La Stampa - LA CORDATA ITALIANA
Mediobanca smentisce il Cavaliere


Il presidente di Mediobanca Renato Pagliaro


Berlusconi: "Ecco la mia cordata" A. MINZOLINI
27/3/2008 (7:21) - COLLOQUIO - LA QUESTIONE D'«INTERESSE» NAZIONALE
"In cordata Mediobanca
Ligresti, Eni e Benetton"

Il cavaliere fa i nomi dei gruppi
impegnati a rilevare la compagnia
[SM=x44522]



«Non c'è alcuna ipotesi di cordata
né di ingresso nel capitale di Alitalia».

Silenzio di Benetton e Ligresti



_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 75.445
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
10/04/2008 20:06



In questi giorni i candidati del Pdl stanno fornendo una chiara dimostrazione della loro vera natura.

Berlusconi ha dichiarato che: "Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale",
non da meno le affermazioni di Marcello Dell'Utri che definisce Vittorio Mangano, condannato all’ergastolo per 2 omicidi, “un eroe".
Nelle liste del Pdl ci sono condannati, indagati, prescritti e rinviati a giudizio.

L’Italia dei Valori è l’unico partito ad aver candidato solo persone incensurate.
Questa è la nostra risposta alla legge "porcellum" che ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato.

Il voto all’Italia dei Valori è l’unico voto VALIDO per i cittadini onesti.

www.antoniodipietro.com/2008/04/lunico_voto_valido_1.html
OFFLINE
Post: 75.480
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
11/04/2008 13:18



La campagna elettorale di Berlusconi tutta giocata sulla fatica di correre ancora una volta per la presidenza del Consiglio


E il Cavaliere scivola su Totti
"Appoggia Rutelli, fuori di testa"

di CURZIO MALTESE



Berlusconi al Colosseo

IL QUINTO Berlusconi ha chiuso con un finale alla Dorando Petri.
In linea con una campagna elettorale che non aveva molta voglia di fare e che ha fatto senza voglia né sogni né miracoli e alla fine anche senza voce. E' arrivato all'ultimo traguardo del Colosseo trafelato, reduce dagli studi di Porta a Porta e dal restauro del trucco, con un'ora di ritardo sulla tabella di marcia, inciampando fra i cavi e le parole.

Ad aspettarlo poche migliaia di persone.
Ha subito congedato il principale alleato Fini come fosse un riempitivo
("Ringrazio Gianfranco per avervi tenuti occupati per più di un'ora")
e in capo a due minuti aveva già smarrito il discorso ("Ho perso il filo, che cosa stavo dicendo?").
Poi è andato di repertorio, ma soprattutto ha fatto una lunga cronaca della puntata da Vespa appena registrata, vantandosi molto di aver "sbugiardato" per ore il Veltroni della sera precedente.

In pratica si è gloriato d'aver sfruttato in maniera piuttosto ignobile, per quanto efficace, il vantaggio di aver parlato per ultimo, grazie al sorteggio pilotato delle tv.
La cosa però alla sua gente è piaciuta parecchio.
Nella demonizzazione dell'avversario, che rimane la specialità del Cavaliere, è stato anche brillante, a tratti spiritoso.
Il picco esilarante del comizio conclusivo è stato tuttavia un altro, involontario.
Quando un Berlusconi al colmo della felicità ha comunicato con un crescendo della (poca) voce
la notizia bomba del probabile arrivo di Ronaldinho al Milan.
A una folla di romanisti e laziali, muta,
perplessa, con una salve di fischi, oltre l'appartenenza politica.

E' la prima volta, in quindici anni, che capitava di vedere Berlusconi fischiato dai suoi fans.

E chissà cosa hanno pensato i tifosi romanisti quando poco dopo ha attaccato il loro idolo,
il capitano della Roma, Francesco Totti.
"Se per la corsa al Campidoglio appoggia Rutelli non ci sta con la testa.
Quando uno non ci sta, non ci sta".

