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Astronomia

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2015 12:23
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17/01/2004 20:39

L'agonia di Hubble
WASHINGTON - Agonia nello spazio per Hubble, il telescopio orbitante che e' stato uno dei maggiori successi nella storia dell'esplorazione spaziale. La sentenza di morte e' stata pronunciata dall'Agenzia spaziale degli Stati Uniti: la Nasa ha cancellato tutte le missioni previste delle navette verso il telescopio, che ha bisogno di periodica manutenzione. Cio' significa che l'osservatorio spaziale si degradera' e finira' con il diventare inutilizzabile: e' la prima vittima del nuovo programma spaziale lanciato dal presidente George W.Bush.

Investimenti, si calcola, per mille miliardi di dollari. Ma i soldi per tenere in vita lo Hubble non ci sono: la cosa piu' probabile e' che il telescopio, da dieci anni pezzo pregiato dell'astronomia mondiale, si spenga nel 2007 (le batterie si esauriranno, i giroscopi cesseranno di funzionare). Ma i tecnici della Nasa sono fatalisti: ''Puo' spegnersi domani, puo' tenere fino al 2011''. La notizia del verdetto per Hubble e' stata data mentre, su Marte, la sonda robot Spirit prosegue l'esplorazione del Pianeta Rosso, in attesa d'essere raggiunta, sabato 24, fra una settimana, dalla gemella Opportunity.

BUSH PER LA LUNA SPEGNE HUBBLE - Bush vuole riportare l'uomo sulla Luna entro il 2015 e farlo sbarcare su Marte entro il 2030, ma prevede la messa a riposo entro il 2010 delle navette, e l'abbandono dell'Iss, la Stazione spaziale internazionale orbitante permanente. Stando al piano del presidente, che il Congresso deve avallare (e non e' certo lo faccia), ci sara' un periodo -tra il 2010 e il 2014 - in cui la Nasa avra' pensionato gli shuttle e non avra' ancora pronto il nuovo vascello per i viaggi dell'uomo nello spazio. A comunicare la decisione su Hubble e' stato John Grunsfeld, scienziato capo della Nasa. L'amministratore dell'Agenzia Sean O'Keefe ha cancellato la quinta missione di servizio ''quando e' stato chiaro'' che non ci sarebbe stato il tempo di condurla prima che gli shuttle vadano a riposo. In base al piano di Bush, tutte le navette rimaste, tre di cinque che erano, serviranno, di qui al 2010, a portare a termine la costruzione dell'Iss. Gli shuttle sono attualmente bloccati a terra, da quasi un anno, dopo la tragedia del Columbia, disintegratasi il primo febbraio 2003 al rientro nell'atmosfera dopo una missione nello spazio di sette giorni. Tutti e sette gli astronauti a bordo perirono. Il prossimo volo di uno shuttle potrebbe avvenire in autunno.

La Nasa aveva gia' previsto di rimpiazzare Hubble, ormai ''vecchiotto'', con un telescopio piu' moderno, il James Webb Space Telescope, che doveva essere lanciato nel 2011. Ma non e' piu' certo quando cio' potra' avvenire. Alla Nasa, la sentenza di morte per Hubble non e' stata decisa alla leggera. Per Grunsfeld, ''E' un giorno triste'', anche se la decisione ''e' la migliore fra le possibili per la comunita' dello spazio''. Ma ci sono dubbi sulla valenza del ''piano Bush'', che, per un decennio, comporta piu' rinunce che conquiste. In orbita dal 1990 e pienamente operativo dal 1993, Hubble ha reso enormi servizi all'astronomia e all'astrofisica, consentendo, ad esempio, di determinare l'eta' dell'universo, che ha 13,7 miliardi di anni, e di studiare la ''dark force'' (la forza oscura), energia misteriosa e ancora poco conosciuta.

La sua morte creerera' problemi irrisolti: si pensa che un razzo robot debba raggiungerlo, tra il 2011 e il 2012, per pilotarne il rientro nell'atmosfera, che altrimenti sarebbe una caduta ad alto rischio.

Fonte: www.ansa.it
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17/01/2004 21:15

Grazie Wolfdog! [SM=x44462] [SM=x44462] [SM=x44475]
18/01/2004 16:30

Un 2004 tutto da scoprire[SM=x44462]
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22/01/2004 01:56

Il 7 gennaio l'UAI ha inviato una lettera aperta ai mass media concernente il diffuso fenomeno dell'astrologia e degli oroscopi.
Sottolineando che le affermazioni dell'astrologia non hanno fondamenti scientifici, sono usualmente smentite e non prevedono mai fatti importanti (11 Settembre, Parmalat, ecc...) se non a
posteriori, viene chiesto di escludere tali previsioni dagli spazi informativi quali GR e TG e di sottolineare che l'astrologia non dà garanzie di [SM=x44459] validità.

Mentre le sonde sbarcano sui pianeti e sfiorano comete lanciate a 220.000 Km/h, c'è chi considera il cielo fonte di influssi soprannaturali. Eppure si sa che gli astri sono costituiti di gas e roccia come la Terra, e che tali influssi non esistono. Ma maghi e astrologi continuano a propinarci in ogni modo le loro anacronistiche previsioni basate su assunti arbitrari e mai dimostrati. Lontano dal loro mondo ingannevole, c'è trepidazione per l'arrivo su Marte di Opportunity, previsto (dagli astronomi) per il 24 gennaio.

Il 20, alle 18:42, il Sole passa, secondo gli astrologi, dal segno del Capricorno a quello dell'Acquario. Peccato che nel Capricorno ci fosse appena entrato (alle 11:43)e toccherà l'Acquario solo il 16 febbraio. Il considerevole anticipo che affligge le tabelle degli astrologi e sfalsa le date dei segni di circa un mese, si deve alla Precessione degli Equinozi, uno sfarfallio dell'asse terrestre che si compie in 26.000 anni. 2000 anni fa le tabelle astrologiche coincidevano con la
realtà: questo succederà di nuovo solo fra 24.000 anni.

Il bagliore incontrastato di VENERE si impone nel cielo del tramonto. La sua luminosità eccezionale le consente di essere osservata perfino di giorno ad occhio nudo (ma bisogna sapere dove guardare, ovviamente). Ora si trova a 1.2 unità astronomiche, quindi è un po'più lontana del Sole. Benchè sia considerato dagli astrologi un pianeta "erotico", ha poco di idilliaco: sulla sua superficie la pressione atmosferica è 90 volte superiore a quella terrestre,
la temperatura è di 500 gradi, non si vede mai il sole e piove sovente acido solforico.
[SM=x44497]
22/01/2004 16:15

Re:

Scritto da: texdionis 22/01/2004 1.56
Il 7 gennaio l'UAI ha inviato una lettera aperta ai mass media concernente il diffuso fenomeno dell'astrologia e degli oroscopi.
Sottolineando che le affermazioni dell'astrologia non hanno fondamenti scientifici, sono usualmente smentite e non prevedono mai fatti importanti (11 Settembre, Parmalat, ecc...) se non a
posteriori, viene chiesto di escludere tali previsioni dagli spazi informativi quali GR e TG e di sottolineare che l'astrologia non dà garanzie di [SM=x44459] validità.Mentre le sonde sbarcano sui pianeti e sfiorano comete lanciate a 220.000 Km/h, c'è chi considera il cielo fonte di influssi soprannaturali. Eppure si sa che gli astri sono costituiti di gas e roccia come la Terra, e che tali influssi non esistono. Ma maghi e astrologi continuano a propinarci in ogni modo le loro anacronistiche previsioni basate su assunti arbitrari e mai dimostrati. Lontano dal loro mondo ingannevole, c'è trepidazione per l'arrivo su Marte di Opportunity, previsto (dagli astronomi) per il 24 gennaio.Il 20, alle 18:42, il Sole passa, secondo gli astrologi, dal segno del Capricorno a quello dell'Acquario. Peccato che nel Capricorno ci fosse appena entrato (alle 11:43)e toccherà l'Acquario solo il 16 febbraio. Il considerevole anticipo che affligge le tabelle degli astrologi e sfalsa le date dei segni di circa un mese, si deve alla Precessione degli Equinozi, uno sfarfallio dell'asse terrestre che si compie in 26.000 anni. 2000 anni fa le tabelle astrologiche coincidevano con la realtà: questo succederà di nuovo solo fra 24.000 anni.