Apriti cielo,
stupore tra i militanti che se ne stavano andando
mentre la notizia, attraverso le radio private, faceva subito il giro della città.

L'attacco a Veltroni costituiva almeno la parte nuova, fresca, del discorso berlusconiano,
poi scivolato nella seconda parte su slogan ormai logori, vecchie storie di comunismo, il Ponte sullo Stretto, le tre "i",
l'abolizione dell'Ici, insomma il riassunto delle puntate precedenti.
Tanto che alle prime timide gocce dal cielo, lo stesso popol suo ha cominciato a urlargli:
"Silvio, piove!".

E lui, allargando le braccia:
"Eh, ho capito che piove. Cosa devo fare? Cantare la canzone di Modugno? Se avete pazienza, ora finisco". E ha finito per davvero con un vecchio numero, chiamando sul palco "una bella tosa", Alessandra Mussolini. Questo di tanta speme oggi gli resta.

Tutta la quinta campagna di Berlusconi è vissuta su questo esibire la fatica, quasi il dolore di dover ancora correre per Palazzo Chigi: il "sacrificio", la "grave responsabilità sulle spalle". E' vero che l'ha sempre detto, fin dalla discesa in campo ("Ho deciso di bere l'amaro calice"), ma col sorriso sulle labbra. Stavolta il Cavaliere ha invece la faccia di chi ci crede davvero.

Non stiamo a far questioni sull'implicita offesa arrecata al popolo italiano da un candidato premier che, al posto di essere onorato, si sente avviato a una condanna.
Non è il nostro un paese da cogliere tali sfumature.
Per una volta vale la pena di considerare piuttosto il suo punto di vista.
Da lunedì sera, se si inverano i sondaggi, Berlusconi potrà contare su una maggioranza solida alla Camera e assai incerta, forse addirittura inesistente, al Senato.
Da martedì dunque dovrà trovare un cassetto per il programma elettorale e cominciare a trattare con chiunque, dalla Mussolini a Calderoli, per fare qualsiasi cosa.

Al primo consiglio dei ministri dovrà rivelare che non esiste nessuna cordata per Alitalia, nominare un commissario fallimentare
e raccontare qualcosa di molto convincente a ventimila persone senza più un posto di lavoro.
Lo scenario dell'economia nazionale per i prossimi anni è assai fosco. Il fondo monetario internazionale prevede crescita zero per l'Italia nel quinquennio.
Altre fonti autorevoli parlano già di recessione. L'Economist da settimane segnala il rischio che le grandi agenzie di rating declassino il debito pubblico italiano.
Un genere di decisione che viene preso una mattina in due salotti della finanza internazionale, dove la considerazione per Berlusconi è zero, e si traduce dal giorno dopo in una strage sociale.

In queste condizioni o arriva una mano santa da sinistra per salvarlo con un qualche inciucio, da giustificare con estrema attenzione, oppure si schiude davvero una specie di "via crucis" per l'inquilino di Palazzo Chigi.
Non è una prospettiva esaltante.
Per la verità, lo è ancora meno per gli altri sessanta milioni d'italiani. Ma si spera per l'epoca d'essere tutti noi talmente rimbecilliti dalle televisioni da non farvi più caso.

Chi potrà aiutare il settantaduenne premier?
Se Berlusconi si guarda intorno, raccoglie davvero poca roba. Le ottocentesche ricette di Tremonti sui dazi doganali.
Il federalismo fiscale della Lega
, che significa la secessione applicata in economia.
Ma la Lega neppure è venuta al comizio conclusivo al Colosseo, ripugnante (per i leghisti) simbolo di romanità.
Sul palco Berlusconi ha accanto solo un Fini ormai spento, reduce da una mesta campagna elettorale, tutta vissuta all'ombra dei fratelli maggiori, Berlusconi e Bossi. [SM=x44464]
E' un leader con un grande futuro alle spalle, ormai rassegnato al ruolo di delfino, da giovane di Almirante e ora, cinquantenne, delfino a vita di Berlusconi. Aveva forse i numeri per diventare lo "Chirac italiano" ma non ne ha avuto il coraggio, la forza, l'autonomia.