a che serve?
tanto la gente continuerà a credere ai ciarlatani...[SM=x44463]
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06/02/2004 01:25

L'atmosfera terrestre non è ugualmente trasparente nelle diverse lunghezze d'onda: la luce rossa, ad esempio,l'attraversa meglio di quella blu.
Questo è il motivo del colore rosso dei tramonti: quando la luce solare ci raggiunge attraverso uno spesso strato di aria, la componente azzurra viene efficacemente fermata dall'atmosfera e solo la luce rossa riesce a passare,donandoci i ben noti pittoreschi colori del crepuscolo.

In queste sere è ancora ben visibile il Pegaso, con il suo grande Quadrato di stelle,nel settore occidentale del cielo. Benchè il mito greco ne facesse il cavallo alato di Perseo,tradizioni precedenti vi vedevano il "quadrato perfetto", l'unità di misura della superficie. Il racconto mesopotamico del Diluvio ci informa che l'Arca doveva essere cubica, con i lati grandi come l'area del Quadrato di Pegaso: nei millenni IV e III a.C., forse, il Pegaso rappresentava l'Arca che scampò il ge-
nere umano dal Diluvio.



L'angolo Nord-occidentale del quadrato di Pegaso è costituito da una stella intensamente rossa di magnitudine 2: Scheat. La temperatura superficiale è di solo 3100K (quasi la metà del Sole) tanto che, se nel visibile è 340 volte più luminosa del Sole, nell'infrarosso lo supera di 1500 volte! Con una massa quintupla rispetto al nostro Sole, presto (su scala cosmica, in milioni di anni) Scheat esploderà come Supernova e, a 200 anni luce dalla Terra, diventerà brillante come la Luna piena.
06/02/2004 22:37

sempre interessanti i tuoi articoli, texd! [SM=x44462]
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15/02/2004 22:24

Il perdurante successo dell'iniziativa UAI contro l'astrologia, con adesioni ed incoraggiamenti continui, dimostra che è grande l'insofferenza verso il dilagare degli oroscopi sui mass-media.
L'astrologia,una collezione di affermazioni incontrollate che pretende di essere una scienza, non si fa ben volere da chi la scienza la studia e la fa.
Anche per questo sono moltissimi gli scienziati che hanno sottoscritto l'iniziativa dell'UAI; i loro nomi sono visibili sul sito alla pagina http://scis.uai.it/astrologia.htm

Dalla sezione di Ricerca Astrocultura: Universo e Infinito sembrano avere una corrispondenza: c'è l'infinito matematico e quello cosmologico, concetti difficilmente spiegabili e definibili,sempre oggetto di studio e di ricerca. Le parole di un poeta, Giuseppe Ungaretti,possono aiutarci:

"Rilucere inveduto d'abbagliati
Spazi ove immemorabile
Vita passano gli astri
Dal peso pazzi della solitudine."
[SM=x44450]


Parole capaci di evocare la grandezza dell'universo al pari-o meglio- di una formula!

Fra le costellazioni meglio visibili in questo periodo c'è il Toro.
Tale costellazione ebbe senz'altro un forte rilievo fra V e III millennio a.C., quando ospitò l'equinozio di primavera ma certe rappresentazioni nelle grotte di Lascaux, di circa 17 millenni fa, sembrano suggerire che il Toro sia molto più
antico. Entro i suoi confini si trova il più celebre ammasso aperto di stelle: le Pleiadi, cantate dai poeti e osservate al telescopio da Galileo.
Ad occhio nudo se ne contano almeno sei, mentre i telescopi rivelano circa 300 astri.



[SM=x44452]
Aldebaran è la stella più luminosa del Toro e ne rappresenta l'occhio. E' la tredicesima stella per luminosità di tutto il cielo ed è facile da trovare in alto a destra di Orione, proprio a Sud, verso le 19 in queste sere. Si tratta di un astro di tinta arancione, con un diametro di 55 milioni di km,simile alla distanza media di Mercurio dal Sole, e una densità 20 mila volte minore di quella dell'acqua.
Aldebaran è posta sull'estremità di una V di stelle: le Iadi, un ammasso aperto simile alle Pleiadi ma molto più vicino
(130 anni luce contro 450).
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20/02/2004 14:25

Tra tutte le costellazioni, una si distingue per la forma che appartiene alla nostra cultura: la Croce del Sud.
Palida, Mimosa, Rubidea, Intrometida,Magelanica: 5 stelle che possiamo vedere solo oltrepassando il Tropico.
Anticamente erano parte del Centauro; ora sono il piccolo aiuto per trovare il Polo Sud Celeste. Il primo che la vide e la chiamò croce fu il navigatore empolese Andrea Corsali, che in una lettera la descrive così: "...ed è di tanta bellezza che non mi pare ad alcun segno celeste doverla comparare..."


La più luminosa stella del cielo, ben visibile in queste sere verso Sud, ha una debole compagna nota come Sirio B. Nel 1862 se ne conosceva l'esistenza a causa del moto a zig-zag di Sirio, dovuto evidentemente ad una stella che le orbitava attorno, ma nessuno l'aveva
mai osservata. Alvan G. Clark, ottico,per testare una lente appena costruita,la puntò su Sirio e osservò accanto al fulgido astro una debole macchiolina che imputò inizialmente proprio alla lente. Successive verifiche confermarono invece che si trattava di una nana bianca: Sirio B.



Il cielo del tramonto è impreziosito da una brillantissima presenza: Venere!
La sua splendida luminosità attrae chiunque osservi il cielo e spiega bene come mai gli antichi la identificarono
con una dea di grande bellezza.Si trova attualmente nella costellazione dei Pesci, ed ha una particolarità: in questi
giorni si trova esattamente alla stessa distanza del Sole
. Prossimamente Venere si avvicinerà ulteriormente diventando bellissima: anche i piccoli telescopi ne mostreranno l'aspetto simile ad una falce di Luna. [SM=x44450]
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01/03/2004 01:00

Tutta la storia dell'astronomia è una corsa verso effemeridi (tabelle con le date e gli orari dei fenomeni) sempre più precise.
Quelle dei Babilonesi già permettevano di prevedere le eclissi; nel 16^ secolo, le effemeridi di Tycho Brahe permisero a Keplero di stilare le sue famose leggi e, due secoli più tardi, Roemer potè calcolare la velocità della luce basandosi sulle effemeridi dei satelliti di Giove. Una completa raccolta di effemeridi astronomiche si trova nell'Almanacco UAI 2004, inviato
a tutti i soci.

Inventate dagli uomini, le costellazioni riflettono la cultura e la fantasia dei loro autori. La grande e bellissima costellazione di Orione, ben visibile in queste sere a Sud con le sue tre stelle allineate della "Cintura di Orione" , rappresenta fin dal mondo classico un cacciatore impegnato in una lotta contro il Toro (splendente nell'omonima costellazione a Nord-Ovest di Orione). Come ogni cacciatore, anche Orione è seguito dai cani: il Cane Maggiore (stella principale Sirio) e il Cane Minore (stella principale Procione).

Il curioso nome di Procione deriva dal greco pro-kyon, cioè "che precede il cane", e allude al fatto che questa bellissima stella bianca anticipa di pochi minuti la levata di Sirio, la stella principale del Cane Maggiore, la più brillante di tutto il cielo.
Altri nomi che si riferiscono a questa circostanza sono: Antecedens Canis, Antecanis, Antecursor, Preaecanis, Procanis. Ma Procione è anche Gomeisa (o El-gomaisa, Algomeysa, Al Ghumaisa), una ragazza in lacrime per non aver raggiunto l'amato Orione al di là della Via Lattea secondo il mito arabo.