Intorno a sé, Berlusconi ha giusto il suo popolo, i milioni d'italiani che lo voteranno comunque, perché ancora s'aspettano un miracolo, un colpo di genio o di bacchetta.
Perfino quando è lui stesso ad ammettere che miracoli non se ne potranno fare e la bacchetta magica non ce l'ha.
Prigioniero alla fine, Berlusconi, di un pezzo d'Italia che gli ha sempre creduto quando raccontava belle bugie
e non gli crede l'unica volta in cui rivela una scomoda verità.


Fonte: la Repubblica (11 aprile 2008)
[Modificato da Etrusco 11/04/2008 13:19]
OFFLINE
Post: 75.483
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
11/04/2008 14:08

Marco Travaglio - Il confronto Veltroni-Berlusconi

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 3.267
Registrato il: 16/04/2006
Città: NAPOLI
Età: 36
Sesso: Maschile

Utente Power



Metallico fedelissimo
del forum
11/04/2008 15:28

mi è piaciuto ieri a Porta a Porta.Non appena Vespa si è arrabbiato perchè il pubblico applaudiva come scimmie,lui ha detto "come si chiama la televisione sovietica?".Come gli fai notare che sta dicendo una cazzata,lui ti bolla come sovietico.Che idiota

_________________

The world is a vampire
OFFLINE
Post: 75.552
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
11/04/2008 19:06

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 77.523
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
22/05/2008 13:22

IL PAESE DEI SEGGI
– UN PARLAMENTO PIENO DI PORTAVOCE E SEGRETARIE, AVVOCATI ED EX COGNATI:
CON QUESTA LEGGE ELETTORALE, LA CASTA GRATIFICA AMICI E FEDELISSIMI
- “NON SIAMO ELETTI, MA NOMINATI”…


Sergio Rizzo per il “Corriere della Sera”



Piero Longo, almeno lui ha parlato chiaro:
«Con questo sistema elettorale non siamo eletti, ma nominati», ha dichiarato durante un'udienza del processo Mills
l'avvocato del premier Silvio Berlusconi, apprestandosi a diventare senatore. Non che l'andazzo fosse molto diverso con la vecchia legge elettorale: in quel caso c'erano i cosiddetti collegi sicuri, e anche allora in Parlamento entrava (nella stragrande maggioranza dei casi) chi decideva la segreteria di partito. Però la forma, almeno quella, era salva.

Adesso nemmeno quella. Il Parlamento è diventato sempre più una questione personale dei leader politici, che possono gratificare a loro piacimento gli amici e i fedelissimi con un seggio alla Camera o al Senato.
E Longo è soltanto l'ultimo caso: prima di lui, del resto, altri avvocati del Cavaliere sono diventati onorevoli.


Tutti gli uomini del presidente!

Pur conoscendo le assurdità di questa legge elettorale, questa volta era tuttavia legittimo aspettarsi qualcosa di più.
Almeno qualche segnale di ricambio, anche se deciso dall'alto: non fosse altro per le polemiche che avevano investito un sistema politico sempre più ingordo e autoreferenziale, a destra come a sinistra. Uno sguardo agli elenchi dei parlamentari della sedicesima legislatura fa invece sgorgare un fiume di domande.

Per esempio, se possa considerarsi un atto di ricambio politico la «nomina» a senatore di Salvatore Sciascia, già tributarista di Berlusconi, attualmente presidente della Holding italiana quattordicesima, una degli scrigni nei quali sono custodite le azioni della Fininvest, nonché vicepresidente della Immobiliare Idra, la società che gestisce le ville del premier, destinatario di una condanna definitiva a un paio d'anni per le tangenti alla Guardia di finanza.
Oppure se fosse proprio necessario mandare in Senato anche il vicepresidente di Mediolanum, Alfredo Messina.

E passi per Mariella Bocciardo, ex cognata del Cavaliere
(è stata la consorte del fratello Paolo Berlusconi) che nel curriculum si definisce «dirigente di partito», come pure per Sestino Giacomoni, per anni prima portavoce e poi factotum dell'ex ministro Antonio Marzano: entrambi erano già parlamentari dal 2006. Passi anche per Silvio Sircana, fedelissimo portavoce di Romano Prodi: anche lui era già deputato. Ma che cosa ha determinato la candidatura a Montecitorio di Deborah Bergamini, ex direttrice del marketing della Rai ed ex assistente personale del Cavaliere?

Che dire poi della nomina, sempre alla Camera, dell'ex capo della segreteria politica di Claudio Scajola ed ex commissario della Cit Ignazio Abrignani?
E di quella dell'ex consigliere politico dell'ex ministro della Difesa (di centrosinistra) Arturo Parisi, Pier Fausto Recchia?
Oppure del fatto che nella lista dei neoparlamentari si trovino anche i nomi dell'efficiente ex portavoce dell'ex ministro della Difesa Antonio Martino, Giuseppe Moles e del bravissimo braccio destro di Giulio Tremonti, Marco Milanese?

O ancora, erano proprio ingiustificate le polemiche che hanno accompagnato la nomina alla Camera di Luciana Pedoto, già segretaria particolare del ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, esponente di spicco del Partito democratico, che si professa «non raccomandata»? E si potrebbe andare avanti ancora, con una doverosa precisazione: se questi casi appaiono più numerosi nel centrodestra, dipende anche dal fatto che lo schieramento di Berlusconi conta un bel numero di parlamentari in più rispetto all'opposizione.

Per carità, siamo certi che in Parlamento tutti quanti si faranno onore, indipendentemente dagli sponsor. Qualche dubbio invece, esiste, eccome, sul fatto che questo sia il modo migliore per rinnovare la classe politica.


Sergio Rizzo per il “Corriere della Sera” - 22 Maggio 2008

[SM=x44473]
OFFLINE
Post: 14
Registrato il: 15/05/2008
Città: ALBANO LAZIALE
Età: 42
Sesso: Maschile


22/05/2008 14:49

Re: Re: Cioé......
Etrusco, 1/22/2005 1:18 PM:




Ma cosa significa questa doppia P?
P2?
Propaganda "2"
ma che significato recondito c'è dietro? [SM=x44473] [SM=x44510]




P2 elenco iscritti leggete, leggete.....

www.uonna.it/p2elenchi.htm

Nomi noti, oltre a Silvio (la lista è della primavera 1981):

dott Antonio Amato (Cagliari, 807) (Pasta Antonio Amato)

dott Roberto Calvi (Milano, 519) (Crack Banco Ambrosiano)

dott Maurizio Costanzo (Roma, 626) (Maurizio Costanzo Show)

dott Roberto Gervaso (Roma, 622) (Giornalista, Storico, Scrittore)

dott Paolo Mosca (Roma, 813) (Scrittore e poeta)

avv Umberto Ortolani (Roma, 494) (Denunciò lo scrittore Sergio Turone per un suo libro edito negli anni 80 sulla corruzione e la massoneria)

avv Carmine (Mino) Pecorelli (Roma, morto, 235) (Giornalista,con una indagine proprio sulla P2, Avvocato, Scrittore)

dott Duilio Poggiolini (Roma, 961) (ex-direttore generale servizio farmaceutico nazionale)

dott Vittorio Emanuele di Savoia (Ginevra, 516) (erede dinastia Savoia)

avv Michele Sindona (501) (Scandalo IOR, Massoneria, Mafia)

avv Paolo Tartaglia (Roma, 842) (Docente)

prof Fabrizio Trecca Trifone (Roma, capo gruppo 17, fasc 327) (presentatore TV)

Claudio Pica (Roma, in sonno, 262) (in arte: “Claudio Villa”)

35 Stranieri per la maggior parte sud-americani in particolare la P2 era collegata alle scomparse dei "desaperecidos" di origine italiana in Argentina....