Procione, ottava stella per luminosità di tutto il cielo, è facile da identificare: 30° ad Est di Orione, è la più orientale delle stelle luminose del cielo invernale. Alle nove di sera è visibile esattamente a Sud, a 50° dall'orizzonte. Molte le similitudini con Sirio: come questa, rappresenta un cane, ha colore bianco, è fra le stelle più vicine alla Terra (11.3 anni luce) ed è accompagnata da una nana bianca che risulta 15 mila volte meno luminosa di Procione, e quindi difficilissimo da osservare nel suo bagliore.

Link: CIELO INVERNALE
01/03/2004 01:20

Re:

Scritto da: texdionis 20/02/2004 14.25
La più luminosa stella del cielo, ben visibile in queste sere verso Sud, ha una debole compagna nota come Sirio B. Nel 1862 se ne conosceva l'esistenza a causa del moto a zig-zag di Sirio, dovuto evidentemente ad una stella che le orbitava attorno, ma nessuno l'aveva
mai osservata. Alvan G. Clark, ottico,per testare una lente appena costruita,la puntò su Sirio e osservò accanto al fulgido astro una debole macchiolina che imputò inizialmente proprio alla lente. Successive verifiche confermarono invece che si trattava di una nana bianca: Sirio B.



... e già ne abbiamo parlato [SM=x44462]
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14/03/2004 01:34

La prossima settimana, esattamente il 20 alle 06:49, si avrà l'Equinozio di Primavera.
E' il momento in cui il piano equatoriale della Terra "spazza" il Sole, la cui proiezione sulla Terra passa quindi dall'Emisfero Sud al Nord transitando in quel momento, appunto,
sull'Equatore. In cielo il Sole si trova a metà strada fra i Poli celesti,esattamente sull'Equatore Celeste.
Questa situazione di completa simmetria fa sì che la durata del dì e della notte si equivalgano: la parola equinozio deriva infatti dal latino aequa nox: notte uguale (al giorno).



Per indicare il luogo celeste in cui si verificano equinozi e solstizi, fin dall'antichità più remota l'uomo ha inventato dei "segni" utili anche come calendario delle stagioni. Tali segni altro non erano che le costellazioni zodiacali. L'ultima costellazione inventata per l'equinozio primaverile è
stato l'Ariete, circa 3500 anni fa, ma l'equinozio si sposta rispetto alle stelle: nei 2200 anni precedenti era nel Toro e oggi cade nei Pesci, costellazione inventata 5000 anni prima, per indicare il solstizio invernale...

La precessione degli equinozi, cui gli astrologi non si sono ancora adattati (e dicono che il 21 marzo Sole sia in
Ariete quando invece è nei Pesci) fa spostare fra le stelle il punto esatto in cui il Sole attraversa l'Equatore Celeste di circa un quarantesimo del diametro apparente della Luna ogni
anno.
Se, nei millenni, l'equinozio migra di intere costellazioni, di anno in anno lo spostamento è minimo. Oggi si trova vicinissimo ad un trapezio composto da due stelle e due galassie,visibile solo con telescopi potenti,nella costellazione dei Pesci.
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27/03/2004 01:45

Nell'antichità ci si era accorti che alcune "luci" in cielo si muovevano rispetto alle "stelle fisse". Erano: Sole,Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, che furono chiamati "pianeti" dalla parola greca che significa "errare". Quando si scoprì che la Luna è un satellite della Terra e che il Sole è una stella, la parola pianeta rimase a identificare i corpi maggiori che orbitano attorno al Sole e a quelli noti fin dall'antichità furono aggiunti Urano, Nettuno e Plutone, scoperti nel 1781, 1846 e 1930.

Il 15 marzo è stata annunciata la scoperta, fatta il 14 novembre 2003, di un nuovo grande corpo del Sistema Solare: Sedna. Il diametro di ca. 1500 km, superiore a quello di qualunque asteroide è solo la metà di quello della Luna e gli astronomi non lo considerano un pianeta: l'orbita è molto eccentrica come quella di una cometa, e si trova in una zona del Sistema Solare che potrebbe essere piena di oggetti simili,esattamente come succede fra Marte e Giove, dove le migliaia di corpi presenti non si chiamano pianeti ma asteroidi.