[Modificato da dangov82 22/05/2008 14:53]

_________________

Хеј Словени, јоште живи
Дух наших дедова
Док за народ срце бије
Њихових синова.
Живи, живи дух словенски
Живеће веков'ма
Залуд прети понор пакла,
Залуд ватра грома.
Нек' се сада и над нама
Буром све разнесе
Стена пуца, дуб се лама,
Земља нек' се тресе.
Ми стојимо постојано
Кано клисурине,
Проклет био издајица
Своје домовине!


Hej Sloveni, još ste živi
Duh naših dedova
Dok za narod srce bije
Njihovih sinova
Živi, živi duh slovenski
Živet će vekov'ma
Zalud preti ponor pakla
Zalud vatra groma
Nek se sada i nad nama
Burom sve raznese
Stena puca, dub se lama
Zemlja nek se trese
Mi stojimo postojano
Kano klisurine
Proklet bio izdajica
Svoje domovine!


Deh Slavi, dei nostri avi la parola
viva è ancor
mentre nei loro figli
per il popolo batte il cuor
Viva, viva l'anima slava
vivrai in eterno!
Niente il fuoco della saetta
niente è l'abisso dell'inferno
E persino se adesso sopra di noi
tutto sconvolge la bufera
che spacca la roccia, spezza gli alberi
e fa tremare la terra
Noi rimaniamo in piedi, fermi
come le torri
Che sian dannati
della propria patria i traditori!


OFFLINE
Post: 77.538
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
22/05/2008 15:37


[Modificato da Etrusco 09/10/2008 00:25]
OFFLINE
Post: 77.583
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
23/05/2008 09:16

C’erano tutti, imprenditori, banchieri, politici e giornalisti all’Auditorium di Roma per il primo discorso ufficiale di Emma Marcegaglia, la moretta di Mantova che ha preso in mano Confindustria.
E ad incoraggiarla non è stata certo la platea dei 3.000 vip che l’ha accolta all’inizio con un battimani tiepido che ha reso ancora più difficile la lettura delle 36 cartelle del suo discorso.

La kermesse è iniziata alle 10,40 con 10 minuti di ritardo sul programma causati dall’ingorgo di fotografi e giornalisti che hanno assalito il Cavaliere di Palazzo Chigi reduce dal blitz napoletano. Berlusconi si è seduto in prima fila con Luchino a destra e Tremonti a sinistra, e quando la Marcegaglia gli ha indirizzato un saluto è partito un applauso contenuto. Ma non c’è dubbio che l’atteggiamento della “nuova” Confindustria nei confronti del governo è di gran lunga più aperto e favorevole rispetto a quello che un anno fa Montezemolo dimostrò nei confronti dell’assente Romano Prodi.




BERLUSCONI SEGRETO: TACCO FORZA SETTE…
Il dilemma è di quelli che impegnano la stampa internazionale. Chi porta i tacchi più alti? Nicolas Sarkozy o Silvio Berlusconi?

Entrambi i premier hanno il complesso della scarsa statura e si fanno fare il mocassino con rinforzo dai loro “scarpari” di fiducia. Ma a vincere la gara è forse il nostro Presidente del Consiglio. Infatti, grazie a un gioco ben studiato di proporzioni fra doppia suola nascosta e tacco esterno, il nostro Silvio guadagna ben sette centimetri e senza dare l’impressione di oscillare su un (quasi) tacco da sfilata.
Chi è il mago delle calzature? Si chiama, pare, Menuder: artigiani da tre generazioni, il nome viene dal soprannome dialettale del capostipite, calzolaio brianzolo. Oggi sono couturier della Milano che conta e calzano aristocratici e capitani d’industria. Un paio di scarpe su misura in pregiati pellami costa dai 300 euro in su.


[Modificato da Etrusco 23/05/2008 09:18]
OFFLINE
Post: 379
Registrato il: 17/12/2006
Sesso: Maschile


07/06/2008 11:23

che bell'omettino!
ieri in visita al Papa accompagnato dalla First Lady Gianni Letta
OFFLINE
Post: 78.670
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
17/06/2008 19:10

IL RITORNO DEL CAI-NANO
– IL PUZZONE DI ARCORE È RIENTRATO A PALAZZO CHIGI E CON LUI LE GAFFE, I MALORI E LE LEGGI AD PERSONAM
- CONFLITTI COL QUIRINALE E COI PM, TUTTO COME CINQUE ANNI FA…



Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”



Insieme all´omaggio cortigiano che ha espunto qualsiasi traccia di aglio dal menù del ricevimento di nozze Briatore-Gregoraci. Insieme ai bagni di folla e al malore in sala, alla tradizionale barzelletta su Marx e alla solita gaffe sul nome degli ospiti, «Josè Manuel Zapatero». Insieme al ripristino de «La gloria di Sant´Ignazio nel mondo» come fondale della sala stampa di Palazzo Chigi e alla consueta evocazione della «visionaria follia» di Erasmo da Rotterdam; insieme al sosia Gianni Cardia, felicemente ritornato sotto Palazzo Grazioli con i suoi depliant, e alla somministrazione del canzoniere di Apicella ai grandi della terra...

Ecco: insieme a tutto questo, e a solenne riprova che in Italia ogni cosa sempre cambia per rimanere di regola la stessa, è tornato anche il Lodo. Che per rassicurante pigrizia si continua a chiamare «lodo Schifani», anche se filologicamente, e un po´ anche politicamente, si tratta di una denominazione imprecisa.


Silvio e il suo 'menestrello' Apicella

E comunque. Questo lodo Schifani divenne legge esattamente cinque anni orsono, il 18 giugno del 2003.
Quella sera di caldo appiccicoso, sulla piazza di Montecitorio, i girotondi
, Moretti presente, lanciarono nel cielo bianchiccio tanti palloncini ognuno dei quali recava il numero di un articolo della Costituzione.
L´atmosfera era in verità un po´ pesante, sembrava una scena del Caimano, ogni tanto usciva dalla Camera qualche deputato dell´opposizione, alcuni con la coda di paglia perché in aula non è che ci fosse ardente battaglia.
L´onorevole Gustavo Selva, per il fronte berlusconiano, provò ad attaccare briga con i più focosi fra i dimostranti, finendo in piedi su un motorino da quelle parti incautamente posteggiato.
Dietro le transenne, sotto l´obelisco, un altoparlante diffondeva le note di «Viva l´Italia» di De Gregori.

Troppi padri in effetti hanno dato vita a questa norma trovatella e non a caso di assai breve durata. Forse oggi il presidente del Senato Schifani ne sarà anche orgoglioso: ma il suo ruolo è semmai quello del papà adottivo del lodo, nel senso che ne raccolse lo spurio testo facendolo suo quasi al termine dell´avventuroso iter. L´autentico genitore del lodo, a rigor di logica, sarebbe un uomo lontano dal berlusconismo reale e applicato: Antonio Maccanico, sensale di indubbia esperienza allora all´opposizione, mai barricadera per la verità. Fu lui a far balenare questa azzardata soluzione di impunibilità al centrodestra, se avesse fatto il buono, durante il tempestoso dibattito sulla Cirami, altra «legge-vergogna».



Era il settembre del 2002.
Ebbene: dopo essersi approvata la Cirami, mai sazio di provvedimenti ad personam, nella primavera dell´anno seguente il governo Berlusconi si ricordò dell´offerta di Maccanico, convincendosi che questi si muovesse di concerto con il Quirinale di Ciampi.