Fra i pianeti noti fin dall'antichità,quello più elusivo è senz'altro Mercurio, visibile ad occhio nudo solo in poche occasioni durante l'anno e solitamente in condizioni difficili, immerso nel chiarore del Sole del tramonto o dell'alba. Questa settimana, la visibilità di Mercurio è eccezionalmente buona.Il sito dello SCIS (http://www.uai.it/scis) pubblica le cartine per identificarlo come una stella nel chiarore del Sole dopo il tramonto: è ben visibile per pochi minuti attorno alle 19:20. Tramonta prima delle 20.
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10/04/2004 18:50

A proposito del rapporto fra l'uomo e il cielo, pensiamo alla più importante festa cristiana: la Pasqua, durante la quale si celebra la risurrezione di Cristo. L'idea della rinascita, della sconfitta della morte, viene celebrata in un momento significativo dell'anno:all'inizio della primavera.
Precisamente,la Pasqua cade nella prima domenica dopo il primo plenilunio dopo l'Equinozio di Primavera. Naturalmente la data della festività varia di anno in anno ed il suo calcolo per gli anni a venire è molto complesso.

Per tre costellazioni del cielo esiste una doppia versione. Il caso più noto è senz'altro quello delle Orse: l'Orsa Maggiore è una delle più grandi e brillanti costellazioni del cielo, quella minore è invece piccola e difficile da riconoscere. Il Cane Maggiore contiene la stella più brillante del cielo (Sirio), quello minore contiene Procione,quasi altrettanto luminosa. Infine vi è il Leone, la cui copia minore è veramente minuscola, sopra la sua groppa.
Tutte queste coppie sono visibili contemporaneamente in questo periodo.

Osserviamo le costellazioni con copia "minore". Sirio, nel Cane Maggiore,tramonta verso le 10 di sera, a Sud-Ovest.
Quasi in verticale, a 25°,si può osservare la brillantissima Procione, nel Cane Minore.L'Orsa Maggiore a quell'ora è alta in cielo a Nord-Est e, alla sua sinistra, si può osservare, da cieli sufficientemente scuri, la sagoma dell'Orsa Minore. Ancora più difficile da osservare sono le stelline del Leone Minore, al di sopra del trapezio del Leone che attualmente ospita lo splen-
dentissimo Giove (alto in direzione Sud).

IL CIELO DI APRILE
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29/04/2004 22:59

Eclissi
La notte del 4 maggio si verificherà un'eclisse totale di Luna, visibile nel nostro Paese. Lo spettacolare fenomeno avviene infatti fra il tramonto e la mezzanotte. L'evento sarà seguito da molte Associazioni di Astrofili su tutto il territorio nazionale: la campagna osservativa, denominata LA NOTTE DELLA LUNA ROSSA, è promossa dall'UAI e vedrà centinaia di appassionati impegnati a mostrare al pubblico con i propri strumenti la Luna che si immergerà nel cono d'ombra della Terra.



Le eclissi, cioè il parziale o totale occultamento di uno dei due luminari (Sole e Luna) furono studiate fin dall'antichità. Talete, 624-545 aC.,fu capace di prevedere un'eclisse di Luna,ma utilizzò conoscenze che erano state sviluppate in Mesopotamia nei secoli precedenti. Già quindi ben prima dei Greci il meccanismo delle eclissi era ben noto: l'eclisse di Sole avviene quando la Luna gli passa davanti,mentre l'eclisse di Luna si ha quando il nostro satellite entra nel cono d'ombra della Terra e non viene più illuminata dal Sole.

Tradizionalmente, le eclissi venivano attribuite all'intervento di un drago celeste capace di divorare od occultare i luminari del cielo. Tale lettura in chiave mitica non sostituiva le cono- scenze "scientifiche" del fenomeno, ma ne costituiva solo una forma più facilmente tramandabile. Infatti ciò che venivano chiamati "la Testa e la Coda del Drago" altro non erano che i nodi lunari, i luoghi di intersezione fra le orbite lunare e terrestre, nei quali esclusivamente si può produrre un'eclisse.

Durante la totalità dell'eclisse, che si avrà fra le 21:50 e le 23:10, si può individuare ad occhio nudo una stellina poco al di sopra della Luna. E' una stella della costellazione della Bilan-
cia, Zuben Elgenubi, nome arabo che significa Chela Meridionale in quanto anticamente la Bilancia rappresentava le chele del vicino Scorpione. E' anche detta Kiffa Australis, cioè Piatto Meridionale, in riferimento all'oggetto attualmente rappresentato dalla costellazione. E' una stella doppia e un binocolo ne mostrerà la piccola stella compagna.
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30/04/2004 13:49

Ciao amici,ho visto con estremo piacere che ci sono molti appassionati di astronomia :)
Vorrei porvi un quesito che è anche una richiesta di aiuto,tanti anni fa avevo comprato un telescopio marca Auriga,era un riflettore newtoniano con diametro di 144mm e focale di 900mm(se non ricordo male!) purtroppo io vivo a milano e non ebbi mai molte possibilità di sfruttarlolo usai per vedere la luna e qualche pianeta(indimenticabile saturno) cosi lo vendetti dopo 2 anni.
Dato che fra poco mi trasferico in provincia di catanzaro vorrei approfittare delle zone con cielo terso e comprare un altro telescopio,sapete darmi qualche consiglio?qualche marca prendere e quale modello senza pero spendere un patrimonio?Ricordo che qualche anno fa avevano una buoan reputazione i telescopi con marchio celestron,quelli tutti neri,ma costavano un pochino [SM=x44469] cosa mi cosniglaite?
garzie ciaoooooooooooo
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10/05/2004 18:54

Re:

Scritto da: punishMYheaven 30/04/2004 13.49
Ciao amici,ho visto con estremo piacere che ci sono molti appassionati di astronomia :)
Vorrei porvi un quesito che è anche una richiesta di aiuto,tanti anni fa avevo comprato un telescopio marca Auriga,era un riflettore newtoniano con diametro di 144mm e focale di 900mm(se non ricordo male!) purtroppo io vivo a milano e non ebbi mai molte possibilità di sfruttarlolo usai per vedere la luna e qualche pianeta(indimenticabile saturno) cosi lo vendetti dopo 2 anni.
Dato che fra poco mi trasferico in provincia di catanzaro vorrei approfittare delle zone con cielo terso e comprare un altro telescopio,sapete darmi qualche consiglio?qualche marca prendere e quale modello senza pero spendere un patrimonio?Ricordo che qualche anno fa avevano una buoan reputazione i telescopi con marchio celestron,quelli tutti neri,ma costavano un pochino [SM=x44469] cosa mi cosniglaite?
garzie ciaoooooooooooo



non sono un grandissimo esperto per cui forse non so darti un buon consiglio,quello che so è che maggiore è il diametro,maggiore sarà l'ingrandimento ottenibile.Inoltre è importate il rapporto fra focale e diametro per ottenere una migliore risoluzione.
Celestron è un'ottima marca,anche se dai costi sostenuti,ma penso che qualsiasi telescopio Cassegrain offra buone prestazioni.
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10/05/2004 19:03

Maggio sembra presentarsi come il mese delle comete. Mentre all'alba le comete Bradfield e Tabur sono ancora alla portata di un buon binocolo, all'orizzonte Ovest compare un nuovo luminosissimo visitatore, la cometa NEAT Q4, scoperta 3 anni fa dal telescopio computerizzato NEAT (Near Earth Asteroid Tracking).
Visibile ad occhio nudo, al binocolo mostra una coda interessante, mentre il telescopio può rivelare dettagli della chioma. Per osservarla cercatela a SW dopo il tramonto, a circa 30 gradi dall'orizzonte.
La grande cometa NEAT Q4, fra il 6 e il 12 del mese attraverserà 5 costellazioni: Cane Maggiore, Poppa, Unicorno, Cane Minore e Cancro, dove resterà per altri 8 giorni, e, il 15 maggio,sfiorerà il Presepe, uno dei più luminosi ammassi aperti di tutto il cielo. Un binocolo mostrerà al meglio questo spettacolare incontro. Ad Est, invece, poco prima dell'alba, gli osservatori più esperti potranno osservare un'altra congiunzione:la cometa Bradfield a 4[ dalla Galassia di Andromeda. Massimo avvicinamento fra questi due oggetti il 10 maggio.