La storia del lodo nasce attorno ai propositi di riforma dell´immunità parlamentare, ma coincide con i processi a cui Berlusconi strenuamente si opponeva. A partire da quello della Sme. Il fatto è che ogni tanto doveva andare nei tribunali, e sottoporsi agli interrogatori, e questo non gli piaceva per niente.
Avvengono proprio allora, oltretutto, le prime contestazioni estemporanee: «Lasciati processare, buffone!». Appunto. O «puffone». Sono i giorni in cui i giornali della casa (copertina di Panorama) gli scuriscono la pelata con il pennarello. Anche allora venivano reclamati dalla maggioranza (l´onorevole Mormino) tre anni di galera per i giornalisti, per quanto il reato fosse la diffamazione. E anche allora c´era un presidente della Repubblica che cercava di frenare gli impulsi garantisti e pelosi del suo presidente del Consiglio.


Riletta a distanza di un lustro, la vicenda risulta istituzionalmente complessa e anche un po´ noiosa nei suoi passaggi per lo più «sommersi».
L´intuizione risolutiva si deve a Cossiga che collegò l´impunità dei vertici dello Stato all´incombente semestre di presidenza italiana. Sul momento parve un ottimo pretesto, per quanto nella realtà la stagione di guida Ue si rivelò piuttosto deludente.
Ma a smuovere l´intera e scivolosa materia, oltre ai processi di Berlusconi, va senz´altro messa nel conto la disperatissima sorte giudiziaria che verosimilmente attendeva Cesare Previti, ennesimo e inconfessabile padre del cosiddetto lodo Maccanico e poi Schifani. Se allora il Cavaliere diceva più o meno le stesse cose che dice oggi, Previti se ne stava chiuso in un silenzio minaccioso.

A lungo il Quirinale dovette respingere l´idea che si procedesse per decreto legge; e fino all´ultimo si trovò a battagliare perché la norma di salvaguardia processuale non comprendesse i «coimputati».
A quel fine furono anche messe in atto pressioni poco simpatiche, allusivi richiami a Telekom-Serbia, vaghe e fantastiche chiamate in correo. Il lodo sembrava un ricordo archiviato. Mentre, come proprio gli archivi insegnano, tutto è destinato invece a riemergere, spesso pure con l´aggravante del serial.

17 Giugno 2008
OFFLINE
Post: 79.239
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
25/06/2008 10:27


OFFLINE
Post: 3.547
Registrato il: 21/07/2007
Sesso: Maschile

Utente Power +



25/06/2008 17:21

_________________


--------------------------------------------------------------------------------------------------
Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia ma la pallottola mi salvò la vita.
OFFLINE
Post: 79.285
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
25/06/2008 17:41

Priorità del Governo: Pacchetto Sicurezza
OFFLINE
Post: 79.668
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
01/07/2008 20:55

L’APOCALISSE
Tic-tac, tic-tac. Come una bomba a orologeria.
Ancora 8-giorni-8 di tempo
per pubblicare le intercettazioni hard-core by Silvio & Girls. Perché il 9 luglio – segnatevi questa data - il gup di Napoli dovrà decidere se rinviare a giudizio la premiata coppia Saccà-Berlusconi, come vuole il pm Piscitelli, oppure archiviare tutto e mandare al macero le quasi 9 mila intercettazioni perché penalmente non rilevanti.

8 giorni di sanguinoso calvario per il Cav, che nessun Cialis può lenire.
Ogni mattina la pena di aprire “La Repubblica’,
ogni sera il timore di qualche rivelazione (a nulla è servito il mini vertice di Silvio con Carlo De Benedetti, alla relazione annuale dell’antitrust di Catricalà.
Anzi, ha scatenato la penna di Ezio Mauro che si è visto scavalcato.
Il Cai-nano si era recato apposta per incrociare l’Ing. del Gruppo Espresso).