Non solo comete nel cielo del tramonto.
Venere, facilmente riconoscibile per via della sua estrema luminosità, è affiancata da Marte e Saturno. I tre pianeti sono perfettamente allineati (a sinistra di Venere, un po' in salita).
Marte, lontano dalla gloriosa Opposizione dell'estate scorsa, è ormai un astro di seconda magnitudine alla distanza di 335 milioni di chilometri.
Saturno, di prima grandezza, e bellissimo anche nei più piccoli telescopi,dista un miliardo e mezzo di chilometri. [SM=x44450]


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26/05/2004 18:13

Poiché, a causa della rivoluzione terrestre, il Sole appare proiettarsi in diverse zone di cielo durante l'anno,di notte si possono osservare porzioni differenti del cielo,nelle diverse stagioni. Per questo Orione è una costellazione "invernale" mentre lo Scorpione è "estiva". A Nord vi sono invece le costellazioni circumpolari: sempre visibili, come le due Orse e Cassiopea.
Dall'emisfero australe le stagioni sono invertite e Orione si vede d'estate, lo Scorpione d'inverno...

A circa un mese dal solstizio estivo (21 giugno), verso le dieci di sera possiamo osservare l'intero "cielo primaverile" dominato dalla grande costellazione del Leone facilmente riconoscibile per la presenza del brillantissimo Giove (verso Sud,ben alto sull'orizzonte). A Sud Est brilla, isolata,la bianca Spica (Vergine), mentre a Nord l'Orsa Maggiore è in culminazione: il Grande Carro è altissimo e appare rovesciato. La stella più brillante dell'emisfero celeste settentrionale (Arturo) splende a Nord Est.

In questi giorni Regolo è molto facile da riconoscere, trovandosi pochi gradi a destra di Giove. La stella principale del Leone è una gigante azzurra distante 77 anni luce che ci appare di magnitudine 1,35 (ventunesima stella per luminosità in tutto il cielo).E' tre volte e mezzo più massiccia del Sole e il doppio più calda ed ha una luminosità intrinseca 140 volte maggiore di quella del Sole. Poco più a Nord si riconosce la luminosa Algieba, Gamma Leonis,stella doppia bellissima anche in piccoli telescopi.

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26/06/2004 14:51

Nel 1933 si tenne a Chicago la "fiera mondiale". Poichè la fiera era stata tenuta nella stessa città 40 anni prima qualche organizzatore, che doveva essere anche astrofilo, pensò di utilizzare una stella posta a 40 anni luce per far accendere le luci della fiera.
La scelta cadde su Arturo: puntata con un telescopio, la sua luce attivò una fotocellula che accese gli interruttori elettrici della fiera.
L'evento colpì molto la fantasia del pubblico e la fiera... fu un successo.
(Le ultime misure pongono Arturo a 36.7 anni luce...)



Altissima, posta a metà fra il cielo primaverile ad occidente e quello estivo ad oriente, brilla in queste sere la più brillante stella dell'Emisfero Celeste Boreale: Arturo (37 anni luce),
l'Alfa del Bootes (il Pastore).
Scendendo verso l'orizzonte,troviamo Spica (260 anni luce), nella Vergine.
A Nord-Est si nota Vega (26 anni luce),seconda solo ad Arturo per luminosità
nel nostro emisfero.
L'ultima stella da segnalare splende bassa a Sud con un'inconfondibile luce rossa: Antares, nello Scorpione, a 600 anni luce da noi.

Dopo il meraviglioso transito davanti al Sole, Venere è di nuovo visibile ad Est poco prima dell'alba come un astro splendentissimo. Un modesto telescopio basta per mostrarne la bellissima falce Osservando le fasi di Venere, Galileo spianò la strada al sistema tolemaico, che sostituiva il Sole alla Terra nel centro dell'universo. Poichè tale modello era eretico, Galileo dovette affidare la sua scoperta ad una frase in codice: "Mater Amorum aemulatur Cinthyae figuras" : la Madre degli Amori,(Venere) emula gli aspetti di Cinzia (Luna).
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