Un’ossessione che ha ormai bloccato il paese,
con un governo in stand by in attesa dell’apocalisse prossima ventura.
Così il ribaltone Rai (Petruccioli-Parisi) si è ribaltato nell’agenda di settembre (e chissà se avverrà)
e il fantomatico piano Passera per Alitalia rischia di diventare un boomerang per l’esecutivo.



Non è finita. A Napoli, la munnezza
è stata trasportata addirittura ad Ischia (a fare i fanghi?).
E pare che il cancelliere Merkel abbia dopo tanti anni deciso di disertare l’isola della sue vacanze.
Che l’aria si sia fatta fetida ancor di più Berlusconi l’ha capita arrivando a Napoli con le notizie delle cariche della polizia contro i manifestanti in piazza del Plebiscito.

[SM=x44522]
[Modificato da Etrusco 06/07/2008 00:26]
OFFLINE
Post: 79.968
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
06/07/2008 17:00


OFFLINE
Post: 79.970
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
06/07/2008 17:09

19 novembre 2007
La seconda discesa in campo di G. Stella


L'incantatore di serpenti ci riprova.

Gian Antonio Stella parla della sua ridiscesa in campo.
A questo uomo non manca il coraggio dellla sfida.

O forse sarebbe meglio dire che conosce bene gli italiani, avendoli bene educati con le sue televisioni.
A questo punto, come Biagi, Montanelli, anche Stella finirà nel novero dei giornalisti comunisti da allontanare?

Chiedeva agli aspiranti candidati forzisti di sottoscrivere le seguenti parole:
«Dichiaro
1) di non avere carichi pendenti
2) di non aver ricevuto avvisi di garanzia
3) di non essere stato e di non essere sottoposto a misure di prevenzione e di non essere a conoscenza dell’esistenza a mio carico di procedimenti in corso...».

Sono passati, da allora, quasi quattordici anni. Tre più di quelli passati da Nikita Krusciov alla guida del Pcus, due più di quelli trascorsi da Helmut Kohl alla testa della Germania, due più di quelli vissuti da Franklin Delano Roosevelt alla Casa Bianca. Per carità, nessun parallelo.
Ma tre lustri sono un’era geologica, in politica. Lasciano il segno. E se Forza Italia è rimasto un partito legato al «centralismo carismatico », come spiegò un giorno Cesare Previti, è difficile sostenere che non sia rimasto infettato da quelli che un tempo il Cavaliere considerava virus della «vecchia politica».
Quella che gli faceva dire: «Torno a Roma. Torno nella cloaca».
Basti ricordare come, dopo l’iniziale richiesta di immacolatezza, siano stati via via imbarcati uomini come Gianstefano Frigerio, vecchia volpe DC milanese che, condannato a vari anni di carcere in diversi processi di Tangentopoli, fu eletto tra gli azzurri in Puglia dopo un lifting anagrafico con cui si era dato il nome d’arte di Carlo Frigerio.
O Alfredo Vito
, il famigerato «Mister Centomila Preferenze» cui Paolo Cirino Pomicino ricorda 22 condanne per corruzione.
O ancora Gaspare Giudice
, del quale i magistrati di Palermo chiesero invano l’arresto considerandolo «a disposizione» del presunto boss di Caccamo, Giuseppe Panzeca. Certo, lui si considera ancora, come disse un giorno, «Biancaneve in un mondo che non è una fiaba».
E non ha perso occasione, in questi anni, di sfogarsi contro i riti della rappresentanza che, «tra convegni, congressi e funerali » lo facevano stare male perché gli pareva di «pestare l’acqua nel mortaio».

Ma ovviamente questi ragionamenti si sciolgono di fronte agli opinionisti del regime che, per dirla con una battuta, la buttano in vacca:
È successo quello che avevamo previsto.
La Casa delle Libertà è crollata. E ciò che fa ridere è la causa: un problema di gnocca.

Alla fine è sempre un problema di figa.



[Modificato da Etrusco 11/10/2008 19:15]
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
Auguri a M.Van Basten (13 messaggi, agg.: 30/11/2016 10:15)

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:08. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone